Tetramorium caespitum - diario Elgin

E' giunta l'ora di aprire un nuovo capitoletto di questo libro che abbiamo iniziato a scrivere, parlando della colonietta di 60 Tetramorium caespitum, gentilissimamente regalateci da Dorylus qualche giorno fa.
Sono delle bestioline davvero molto simpatiche, tanto piccole quanto voraci! Tutto ciò che viene offerto loro viene spazzolato via, con un amore feroce per piccoli insetti e proteine in generale. Da quando sono qui hanno mangiato diverse zanzare, ragnetti, moscerini, prosciutto cotto, hanno bevuto da un batuffolo imbevuto di latte miele e zucchero di canna, hanno frantumato un pezzetto di cracker e un piccolo filamento di mozzarella...
Abbiamo già avuto il piacere di osservare la nascita di diverse nuove operaie da pupe già completamente pigmentate: accennavano i primi movimenti costantemente accudite dalle operaie fino a compiere i primi incerti passi, ma nel giro di qualche ora erano già operaie pienamente operative, seppure ancora traslucide.
Ovviamente, tanto per farci riconoscere, abbiamo anche combinato un piccolo disastro!
Un paio di giorni fa ci è arrivato il microscopio usb 400x che abbiamo ordinato su ebay. Niente di impegnativo e anche piuttosto economico, ma fa comunque il suo lavoro più che adeguatamente. Ovviamente ci siamo immedesimati subito nei riconoscimenti di alcune operaie prelevate nell'ormai celebre nido di Formica sp., facendo fedelmente affidamento a tabelle tassonomiche presenti online. Fino a che ci è venuta la brillante idea di testare il microscopio sulla colonietta di Tetramorium! La luce del led ha immediatamente messo in allarme la famigliola che si è precipitata fuori dalla provetta e si è andata ad infilare in una piccola sezione di cannuccia che avevamo lasciato inavvertitamente in arena, usata qualche tempo prima per provare a ridurre l'ingresso della provetta e farle sentire più a loro agio. Quando hanno iniziato a trasferire pupe e larve c'è stato il panico totale anche a casa nostra! Per porre rimedio abbiamo immediatamente illuminato la cannuccia e schermato la provetta e la carovana, seppure un po' restia, alla fine ha deciso di traslocare un'altra volta. Disastro scampato!
Speriamo che questo piccolo incidente non abbia inficiato la buona deposizione della regina, sarebbe davvero terribile...
Ecco un paio di scatti della colonietta:
Uno scorcio della covata:
Oggi abbiamo finalmente completato il piccolo formicaio di accrescimento per la colonia di Tetramorium caespitum e le piccole neoinquiline stanno in questo momento completando il trasloco. Hanno ben pensato che il punto migliore in cui stare fosse il tubo di raccordo tra il formicaio e l'arena, quasi snobbando le comode camere scavate nel gesso. Immaginando che il problema fosse l'illuminazione, abbiamo immediatamente schermato la parte anteriore del formicaio con un foglio di alluminio, e infatti hanno immediatamente deciso di stabilizzarsi in una camera a metà formicaio, comunque lontano dalla fonte di umidità costituita dalla provetta stessa.
Alcune operaie abbiamo dovuto calarle direttamente nell'arena perché erano uscite dalla provetta al momento del trasloco e per il momento sostano alla rinfusa, non trovando la strada di casa. Speriamo si ricongiungano presto alle loro compagne all'interno del formicaio.
Il formicaio in gesso conta 8 stanze, incorniciato da un contorno in pietra estratta da un portaritratti da tavolo:
La cosa più simpatica è stata osservare un'operaia intenta a fare avanti e indietro dalla vecchia provetta a recuperare le compagne riluttanti, attraverso il trasporto sociale.
Sono delle bestioline davvero molto simpatiche, tanto piccole quanto voraci! Tutto ciò che viene offerto loro viene spazzolato via, con un amore feroce per piccoli insetti e proteine in generale. Da quando sono qui hanno mangiato diverse zanzare, ragnetti, moscerini, prosciutto cotto, hanno bevuto da un batuffolo imbevuto di latte miele e zucchero di canna, hanno frantumato un pezzetto di cracker e un piccolo filamento di mozzarella...
Abbiamo già avuto il piacere di osservare la nascita di diverse nuove operaie da pupe già completamente pigmentate: accennavano i primi movimenti costantemente accudite dalle operaie fino a compiere i primi incerti passi, ma nel giro di qualche ora erano già operaie pienamente operative, seppure ancora traslucide.
Ovviamente, tanto per farci riconoscere, abbiamo anche combinato un piccolo disastro!
Un paio di giorni fa ci è arrivato il microscopio usb 400x che abbiamo ordinato su ebay. Niente di impegnativo e anche piuttosto economico, ma fa comunque il suo lavoro più che adeguatamente. Ovviamente ci siamo immedesimati subito nei riconoscimenti di alcune operaie prelevate nell'ormai celebre nido di Formica sp., facendo fedelmente affidamento a tabelle tassonomiche presenti online. Fino a che ci è venuta la brillante idea di testare il microscopio sulla colonietta di Tetramorium! La luce del led ha immediatamente messo in allarme la famigliola che si è precipitata fuori dalla provetta e si è andata ad infilare in una piccola sezione di cannuccia che avevamo lasciato inavvertitamente in arena, usata qualche tempo prima per provare a ridurre l'ingresso della provetta e farle sentire più a loro agio. Quando hanno iniziato a trasferire pupe e larve c'è stato il panico totale anche a casa nostra! Per porre rimedio abbiamo immediatamente illuminato la cannuccia e schermato la provetta e la carovana, seppure un po' restia, alla fine ha deciso di traslocare un'altra volta. Disastro scampato!
Speriamo che questo piccolo incidente non abbia inficiato la buona deposizione della regina, sarebbe davvero terribile...
Ecco un paio di scatti della colonietta:
Spoiler: mostra
Uno scorcio della covata:
Spoiler: mostra
Oggi abbiamo finalmente completato il piccolo formicaio di accrescimento per la colonia di Tetramorium caespitum e le piccole neoinquiline stanno in questo momento completando il trasloco. Hanno ben pensato che il punto migliore in cui stare fosse il tubo di raccordo tra il formicaio e l'arena, quasi snobbando le comode camere scavate nel gesso. Immaginando che il problema fosse l'illuminazione, abbiamo immediatamente schermato la parte anteriore del formicaio con un foglio di alluminio, e infatti hanno immediatamente deciso di stabilizzarsi in una camera a metà formicaio, comunque lontano dalla fonte di umidità costituita dalla provetta stessa.
Alcune operaie abbiamo dovuto calarle direttamente nell'arena perché erano uscite dalla provetta al momento del trasloco e per il momento sostano alla rinfusa, non trovando la strada di casa. Speriamo si ricongiungano presto alle loro compagne all'interno del formicaio.
Il formicaio in gesso conta 8 stanze, incorniciato da un contorno in pietra estratta da un portaritratti da tavolo:
Spoiler: mostra
Spoiler: mostra
La cosa più simpatica è stata osservare un'operaia intenta a fare avanti e indietro dalla vecchia provetta a recuperare le compagne riluttanti, attraverso il trasporto sociale.
