Effetti acido formico

Re: Effetti acido formico

Messaggioda GianniBert » 10/04/2013, 8:48

Più probabile che in questo caso rodano i rivestimenti dei fili attirate dai campi magnetici.
Sappiamo infatti che a rodere se la cavano alla grande, invece non avrebbe senso per loro, spargere il veleno sui cavi...
Spoiler: mostra
Messor barbarus - Camponotus nylanderi - Camponotus claripes - Camponotus cruentatus - ... Kalotermes flavicollis
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Re: Effetti acido formico

Messaggioda entoK » 10/04/2013, 22:03

Non è la prima volta che vedo scrivere di sensibilità ai campi magnetici nelle formiche, ma ingenuamente chiedo: di ciò abbiamo evidenze scientifiche? :?:
Perché, secondo me, non è così banale dal punto di vista biologico una tale sensibilità: servirebbero organelli appositi e sinceramente non ne ho mai sentito parlare nel caso di insetti.. :-? Che io sappia alcuni batteri cristallizzano in organelli cellulari specifici la magnetite che è appunto un ossido di ferro magnetico e si suppone che anche i piccioni possano sfruttare qualcosa di analogo, ma ci vado cauto visto che ho la percezione che in ambito accademico la cosa sia meno assodata di quanto non arrivi attraverso la distorsione dei media. :|

AleSpeed ha scritto:Non so se quello delle Crematogaster scutellaris sia acido formico o quantaltro ma posso garantirvi che ha un potere corrosivo non indifferente.
Secondo lo studio che qualcuno ha riportato qui sopra c'è vagamente accennata la composizione (almeno come classe di composti: aldeidi reattive e acidi carbossilici derivanti dall'ossidazione delle prime) ma viste le quantità in gioco (e che dentro il nido non dovrebbero essere stressate da usare il veleno) come dicono altri è più ragionevole che scavino nelle cassette a causa del più ovvio fatto (oserei rifarmi al celebre "rasoio") che ci nidificano.
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Re: Effetti acido formico

Messaggioda winny88 » 10/04/2013, 22:21

http://www.mpg.de/5187096/orientation_ants
In questa ricerca si parla proprio che sembrerebbe essere appurato che le formiche utilizzino le variazioni dei campi magnetici (come quello terrestre) per orientarsi. Per quanto riguarda l'isolamento di organi specifici (per intenderci come quelli presenti in molti pesci, vedi gli squali) si specifica proprio che potrebbero benissimo non esistere nelle formiche ma che la percezione potrebbe dipendere semplicemente da una loro specializzazione dei neuroni a depolarizzarsi ed avere delle modificazioni del potenziale elettrico di membrana in rapporto appunto alle variazioni dei campi magnetici circostanti. :)
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Re: Effetti acido formico

Messaggioda entoK » 10/04/2013, 23:02

Ok, il fatto che una cellula neuronale possa essere sensibile a variazioni di potenziale mi torna (così come gli animali marini che sono capaci di generare scariche elettriche), dopo tutto il sistema nervoso comunica mediante impulsi elettrici quindi non è richiesta una specializzazione da zero e l'acqua di mare è un ottimo mezzo conduttore (non a caso sono animali marini, quelli dotati di questo senso o delle capacità offensive).

Mi torna un po' meno la sensibilità a campi magnetici (e lo dico con qualche cognizione di fisica, ma se non vi fidate coinvolgiamo pure feyd :lol:). Secondo un tale Maxwell :mrgreen: è vero che la variazione di un campo magnetico produce una corrente, ma ammesso che questo implichi che il "senso" debba tenere in conto di muoversi (pure tanto rapidamente e nella direzione "sbagliata"), mi sembra tutt'altro che banale (eufemisticamente) che un campo debole come quello terrestre possa essere percepibile in maniera sensata con dei sistemi del genere (anche perché se no ci saremmo risparmiati di inventare la dinamo, se bastava un "magnete planetario" e muoversi).
Sotto questo aspetto è molto più di sicura rilevazione, se appunto l'essere avesse degli organelli in cui cresce cristalli magnetici, che questi sì si potrebbero orientare in maniera apprezzabile (tipo bussole per intenderci) e in qualche modo comunicare la loro orientazione (un sistema simile è ben noto), però non è una cosa banale biologicamente parlando: bisognerebbe giustificare evolutivamente un meccanismo di metabolizzazione precisa del ferro per produrre appunto la magnetite, senza contare tutta la complessità di (quello che mi verrebbe da pensare) un organo specifico.

Poi ovvio che queste supposizioni che faccio lasciano molto (ma molto :roll: ) il tempo che trovano, per questo chiedevo se esisteva qualche studio preciso a livello fisiologico e non qualche ipotesi comportamentale possibilista.

Aggiungo che quando leggo riportato in articoli di "sensibilità ai campi elettro-magnetici", i miei dubbi si acuiscono ulteriormente, :| visto che dal punto di vista fisico anche se i concetti sono correlati, con questa affermazione si fa un unico fascio di più cose differenti e ampie; per essere più chiaro, detta così, praticamente tutti gli esseri viventi sono più o meno sensibili a campi EM; anche gli umani per il solo fatto di avere gli occhi sono sensibili eccome ai campi elettromagnetici! :mrblu:
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Re: Effetti acido formico

Messaggioda hugo92 » 12/04/2013, 18:16

A momenti ha la stessa Costante di dissociazione acida dell'acido acetico, non deve essere tanto pericoloso (per noi almeno), anzi, magari al posto dell' aceto balsamico é anche buono ahaha :) Per gli altri insetti e tutt'un altro dire!
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Così mi comprarono una formica.
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