formicarium.it

Occhio controllala perchè dopo queste operazioni con ago potrebbe allagarsi la provetta , se l'acqua era totalmente finita era meglio un trasloco forzato.

Non avevo idea come trasferirla quindi ho optato per il reintegro del serbatoio.
Ho controllato due volte e vedo non ci sono allagamenti,la regina tutte e due le volte stava bevendo poveretta.
Stasera e domani mattina controllerò ancora senza toccare la provetta se ci sono allagamenti e poi la dimentico per altri 10 giorni.

29/5/2015
A 13 giorni dall ultimo controllo la regina é sempre molto tranquilla,ho osservato per 5 minuti il suo comportamento,non si agita e non si cura di me.
Ha un grumo ,non so se di uova o di larvette che accarezza continuamente con le antenne .
Ad occhio le uova o larve sono una decina,devo procurarmi una lente per capire effettivamente quante sono e a che stadio sono.
La riserva di acqua é calata,dovrò pensare ad un trasferimento in provetta più grande perché temo che un ulteriore rabbocco possa essere pericoloso.
Dovró valutare sul come trasferire regina e prole,pensavo di affiancare un altra provetta ma non ho idea di come indurla a trasferirsi.

Se cerchi nel forum vedrai che ci sono ragioni fisiche per cui rabboccare una provetta già preparata non è MAI una buona idea.
Per questo non è un caso che si consigli sempre di trasferirle in una nuova preparata da zero.

Se non trovi una lente e hai in casa un oculare o un obiettivo fotografico, potrebbero funzionare al pari della lente per fare qualche osservazione.

o al limite uso il microscopio
per il cambio provetta ne ho letti vari di suggerimenti,intanto aspetto finchè l'acqua non termina poi vedremo.
l altra volta tentai collegando le due provette ,ascurando la nuova e mettendo sotto la luce di una l'ampada la vecchia,risultato:dopo tre giorni la tipa non si è spostata ma continuava il suo accudire le uova come nulla fosse e con la sua solita flemma disarmante per questo rabboccai con la siringa togliendo prima l'aria e poi aggiungendo molto lentamente acqua,però mi rendo conto che ho corso un rischio infatti l ho fatto contro voglia.

Infatti, proprio per evitare di perdere tempo, rischiare casini con le provette unite, lasciarle a scottarsi sotto una lampada (tra l'altro è molto più efficace la luce solare, probabilmente perché percepiscono molto meglio gli UV della luce rossastra delle lampadine al tungsteno), che io sinceramente preferisco i metodi bruschi: se si ha manualità e delicatezza si crea solo uno stress minimo invece che uno prolungato e pieno di rischi.

Per il fatto di riconoscere la covata, considera anche di provare a fare un po' di macrofotografia, spesso così riesci a visualizzare bene la covata (una foto te la puoi riguardare con attenzione tutto il tempo che vuoi) e a capire meglio e con sicurezza che con la semplice osservazione ingrandita.

creodo anche io il metodo migliore sia quello che descrivi,il problema è che le uova/larve sono attaccate alla provetta e sono davvero minuscole.

Se sono attaccate alle pareti con un po di pazienza ogni giorno provvedi a bagnare il cotone che usi per tappare la provetta! Comunque la mia è morta, penso che la fondazione non sia tra le più facili! Sospetto che abbia bisogno di molta umidità...

Mi spiace...
La mia sta bene ed ha un bel grumo di uova /larve non so quante ma sono molte e minuscole.
Di sicuro non é una fondazione rapida,lo sviluppo é parecchio lento.
Per l umiditá puo essere ma non saprei,le uova sono a metà srada fra cotone del serbatoio e tappo della provetta.

Sbircio regolarmente ogni due giorni perché l acqua sta finendo,sono riuscito a contare le uova /larve perché la tipa le ha sparpagliate e le tiene divise,sono una quindicina lunghe si e no un mm.
Vorrei risolvere il problema acqua,scartato il discorso colpo secco perché la prole é attaccata alla provetta credo attaccherò una provetta preparata e lascerò a lei la decisione se e quando trasferirsi,oppure pensavo di fare due fori nel serbatoio dell acqua ,uno di ammissione dell acqua dove infilare l ago della siringa ed uno di sfiato in modo esca l aria e poi tapparli con nastro isolante.

Pure secondo me in questo caso l'idea migliore e di riempire di nuovo il serbatoio.

Ma non fare due fori, fai così: fai un foro sulla parte superiore, abbastanza vicino al cotone. Metti la provetta già un po' inclinata in modo che il serbatoio stia verso il basso. Riempi lentamente con una siringa lasciando una piccola bolla (insomma, non completamente). Tappa il foro con della cera (tipo quella dei formaggi). Poi lascia sempre la provetta inclinata col serbatoio in basso fissandola dove la posi con qualcosa che tenga rialzata l'imboccatura (abbastanza inclinata, almeno 15-20°). Lasciala così anche per 3-4 giorni. Dopodiché rimetterla diritta di solito non crea più problemi, se non al riempimento successivo. Sarebbe meglio anche aumentare un po' lo spazio della regina tirando il tappo più fuori in modo che abbia più spazio per spostarsi se ci saranno piccoli stravasi subito sotto il cotone umido. In ogni caso d'ora in poi dovresti maneggiare la provetta il meno possibile.

Ok,faró cosí!di solito non la maneggio mai,raramente ai controlli dei 10 giorni.
Secondo te le ha distanziate perché sono larve?

Alcune specie tendono a separare i vari stadi, anche nello spazio angusto di una provetta.
Si, potrebbe averle allontanate volontariamente.

Credo di si sara perché le tiene costantemente separate fra loro anche se vicine ,ho controllato prima per vedere non ci fossero travasi dopo il rabbocco ed é la che le accydisce con la solita flemma ma incessantemente,é davvero bellissimo vedere quanta passione una formica può avere per la sua prole,molti uomini divrebbero rifletterci su!

8/6/2015 In questi ultimi tre giorni ci sono state temperature davvero elevate,30-31 gradi in casa,ho controllato la provetta senza toccarla per vedere fosse tutto apposto.
La regina é tranquilla,il serbatoio ricaricato e tappato con cera d api regge ma le uova sono sparite ,presumo infilate nel cotone.
Comincio a pensare che sia davvero una specie dalla fondazione se non problematica per lo meno alquanto difficile.