Linepithema humile- ennesimo tentativo

Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda winny88 » 13/03/2013, 6:39

Volevo far vedere, visto che nel forum, sebbene sia una specie dalla diffusione fin troppo superiore al desiderabile, è molto raramente mostrata, la regina di Linepithema humile (la famigerata "formica argentina"). La qualità delle immagini è quella di un normale ed economico microscopio USB, che, ahimè, è il mezzo migliore di cui dispongo al momento :-( .

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Lo scopo del topic è primariamente quello di mostrarla. Se non fosse per l'odiosità dell'etologia di questa specie si potrebbe anche definire "una bella formica". Inoltre come da titolo procedo all'ennesimo tentativo di fondazione.

Ho provato tante volte l'allevamento con tutti gli approcci che mi venivano in mente (fondazione solitaria, in poliginia, assistita da operaie dello stesso nido, con e senza fonti alimentari di vario genere, con e senza terra...) e il risultato è sempre stato miserrimo! La particolarità di questi casi che mi ha sempre colpito è la velocità con cui si perde/perdono le operaie e le regine. Con altre specie con cui poi si fallisce, la morte della regina (anche se sterile) avviene comunque di solito dopo un certo lasso di tempo. Con questa specie... entro 3-4 giorni sono sempre morti l'intero gruppetto o la regina isolata, a volte in realtà anche dopo una deposizione di uova sparse e non ammucchiate.

La cosa che mi sorprendeva era l'estrema delicatezza in cattività di una specie che in natura è invece resistentissima e difficilmente arrestabile.

Procedo con questo tentativo per una serie di motivi che rendono il ritrovamento di questa regina (e la regina stessa) del tutto diversi da quelli avvenuti prima. In primo luogo il periodo: sono sicuro della loro sciamatura a giugno perchè ho assistito di persona. Le altre regine le ho prelevate in questo periodo o dalla sciamatura, oppure dalle file di operaie dato che questa specie ha un'etologia simile a Tapinoma, con le regine che si spostano spesso tra le operaie per muoversi tra i vari nidi. Questa regina è stata trovata errabonda oggi in casa.

Come secondo particolare insolito... Il luogo: non in una fila, ma isolata mentre si arrampicava sul sacco delle crocchette del mio cane, in realtà con vicinanza di operaie isolate in cerca di fonti di cibo. Controllo spesso proprio questo perchè il foraggiamento con migliaia di individui all'interno del sacco è uno degli scherzetti che questa specie spesso mi ha fatto :roll: .

Come ultimo dettaglio, quello che ritengo più rilevante... Lo sviluppo anatomico di questa regina. Direi che è indubbiamente una regina di Linepithema humile, ne ho viste troppe per sbagliarmi (tipicamente marroni, con occhi molto grandi in posizione abbastanza bassa e con la tipicissima caratteristica, anche se dalla foto non si vede, della punta del gastro che mira verso l'alto). All'osservazione con lente presenta normalissime cicatrici alari. Però ha uno sviluppo davvero sensibilmente superiore. Lunga quasi 6 mm mentre le altre arrivavano circa a 4 (direi differenza rilevante con queste misure) e con un gastro in proporzione più sviluppato.

Ho pensato a varie cose, molte delle quali spiegherebbero tutti i precedenti fallimenti. Ovviamente per mancanza sia di informazioni dettagliate sulla specie, che di esperienze fruttuose dirette di allevamento qui sul forum, non sono in grado di capire la validità di queste ipotesi.

Ho pensato alla possibilità che la specie preveda, come in alcune altre specie anche autoctone, l'esistenza di individui dallo sviluppo intermedio, come regine microginiche (analogamente a Manica rubida per esempio, in cui tali individui partecipano alle sciamature e sono in grado di procreare (femmine), ma in colonie già avviate da regine macroginiche) oppure ergatoginiche (e in tal caso gli individui che catturavo in passato potevano essere inadatti al procreare e svolgevano in effetti mansioni da lavoratori).

Quindi, visto che ipotizzo che questa regina potrebbe essere la prima che trovo effettivamente adatta alla fondazione, ci riprovo! Come primo approccio, visto che non ho altri riferimenti, ovviamente tentiamo con fondazione claustrale solitaria in provetta, ma con alte possibilità di modifica se entro un certo periodo non noto progressi (e se la regina è ancora viva).

Data la difficoltà di ottenere informazioni pratiche o conferme/confutazioni sulle mie ipotesi volevo chiedere se qualcuno in rapporto coi professionisti, come Gianni o Luca, potessero farmi la cortesia di chiedere notizie in merito a chi del mestiere. Chiedo scusa e vi ringrazio :smile:
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda luca321 » 13/03/2013, 9:11

Stai provando in solitaria o con operaie? Quella che trovai quest'estate depose delle uova ma puntualmente le rimangiava. Era in provetta con una decina di operaie
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda Dorylus » 13/03/2013, 9:14

Bel ritrovamento ! in attesa che ti rispondano loro ti posso dire che anche io ho avuto esperienze negative con specie invasive come Solenopsis geminata che imperterrita continua come le tue in passato a deporre a caso per la provetta senza raccoglierle in gruppo , io avevo pensato semplicemente che queste regine in solitaria si stressassero molto più che le regine monoginiche e richiedessero come dici te vari aiuti .
Posso solo dirti che la mia situazione è migliorata anche se di poco , quando ho spinto il cotone del serbatoio molto più giù praticamente allagandolo , ho notato che molte specie necessitano proprio di questo per avere più umidità possibile e non si accontentano dell'acqua che arriva per capillarità dal serbatoio .
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda winny88 » 13/03/2013, 10:34

luca321 ha scritto:Stai provando in solitaria o con operaie? Quella che trovai quest'estate depose delle uova ma puntualmente le rimangiava. Era in provetta con una decina di operaie

Sto provando in fondazione claustrale solitaria :) . Il motivo è che non ho altri riferimenti e quindi come primo tentativo proviamo la cosa più semplice in assoluto. Con le altre regine prese d'estate ho provato più di una volta con l'assistenza di operaie dallo stesso nido. All'inizio (cioè per le prime ore) il comportamento è incoraggiante: le operaie si piazzano intorno alla regina. Poi... immancabilmente le operaie iniziano a morire (alcune addirittura nell'arco di una giornata) ed entro 3-4 giorni operaie e regine sono tutte morte (e non è che mi è capitato una o 2 volte, ma tantissime). La deposizione mi è avvenuta più di una volta con ovettini sparsi e completamente ignorati.

Dorylus, proprio per far fronte alle varie necessità di umidità di cui potrebbero avere bisogno io ho provato sia con torba umida sia senza e il risultato è stato sempre un fallimento in tempi record :-? . Ora valuto con questo caso che come avete letto mi sembra "diverso", ma sento puzza di delusione anche in questa situazione :-?
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda Francesco Baracca » 18/03/2013, 20:16

winny88 spero che tu riesca a far fondare questa formica sia per la soddisfazione sia per le utili informazioni che si potrebbero ottenere osservando la specie in cattività, come si dice:"conosci il tuo nemico"
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda winny88 » 18/03/2013, 20:27

Sì, ti ringrazio per l'augurio. Comunque a proposito, per fare un piccolo aggiornamento... E' ancora viva e sembra in salute (già un ottimo risultato rispetto a molti altri tentativi), ha deposto un mini pacchetto di uova (saranno 5-6 ) e poi... Le ha ignorate completamente! :roll: Lei se ne sta costantemente in verticale sul cotone umido e le uova abbandonate a metà provetta.

Dimmi cosa vuoi!?!?!? :censored: Che diamine ti serve per fondare??? :uhm:
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda luca321 » 18/03/2013, 20:43

Secondo me per fondare correttamente ha bisogno di qualche operaia che badi a lei... Per quanto ( poco ) ho potuto osservare questo genere, le regine si spostano assieme ad una gran massa di operaie quindi senza quelle ( penso) non fondi. :unsure:
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda manuel » 18/03/2013, 20:52

winny88 ha scritto:E' ancora viva e sembra in salute (già un ottimo risultato rispetto a molti altri tentativi), ha deposto un mini pacchetto di uova (saranno 5-6 ) e poi... Le ha ignorate completamente! :roll: Lei se ne sta costantemente in verticale sul cotone umido e le uova abbandonate a metà provetta.


Non ho mai osservato questa specie ma il fatto che la regina non badi alla covata è un po' insolto... :unsure:
forse come dice Luca321 senza operaie non fa nulla.
luca321 ha scritto:Secondo me per fondare correttamente ha bisogno di qualche operaia che badi a lei...

che poche operaie, seguano la regina e accudiscano le uova per le prime generazioni ? così che la regina riesca a fondare ?
(ovviamente sono supposizioni ;) )
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda winny88 » 18/03/2013, 21:27

Sì, ok, però forse è passato inosservato il passaggio del mio primo post dove ho appunto detto che questa estate ho fatto non uno, ma molteplici tentativi di fondazione assistita da operaie e in più operaie provenienti dalla stessa colonia! I risultati sono stati identici e anzi le operaie ho notato che muoiono in tempi record, molte anche nell'arco delle 24-48 ore. Per cui mi viene da pensare che comunque non sia questa la strada, ma manchi qualcos'altro.

Poi, per quanto ne sappiamo poco (anzi niente) sull'allevamento di questa specie, le altre specie così altamente invasive, capaci di diffondersi in breve tempo a macchia d'olio e sostituirsi alle autoctone (prendiamo per esempio le 2 Solenopsis invicta e geminata) hanno come punto di forza proprio il fatto che la fondazione ha modalità basilari e con alte percentuali di riuscita.

Solenopsis invicta per esempio sciama a varie centinaia di metri di altezza, lì si accoppia e le regine cadono ad ombrello fino ad alcuni chilometri di distanza (e questo è alla base della loro capacità diffusiva indispensabile per essere una specie a carattere invasivo). Se non fosse capace di fondazioni solitarie ma necessitasse di operaie (che non può trovare a chilometri dall'ultimo fronte d'onda dell'area colonizzata) non potrebbe sfruttare questo metodo. La fondazione assistita da operaie credo sia una cosa che limiti molto la velocità e le capacità di diffusione della specie perché rende tutto il processo più delicato e soprattutto rende necessario restringere al minimo il raggio di copertura di una sciamatura.

Tutte queste considerazioni mi fanno dubitare che una delle specie più invasive del pianeta come Linepithema humile necessiti strettamente di una fondazione assistita. Molte regine sicuramente poi rientrano nei formicai preesistenti per alimentare la poliginia delle colonie, ma credo che non sia malvagio pensare che come le altre specie citate sopra le regine siano anche capaci di fondare nuove colonie in solitaria anche a discreta distanza. Queste ovviamente non sono informazioni, solo mie riflessioni e la realtà potrebbe essere diversa.

Ripeto che un consulto con chi ne sa più di noi sarebbe davvero gradito se fosse possibile :smile:

PS: Luca, anche io vedo queste processioni di regine all'interno di un gran numero di operaie in fila, ma sono sicuro che trattasi solo di un movimento tra i vari ingressi perché se li segui vedrai che le regine alla fine entrano in un nido. Non dimentichiamoci che sono una specie molto molto polidomica. Non credo abbia a che fare col concetto che le regine debbano essere "seguite" da queste operaie anche per fondare. Se fosse così vorrebbe dire che la specie si diffonde nel territorio unicamente per gemmazione e ciò è un metodo sicuramente abbastanza lento e con un corto raggio d'azione perché avviene per via terra e quindi ci riallacciamo al discorso di prima :)
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda Francesco Baracca » 18/03/2013, 21:48

Strano, molto strano, come giustamente dice winny88 la caratteristica "di punta" di ogni specie invasiva è la capacità di espletare il proprio ciclo vitale nelle situazioni più diverse :unsure:
Quando ancora andavo al liceo una colonia di Monomorium sp. aveva nidificato nella cassa audio del computer fisso :shock: le operaie foraggiavano nel vicino cestino dei rifiuti per procurarsi zuccheri dalle briciole delle merendine oppure sulla finestra per procurarsi proteine dai moscerini e dalle mosche morte...
Erano totalmente a loro agio nonostante condividessero con me la camera e per nulla disturbate dalle vibrazioni della cassa...
Questo per dire che è strano che le specie invasive siano "schizzinose" quanto a fondazione :smile:
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda feyd » 18/03/2013, 21:51

winny ed infatti la formica argentina si diffonde lentamente e con costanza, e gli unici focolai isolati sono dove viene importata dall'uomo tramite materiali da costruzione(il più delle volte).

quello che credo io è che abbiano necessità di ambienti molto umidi e di svariate centinaia di operaie e più regine per fondare, come avviene in natura che si espandono da un nido al successivo, ma rimanendo sempre in contatto con il nido precedente, devi vederlo come un unica rete di un unico formicaio, proprio per questo si parla di supercolonie ;)


basta anche vedere la dimensione delle regine per osservare che sono molto più piccole delle classiche regine a fondazione clausale.


c'è poi da aggiungere che non è detto che le regine che vagano fra i nidi siano tutte fertili e pronte a deporre, potrebbero esserci vari gradi di gerarchia riproduttiva, e conosciamo anche nelle nostre specie casi di regine non deponenti.
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda winny88 » 18/03/2013, 21:59

Sì, però anche così come dici non torna qualcosa, e cioè se dici che i focolai iniziano con l'importazione dall'uomo (sicuramente vero) e se fosse necessaria una vasta supercolonia per permettere alle regine di procreare, allora una regina importata come fa ad avviare questo focolaio? L'unico modo vorrebbe dire importare un'intera supercolonia in questi materiali che dici. Mi sembra il tutto davvero molto molto delicato come sistema per una specie che si trova sparsa un po' per tutto il mondo e davvero personalmente mi sembra plausibile che, oltre ad altri metodi come quelli che descrivi, le regine siano capaci anche di agire in solitaria :unsure: . Ovviamente solo ragionamenti che necessitano di approfondimenti. :)

Sono d'accordo anche io sulla possibilità che possano esistere varie gerarchie di riproduttrici (vedi primo post) ed era proprio questo il presupposto da cui partivo per giustificare questo ennesimo tentativo di fondazione. Però ovviamente sono mere supposizioni e perciò richiedevo un riscontro con persone del mestiere :)
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda feyd » 18/03/2013, 22:42

bada winny che sono molto interessato a queste sperimentazioni e sono sempre ben accette ed interessanti.

ovviamente le importazioni vengono fatte di svariate parti di colonie, sopratutto via nave, ed infatti la supercolonia si sviluppa a partire dalle coste e sopratutto dai porti.
i porti sono sicuramente invasi di questa specie, e sicuramente queste invadono ogni container li depositato e quando questo viene spostato in un altro porto ecco che svariate centinaia, se non migliaia, di formiche vengono a trovarsi dall'altra parte del globo.

se guardi la distribuzione della specie noterai che i focolai sono partiti dai porti per poi espandersi, e le colonie che si possono trovare sono sempre enormi, tanto da non riuscire a seguirle per tutta l'estensione.


sarebbe interessante poter seguire una singola operaia e vedere fino a quanto si allontana dal punto di rinvenimento.


prova in parallelo all'esperimento in parallelo a prendere tante formiche con tutta la terra magari e qualche regina e metterle in un arena, e vedi se in terra e molto numerose rimangono vive per una settimanella almeno, poi puoi provare a spostarle in un nido in gasbeton o gesso ben umidificato per l'osservazione e vedere se sviluppano la covata.
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda winny88 » 18/03/2013, 22:50

Ok, mi sono documentato è ho trovato il lavoro di un certo R.J. Harris sulla diffusione in Nuova Zelanda di questa specie. Scioglie molti dubbi direi :smile: . Innanzitutto le modalità di riproduzione sono sia la sciamatura bisessuale (in realtà una contingenza minore) sia l'accoppiamento nello stesso nido natale (un po' come per Messor structor). In secondo luogo la diffusione avviene anche essa con 2 modalità:

1) La gemmazione, con una velocità di avanzamento del fronte dell'area colonizzata relativamente bassa in caso di climi più rigidi, ma che raggiunge la discreta velocità di 800 m/anno con i climi più favorevoli.

2)La diffusione saltatoria (quella che descrive feyd) dipendente dall'uomo in cui anche una singola regina è potenzialmente capace di avviare una colonia autonoma. Il problema sta proprio nel fatto se sia strettamente indispensabile oppure no l'assistenza da parte di operaie. La risposta sembrerebbe essere... Sì, però non necessariamente con supporto di colonie o addirittura supercolonie avviate. Infatti in cattività la fondazione è stata possibile a partire da una singola regina assistita da una decina di operaie.

Ovviamente mi piacerebbe molto che questi tipi mi dicessero un po' la procedura seguita :roll: . Però nell'articolo sembrano esserci parecchie informazioni sui cicli biologici e sui parametri vitali della specie per cui forse riesco a cavarne qualcosa.

Comunque almeno forse ora posseggo delle informazioni valide su cui basarmi, per cui suppongo che stanotte mi procurerò questa "decina di operaie". Spero di aggiornare con buone notizie :smile:
Ultima modifica di winny88 il 19/03/2013, 0:47, modificato 1 volta in totale.
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Re: Linepithema humile- ennesimo tentativo

Messaggioda feyd » 18/03/2013, 22:55

ottimo winny ;)
ricorda che se trovi articoli che non ti fa scaricare io posso reperirli tramite l'universita ;) ;)

se vuoi fare un esperimento rilevante ti serviranno almeno 10 campioni, quindi 10 regine con 10 operaie ciascuna tenute nelle stesse condizioni.
altrimenti qualunque risultato sarebbe poco rilevante e potenzialmente casuale.
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