Cataglyphis italica diario di Quercia

Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda GianniBert » 07/02/2013, 10:33

Benvenuto nel mondo dei traslochi!
A m sembra sia venuto un bel lavoro.
Purtroppo con molte specie si riscontrano forti difficoltà a operare trasferimenti.
E' probabile che l'odore del nido eserciti una grande attrattiva sulla colonia e poi non è sovraffollato, quindi non si sentono spinte a traslocare.
L'unica è avere pazienza, e continuare ad allettarle con condizioni migliori possibile, altrimenti non ti resterà che la carta del trasferimento forzato. Mi sa che sono formiche molto restie a cambiare casa...
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 07/02/2013, 10:55

Stanotte un operaia maggiore ha effettuato almeno 10 trasporti sociali nel nuovo nido. Sebrava molto convinta del suo compito. Sono andato a dormire sperando trovarle li stamattina, invece sono tornate me vecchio nido nonostante sia aperto, senza vetro.. Sigh
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 07/02/2013, 18:01

ricordo di aver letto che la memoria delle formiche non è molto duratura, si parlava di pochi secondi, allora come mia la stessa operaia ha portato avanti da sola lo stesso compito per cosi tanto tempo? semplicemente perchè non si è dedicata ad altro in qual tempo?

Come detto stamattina, gran parte delle operaie portate in nottata nel nuovo nido, nella zona che al momento sembra la più gradita ( la galleria in basso a sinistra), sono andate via. In quel punto però ci sono sempre almeno 2-4 operaie che vi stazionano, il che mi fa ben sperare di non dover ricorrere ad atti estremi per il trasferimento in un futuro prossimo.
in realtà non ho fretta, è solo che la forma l'inclinazione e la profondità delle gallerie del nuovo nido sono state concepite per avere una visibilità del 100%, solo per questo vorrei vederle presto li :-D
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda GianniBert » 07/02/2013, 18:27

Chi ha detto che le formiche hanno la memoria corta?
Si sa che per le specie più intelligenti (non uso il termine evoluto perché qualcuno se la prende sempre) la memoria si estende anche per un paio di settimane.
Forse 10 giorni?
Forse 18?

Senza voler puntualizzare troppo, sappiamo che una delle più studiate, Formica rufa, svolge compiti anche in rapporto alle proprie preferenze, e può protrarre il proprio lavoro in un dato campo per più settimane.
Sicuramente il letargo azzera certi campi della memoria.
Esperimenti dicono che sa trovare e memorizzare per più giorni la strada in un labirinto, poco al di sotto dei normali topi da laboratorio.
Certo non hanno una memoria da elefante... :lol:
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 07/02/2013, 19:12

di certo no, non ce l'hanno, infatti l'operaia in questione sembra sia stata charmata e risucchiata di nuovo dalla colonia.
non le ho mai contate, potrebbero essere 300 o 500, ma memoria a parte solo UNA di esse ha provato ad effettuate un trasferimento, le altre continuano a sostare negli stessi punti nel vecchio nido ( senza vetro, sottolineo ancora),

sarà l'unica intelligente della colonia o una rivoluzionaria????
scusate la divagazione ma ieri ho visto " a bug's life" :wacko:
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 08/02/2013, 21:45

trasferimento completato, sono tutte nel nuovo nido.
ieri sera ho spostato il vecchio nido sul fondo dell'arena, stamattina già una 20 di operaie erano nel nuovo nido. il trasporto sociale è continuato per tutto il giorno
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 14/03/2013, 0:43

la colonia è perfettamente adattata al nuovo nido
ha completamente cambiato disposizione: prima era disposta in un'unica linea lungo l'unica parete diagonale ( mi sembrava rifuggissero l'umido, anche se alcune operaie scendevano costantamente nella parte bassa a bere le goccie di condensa sul vetro), ora, con l'aumentare della temperatura, la colonia si è divisa in 3 gruppi
la T oscilla fra 15°C minima e 20°C e più di giorno, sono attive ma frequentano ancora poco l'arena, si muovono perlopiù sull'esterno del nido, rivelando doti arrampicatrici che avevo sottovalutato.
zuccchero di canna e zanzare sono sempre gradite, inizierò a fornire cibi più sostanziosi solo dopo che le avrò viste foraggiare in natura

ho notato che le alte pareti dell'acquario svolgono una importante funzione di isolamento termico: quando nelle giornate più fredde accendevo il riscaldamento, la temperatura nell'acquario variava di 4-5°C contro i + 10-15 dell'ambiente
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 04/04/2013, 13:56

la natura si è finalmente risvegliata, oggi il "mio campetto" era tutto un "formicolare"

anche le Catagliphis italicus hanno aperto gli accessi dei loro nidi e ho visto varie esploratrici in giro.
Credo sia finalmente giunto il momento di spostare la mia colonia nella loro assolata "residenza estiva" :smile:
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 06/04/2013, 0:06

sono tornato a rileggere il primo messaggio di questo topic....
ho prelevato questa colonia lo scorso 20 maggio, questo vuol dire che le osservavo già da almeno una settimana....ed il 26 marzo avevano già deposto!!!!
Quest'anno le ho viste girare in natura per la prima volta solo ieri, 5 aprile , un bel ritardo rispetto allo scorso anno, infatti la primavera ha stentato parecchio ad arrivare.
Oggi ho sistemato il nido collegandolo con l'arena estiva, lo ho collegato con il sole già basso per non farle agitare troppo, cosi domani potranno cominciare ad esplorarla con calma
Ultima modifica di quercia il 07/04/2013, 17:02, modificato 1 volta in totale.
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda dada » 06/04/2013, 9:00

Grazie quercia :clap: questo diario è interessantissimo, mai noioso, pure divertente :-D

Amiamo tutti alla follia la tua colonia di Cataglyphis :love2: tienici aggiornati!!
~~~ La mia colonia: Camponotus vagus ~~~
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 13/04/2013, 22:50

grazie dada, allora dovrò escogitare qualcosa :unsure: questo contrasta con l'immagine da antipatico che mi sono faticosamente creato.. :twisted:

so che la noia comincia quando mancano foto e video....prometto che arriveranno, forse domani stesso. al momento sono sprovvisto di macchina fotografica decenti e le poche foto che ho fatto non sono su questo pc

piccolo aggiornamento
la mia colonia è molto più pigra di quelle in natura, dopo il collegamento del nido con l'arena, nessuna operaia si è avventurata per oltre 20 cm nel tubo di collegamento anzi, lo hanno usato per scaricarvi 3 cadaveri che fino ad allora erano stati stipati nella parte altra del nido.
La loro pigrezza è dovuta alla mia bontà, le major hanno i gastri supergonfi e anche molte minor hanno grandi riserve.
Restano pelopiù ammassate fra loro seguendo una linea ( non a palla per intenderci) e le major, che sono le più attive, fanno la spola da una parte all'altra del nido per controllare o nutrire a richiesta
per l'estate ho deciso di abbandonare il sistema di umidificazione interna ( la siringa) ponendo il nido in una bacinella. La mia scelta di non sigillare il vetro al gasbeton ma di usare solo bulloni mi ha portato un altro inaspettato vantaggio : appena verso l'acqua nella bacinella, questa per capillarità sale attraverso lo spazio fra il vetro ed il gasbeton permettendo alle operaie di abbeverarsi direttamente dall'acqua.
Evidentemente (SUPPONGO) questo ammorbidisce il gasbeton e le operaie mentre si abbeverano, contemporaneamente lo lavorano per ricavare materiale più fine per sigillare gli spifferi, cosa che hanno fatto nei punti di maggiore assorbimento dell'acqua.
In natura sono già molto attive, oggi girando una pietra ho disturbato almeno 200 operaie e 4 regine che si crogiolavano al calore.
Di solito i loro nidi sono dei semplici fori verticali, quasi introvabili anche se li si cerca di proposito, è la prima volta che vedo un nido con un solarium che si sviluppa sotto una piccola pietra (20x10) e con vari fori di entrate

non sono ancora abituato all hi phone...potevo fare una foto :redface:
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 29/04/2013, 13:15

ecco il nuovo nido nella postazione estiva
lo schermo laterale di polistirolo, attraverso il quale passa il tubo, serve a proteggere il nido dal sole diretto.
solo nel tardo pomeriggio, per un paio d'ore, il sole illumina direttamente la parete superiore del nido ed il tubo stesso

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il nuovo arredamento dell'arena:
ho recuperato degli scarti di gesso da una vecchia arena, che danno quel carino effetto di rilievi

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qualche scatto malriuscito

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l'unica foto che sono riuscito a fare ad una delle due regine, "zampina corta", che nonostante la sua menomazione, ha sempre svolto un ottimo lavora ed è sempre in movimento

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oggi sono finalmente uscite in arena, ho subito fornito zucchero di canna ed una camola, stanno già banchettando
ancora non hanno intenzione di iniziare a deporre
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 30/04/2013, 12:51

Mi sono reso conto che è il molto calore ad attivare, infatti le ore in cui sono più attive, sono proprio quelle in cui il sole arriva direttamente in arena e su una piccolissima parte del nido, ossia dopo le 16.
Ho paura che questo possa rallentare il loro sviluppo, credo che colleghero un altro nido tramite un lungo tubo, in un punto dove il sole arriva prima, un bel solarium :mrvio:
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 04/05/2013, 14:25

Ritiro quello che ho detto, ormai hanno deciso di attivarsi, la colonia è più forte dello scorso anno (non le ho contate ma stimo 350-400 esemplari) e alle 8 di stamattina erano già in arena a foraggiare nonostante come ripetuto all'infinito, il sole in arena arrivi solo nel pomeriggio.
Naturalmente sono comunque velocissime nei loro movimenti ma non avendo il sole in vista, si muovono quasi come normali formiche, non con l'andatura tipica delle Cataglyphis sp. Restano comunque molto affascinanti da osservare

Sto fornendo molto cibo ma ho anche notato che molti moscerini o piccoli insetti cadono nell'arena e credo possano procurarsi un minimo di cibo ba sole. Hanno mangiato con scarso entusiasmo un tuorlo d'uovo sodo che è ancora in arena.
L'unico problema di questa arena è che, essendo all'aperto, oltre i moscerini spesso cadono dentro anche dei ragnetti....già lo scorso anno ho perso qualche operaia a causa di un ragnetto che si era creato lla sua dimora nella grossa pietra di tufo piena di anfratti che era in arena, che quest'anno non ho messo, ACCIDENTI, ieri ho trovato una Pheidole pallidula in arena, a 2 cm dall'ingresso del nido,il mio dito indice è partito subito all'attacco!!!!!!!. Stamattina di nuovo un'altra intrusa nello stesso punto.....ho esaminato per bene l'arena prima si sistemarla e sono sicuro che non ci sono punti deboli. spero solo che le intruse ci siano cadute dento per caso :censored:
Al contrario di quello che osservato lo scorso anno, il grosso della colonia si tiene lontana dalla parte umida del nido ed è ammassata nella zona più secca.
Hanno un punto ben preciso dell'arena, un'angolo dalla parte opposta all'ingresso al nido, che usano come pattumiera

Ho rimandato il progetto del solarium perche ieri, volendo riciclare il vecchio"modulo verticale" dello scorso anno, lo ho rotto perchè ho forzato troppo mentre inserivo il tubo di plastica nel foro mentre cercavo di collegarlo.... :censored: ho provato a ripararlo ma il vetro non aderisce più bene
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Re: Cataglyphis italicus diario di Quercia

Messaggioda quercia » 06/05/2013, 14:57

Abemus ovum!!!!!! deposizione avvenuta in contemporanea con la mia regina di C.scutellaris

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