winny88 ha scritto:Credo si discosti un po' da Formica cunicularia. Ho allevato per poco tempo due regine diverse in due periodi diversi. In entrambi i casi ho avuto sviluppi lentissimi: 5-6 operaie prima del primo inverno e 20-30 operaie nella stagione successiva. Insomma, niente che ricordi la velocità di F. cunicularia. Poi, dato il tipo di habitat, direi che la gagates sia meno termofila e più igrofila. La si trova consuetamente in ambienti boschivi e personalmente l'ho trovata varie volte anche oltre i 1000 m. Quindi io per gagates programmerei un'umidificazione maggiore ed eviterei di esporla a temperature troppo alte in estate o a riscaldamenti artificiali in inverno. E poi mi armerei di molta pazienza...
PS: c'è una piccola probabilità che si tratti di Formica picea invece che di F. gagates, ma l'ambiente descritto è più tipico di gagates.
Potrebbe essere vero,la zona del ritrovamento è nota per essere estremamente umida, tant'è che crescono muffe e muschi ovunque su rocce,radici e terreno, ed è ricca di rigagnoli d'acqua che si prosciugano solo nel caso di siccità molto prolungate, questo, assieme allo spesso strato di foglie garantisce un umidificazione del terreno praticamente perenne.
La pazienza non mi manca, almeno, in certi ambiti
, una cosa che ho potuto notare già ora è la quasi totale assenza di risposta alle vibrazioni. Sarà che la mia prima esperienza (purtroppo appena conclusa) è stata con
Messor barbarus, per le quali bastava sfiorare la provetta per mandarle in allarme, ma queste sono eccezionali,ad esempio anche le
Lasius emarginatus muovendo la provetta si attivano e si agitano leggermente, mentre queste (ancora presunte)
Formica gagates soprattutto mentre si cibano non solo non fanno una piega allo spostamento della provetta, ma anche picchiettandola delicatamente col dito continuano a nutrirsi senza mostrare reazione alcuna.