formicarium.it

Da qualche giorno le ho sistemato in un mini-mini formicaietto tipo 2 in gesso, lo tengo bello umido, per ora tutto bene, come immaginavo.
Posto tre foto della regina con uova, larve e pupe.


Zaccaria 4:10

"Chi potrebbe infatti disprezzare il giorno delle piccole cose"

Bella ! e belle foto !!! per caso proviene dalla stessa sciamatura di quella che mi hai ceduto ad entomodena ? se si te la stai cavando meglio te , la mia solo larvette

A fronte del fallimentare tentativo dell'anno scorso ho fatto un piccolo esperimento, 3 regine le ho fatte fondare con il tappo classico di cotone e altre tre con il tappo plastico in dotazione alla provetta con qualche microforo.
Quelle con il tappo plastico hanno avuto una fondazione migliore sotto tutti i punti di vista, credo che dipenda dall'umidità, nella provetta più sigillata l'umidità probabilmente si mantiene più alta (o più stabile) con conseguente aumento della covata, segno di benessere come le 15 operaie molto attive.
A breve, quando avrò più tempo fotografo anche il nido, è brutto forte però per adesso funziona bene.

Dorylus ha scritto:Bella ! e belle foto !!! per caso proviene dalla stessa sciamatura di quella che mi hai ceduto ad entomodena ? se si te la stai cavando meglio te , la mia solo larvette

No, questa l'ho trovata per le vie del paese, la tua in una sciamatura in campagna ai margini di uno stradello.

Interessante, attendo le foto del nido.
Anche io ho una piccola colonia di Solenopsis (circa 30+ operaie) che tengo ancora in provetta e che alimento raramente, e stavo studiando un nido adatto a loro.
Pensavo di farlo doppio, ma non posseggo colonie di formiche abbastanza grandi da "sacrificare" per questo esperimento.
L'unico problema sarebbe l'alimentazione: le formiche in questione escono in arena?
Per fornire il miele sarebbe un problema (piccoli insetti possono invece essere fatti cadere dall'entrata del formicaio).

Mi accodo alla richiesta di Parrochetto, potresti darmi un'idea delle dimensioni?
Sicuramente l'ho visto quando sono stato da te, ma ora non me lo ricordo proprio!
Una delle due regine che mi hai donato l'autunno scorso va fortissimo, con almeno 120 operaie...non è troppo presto per un formicaietto no?
Grazie!

Puoi anche aspettare un altro poco per il nido, io ho collegato 2 provette per mantenerle ancora "improvettate":


Una provetta fa da nido e l'altra da arena.
Io con le Plagiolepis sp. ho aspettato fino alle 700-800 unità perché avevo paura che ogni nido sarebbe stato enorme, ora stanno in un nido fatto di gesso e cemento fatto in un piccolo bicchiere.
Con formiche così piccole io aspetterei un numero di operaie alto, molto più alto rispetto a specie di stazza media o grande.

Chiarissimo, grazie!

tienici aggiornati Zambon, mi piacciono molto le tue idee di nidi per le formiche!

Zambon, hai aggiornamenti?
Sto ragionando su come strutturare il futuro formicaio.

Aggiornamenti sulle Solenopsis fugax non ne ho proprio visto che ho provato a farle parassitare la mia colonia di Lasius emarginatus con il risultato che è stata una festa per le Lasius, se le sono pappate tutte e la nuova colonietta è di quest'anno e conta una trentina di operaie.
In compenso ho sistemato le Plagiolepis sp. che contano qualche centinaio di operaie, forse passano anche il migliaio (ho rinunciato sia a contarle che a fare una stima corretta, con loro è tutta un' approssimazione), visto che il concetto di nodo è lo stesso che per le Solenopsis fugax (anche se qualche piccola differenza c'e per forza visto la diversa anatomia delle due regine), questa sera posterò le foto del nido con una piccola descrizione di come è stato concepito e costruito

Cavolo, brutta fine!
Ok, grazie.
Però, credo che un'altra differenza stia nel foraggiamento. Le Plagiolepis foraggiano tantissimo in superficie, a differenza delle Solenopsis fugax.

Infatti è una di quelle considerazioni che avevo fatto, il primo prototipo di un nido in gesso all'interno di un piccolo bicchiere per questa specie aveva due arene, una coperta e buia e una aperta.
Avevo diviso la superficie destinata all'arena in due, l'arena coperta (buia) era la metà dello spazio destinato all'arena in luce e più bassa del resto con una copertura in materiale plastico oscurato, un foro tappabile per fornire il cibo ed un piccolissimo foro per permettere alle operaie di uscire sull'arena aperta che era diventata l'intera superficie, in poche parole un piano interrato.
Spero che mi possiate seguire nei miei vaneggiamenti schizzoidi anche perchè visto che poi non l'ho utilizzato è stato eliminato.

Ottimo, riesco a seguirti anche perchè è l'idea che è venuta anche a me.
Anche se io vorrei fare un formicaio in piastre petri simile a quello delle Myrmecina graminicola che avevo portato quest'anno ad Entomodena.

Bello, una variante schiacciata delle provette, sarebbe carino trovare piastre di diverso diametro e comporle tipo labirinto circolare.