Presentazione migdan

Buongiorno a tutti, mi chiamo Daniele, sono un biologo, abito a Roma e mi sono occupato per anni di ragni. Da un po' di tempo mi sto appassionando al mondo delle formiche e leggo con piacere il vostro forum.
Abito in prossimità del Parco dell'Insugherata e osservo da anni il comportamento di molti esemplari di Crematogaster scutellaris, provenienti dal giardino del dirimpettaio, che attraverso il ramo di una magnolia raggiungono il mio balcone. L'anno scorso ho fotografato a metà Novembre una regina già priva delle ali, probabilmente uscita dal suo claustro a seguito di una pioggia. Dopo avere imprecato contro me stesso per non averla raccolta, ho aspettato la sciamatura 2020, munito di provette di vetro da 16mm: ieri pomeriggio una regina alata si è posata sul vetro del mio soggiorno, ho provveduto a stabularla, con tanto di listello di sughero ricavato dalla corteccia di una quercia morta del parco sopra menzionato. La signora ha gradito, al punto da autotomizzarsi le ali durante la notte. Stamattina ho trovato una seconda regina alata nel mio minipond, l'ho salvata dall'annegamento ed ho stabulato anche lei. In tarda mattinata è stato il turno di altre due regine, già prive delle ali, rinvenute stavolta appena fuori dalla porta di casa (le scale si affacciano sul parco e una finestra è spesso aperta).
Nel balcone sopra menzionato ho un piccolo vano, protetto da uno sportello metallico, ricavato scavando nel muro, che un tempo ospitava il contatore del gas, ed è attualmente vuoto. Ho letto che la temperatura ideale per la diapausa invernale di questa specie è compresa tra i 5° e i 10°, vi sembra che come alloggiamento per le provette il vano possa andare bene? Il balcone è poco esposto al sole e coperto dalla magnolia sopra citata.
Immagino che "pioveranno" a breve altre regine, chi fosse interessato a studiare questa specie può contattarmi, sarò felice di donargli uno o due esemplari già "improvettati".
Scusate per la filippica, un saluto a tutti!
Abito in prossimità del Parco dell'Insugherata e osservo da anni il comportamento di molti esemplari di Crematogaster scutellaris, provenienti dal giardino del dirimpettaio, che attraverso il ramo di una magnolia raggiungono il mio balcone. L'anno scorso ho fotografato a metà Novembre una regina già priva delle ali, probabilmente uscita dal suo claustro a seguito di una pioggia. Dopo avere imprecato contro me stesso per non averla raccolta, ho aspettato la sciamatura 2020, munito di provette di vetro da 16mm: ieri pomeriggio una regina alata si è posata sul vetro del mio soggiorno, ho provveduto a stabularla, con tanto di listello di sughero ricavato dalla corteccia di una quercia morta del parco sopra menzionato. La signora ha gradito, al punto da autotomizzarsi le ali durante la notte. Stamattina ho trovato una seconda regina alata nel mio minipond, l'ho salvata dall'annegamento ed ho stabulato anche lei. In tarda mattinata è stato il turno di altre due regine, già prive delle ali, rinvenute stavolta appena fuori dalla porta di casa (le scale si affacciano sul parco e una finestra è spesso aperta).
Nel balcone sopra menzionato ho un piccolo vano, protetto da uno sportello metallico, ricavato scavando nel muro, che un tempo ospitava il contatore del gas, ed è attualmente vuoto. Ho letto che la temperatura ideale per la diapausa invernale di questa specie è compresa tra i 5° e i 10°, vi sembra che come alloggiamento per le provette il vano possa andare bene? Il balcone è poco esposto al sole e coperto dalla magnolia sopra citata.
Immagino che "pioveranno" a breve altre regine, chi fosse interessato a studiare questa specie può contattarmi, sarò felice di donargli uno o due esemplari già "improvettati".
Scusate per la filippica, un saluto a tutti!