Nido "parallelo" per Solenopsis fugax

17/09/2010
Viste le abitudini "parassite" delle Solenopsis ho cercato di creare un nido che potesse mostrare questa sua abitudine di "occupare abusivamente" il nido di altre specie. In particolare qui da me (nel modenese) è solita occupare nidi del genere "formica".
In questo nido andranno quindi due colonie. Una di Solenopsis fugax ed un'altra di Formica fusca o cinerea.
Il nido è costituito da due serie di gallerie di diversa dimensione poste in parallelo e collegate da piccolissimi tunnel (1-2 mm). Le gallerie più grandi fanno parte del formicaio della Formica cinerea mentre quelle più piccole sono della Solenopsis fugax. L'accesso al nido della solenopsis, dopo l'entrata della regina, verrà tappato con un tappo di plastica al quale sarà effettuato un buco piccolo che permetta l'uscita delle operaie ma non della regina (o l'entrato- uscita dell'altra spcecie).
Al nido mancano i ritocchi dell'ultimo momento (come pietre nell'arena o sabbia-terra ecc...).
Questo perchè prima voglio essere sicuro di non dover fare altre modifiche al nido.
E' un nido studio. Un tentativo. Se riuscirò in quest'impresa diverrà un bel nido didattico per il progetto "aula mirmecologica".
Il nido è in gesso. Questa volta per evitare il problema dell'impermeabilizzazione post verniciatura ho usato una polvere naturale da aggiungere al gesso bagnato per colorarlo. In questo modo si velocizza il tutto e il gesso "respira" naturalmente.
Niente silicone dell'arena per tenere attaccata sabbia o ghiaino. Così da avere massima traspirazione.
Inizialmente avevo puntato ad un Sistema di umidificazione sempre mediante provetta centrale (da decidere se riempire con roccia lavica o lasciare così). Ma l’ho abbandonato perché l’ampia superficie del nido e la sua elevata capacità di assorbire acqua mi consentono di buttare direttamente un litro di acqua che non fa in tempo ad entrare nella prima galleria che è già assorbito.
Ma intanto ecco qualche foto: (cliccare sulle miniature per vedere l'immagine a dimensione intera)
Prima entrata:

Seconda entrata:

Arena (ora senza il tubo centrale):

I vari lati:



Il calco di gesso misura 20 cm per ogni lato, con altezza di 16 cm. Le proporzioni tra il numero di gallerie per il genere Formica rispetto alla Solenopsis le ho decise sulla base del tasso di riproduzione delle due specie. Le solenopsis sicuramente si riproducono più rapidamente.
Forse dalle foto non sembra, ma il buon 60% delle gallerie sono per le Solenopsis e ho tenuto gallerie e camere un pò più grandi proprio perchè mi aspetto che le due colonie avranno ritmi di crescita molto diversi e le Solenopsis così avranno spazi un pò più grandi da colonizzare.
Il contenitore di gesso è fatto su misura e fa quasi fatica ad entrare.
Può darsi che qualche piccola crepa ci sia, ma non mi interessa tanto se le Solenopsis ci passino...ciò che mi interessa è che le cinerea non riescano ad entrare nel nido delle Solenopsis (e considerato le dinensioni dei cuniculi di contatto è molto difficile).
Ciò che è importante è poi che non escano fuori dal contenitore. Per questo oltre a 15 cm di strato di olio dal bordo superiore del vetro, metterò una piccola striscia di carta adesiva plasticata lungo le giunture tra le varie lastre di vetro (come si fa con gli acquari). In questa maniera se anche dovesse esserci nel silicone una piccola apertira, si troverebbero la plastica adesiva che le fermerebbe.
Aggiornamento del 24/09/2010
Visto che avevo diverse regine Solenopsis ho deciso di "sacrificarne" una e provare a metterla nel nido come prima inquilina. La regina scelta era tra quelle ancora senza uova.
Ha girato per 2 giorni circa perlustrando tutte le stanze (sia della parte del nido destinata alla sua specie che quelle della parte destinata alla Formica cinerea).
Alla fine ha scelto un posto (non una stanza ma un tunnel di collegamento). Fortunatamente uno dei tunnel della sua parte di nido. Scelto il posto dove fondare ha staccato piccoli pezzi di gesso per creare 3 tappi nei 3 accessi al tunnel. Ci ha impiegato circa un giorno per chiudere tutto. In tal modo si è praticamente barricata dentro. Lo spazio che ha scelto di tenere è quindi un tunnel di circa 8 cm di lunghezza e 3 mm di altezza.
Il fatto che si sia così barricata mi fa ben sperare che abbia intenzione di iniziare presto la deposizione. Avrei già una colonia di cinerea da inserire, ma ho deciso di farlo solo dopo che saranno nate almeno le prime 10 operaie Solenopsis.
Ecco qualche foto:
La regina ferma nello stesso punto da un giorno:

Primo "tappo":

Secondo "tappo":

Terzo "tappo":

Vista d'insieme (galleria in basso):

Aggiornamento del 05/01/2011
La regina è ancora chiusa nel suo tunnel. Non sono ancora nate operaie. Ha deposto più volte uova e le ha mangiare. Poi ha deposto altre uova che ha fatto sviluppare a larva ed ha mantenuto alcune larve mentre le altre sono sparite.
Al momento ci sono 2-3 pupe, un paio di larve ed un grappolo di uova.
Non è andata in letargo poichè la stanza dove si trova è a 24°C. Quindi non ho neanche dovuto mettere un riscaldatore. Non sembra minimamente provata o altro. A giorni dovrebbero nascere le prime operaie.
Viste le abitudini "parassite" delle Solenopsis ho cercato di creare un nido che potesse mostrare questa sua abitudine di "occupare abusivamente" il nido di altre specie. In particolare qui da me (nel modenese) è solita occupare nidi del genere "formica".
In questo nido andranno quindi due colonie. Una di Solenopsis fugax ed un'altra di Formica fusca o cinerea.
Il nido è costituito da due serie di gallerie di diversa dimensione poste in parallelo e collegate da piccolissimi tunnel (1-2 mm). Le gallerie più grandi fanno parte del formicaio della Formica cinerea mentre quelle più piccole sono della Solenopsis fugax. L'accesso al nido della solenopsis, dopo l'entrata della regina, verrà tappato con un tappo di plastica al quale sarà effettuato un buco piccolo che permetta l'uscita delle operaie ma non della regina (o l'entrato- uscita dell'altra spcecie).
Al nido mancano i ritocchi dell'ultimo momento (come pietre nell'arena o sabbia-terra ecc...).
Questo perchè prima voglio essere sicuro di non dover fare altre modifiche al nido.
E' un nido studio. Un tentativo. Se riuscirò in quest'impresa diverrà un bel nido didattico per il progetto "aula mirmecologica".
Il nido è in gesso. Questa volta per evitare il problema dell'impermeabilizzazione post verniciatura ho usato una polvere naturale da aggiungere al gesso bagnato per colorarlo. In questo modo si velocizza il tutto e il gesso "respira" naturalmente.
Niente silicone dell'arena per tenere attaccata sabbia o ghiaino. Così da avere massima traspirazione.
Inizialmente avevo puntato ad un Sistema di umidificazione sempre mediante provetta centrale (da decidere se riempire con roccia lavica o lasciare così). Ma l’ho abbandonato perché l’ampia superficie del nido e la sua elevata capacità di assorbire acqua mi consentono di buttare direttamente un litro di acqua che non fa in tempo ad entrare nella prima galleria che è già assorbito.
Ma intanto ecco qualche foto: (cliccare sulle miniature per vedere l'immagine a dimensione intera)
Prima entrata:

Seconda entrata:

Arena (ora senza il tubo centrale):

I vari lati:



Il calco di gesso misura 20 cm per ogni lato, con altezza di 16 cm. Le proporzioni tra il numero di gallerie per il genere Formica rispetto alla Solenopsis le ho decise sulla base del tasso di riproduzione delle due specie. Le solenopsis sicuramente si riproducono più rapidamente.
Forse dalle foto non sembra, ma il buon 60% delle gallerie sono per le Solenopsis e ho tenuto gallerie e camere un pò più grandi proprio perchè mi aspetto che le due colonie avranno ritmi di crescita molto diversi e le Solenopsis così avranno spazi un pò più grandi da colonizzare.
Il contenitore di gesso è fatto su misura e fa quasi fatica ad entrare.
Può darsi che qualche piccola crepa ci sia, ma non mi interessa tanto se le Solenopsis ci passino...ciò che mi interessa è che le cinerea non riescano ad entrare nel nido delle Solenopsis (e considerato le dinensioni dei cuniculi di contatto è molto difficile).
Ciò che è importante è poi che non escano fuori dal contenitore. Per questo oltre a 15 cm di strato di olio dal bordo superiore del vetro, metterò una piccola striscia di carta adesiva plasticata lungo le giunture tra le varie lastre di vetro (come si fa con gli acquari). In questa maniera se anche dovesse esserci nel silicone una piccola apertira, si troverebbero la plastica adesiva che le fermerebbe.
Aggiornamento del 24/09/2010
Visto che avevo diverse regine Solenopsis ho deciso di "sacrificarne" una e provare a metterla nel nido come prima inquilina. La regina scelta era tra quelle ancora senza uova.
Ha girato per 2 giorni circa perlustrando tutte le stanze (sia della parte del nido destinata alla sua specie che quelle della parte destinata alla Formica cinerea).
Alla fine ha scelto un posto (non una stanza ma un tunnel di collegamento). Fortunatamente uno dei tunnel della sua parte di nido. Scelto il posto dove fondare ha staccato piccoli pezzi di gesso per creare 3 tappi nei 3 accessi al tunnel. Ci ha impiegato circa un giorno per chiudere tutto. In tal modo si è praticamente barricata dentro. Lo spazio che ha scelto di tenere è quindi un tunnel di circa 8 cm di lunghezza e 3 mm di altezza.
Il fatto che si sia così barricata mi fa ben sperare che abbia intenzione di iniziare presto la deposizione. Avrei già una colonia di cinerea da inserire, ma ho deciso di farlo solo dopo che saranno nate almeno le prime 10 operaie Solenopsis.
Ecco qualche foto:
La regina ferma nello stesso punto da un giorno:

Primo "tappo":

Secondo "tappo":

Terzo "tappo":

Vista d'insieme (galleria in basso):

Aggiornamento del 05/01/2011
La regina è ancora chiusa nel suo tunnel. Non sono ancora nate operaie. Ha deposto più volte uova e le ha mangiare. Poi ha deposto altre uova che ha fatto sviluppare a larva ed ha mantenuto alcune larve mentre le altre sono sparite.
Al momento ci sono 2-3 pupe, un paio di larve ed un grappolo di uova.
Non è andata in letargo poichè la stanza dove si trova è a 24°C. Quindi non ho neanche dovuto mettere un riscaldatore. Non sembra minimamente provata o altro. A giorni dovrebbero nascere le prime operaie.