Diario Lasius emarginatus di ludomali

Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda Reptilia » 26/06/2016, 22:11

Bellissima colonia, bravo ;)
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 26/06/2016, 22:54

Giando4197 ha scritto:Bello il formicaio, che colorante hai usato per dipingerlo??

Sono dei colori acrilici resistenti all'acqua, color terra di Siena scuro e chiaro, marca Brio Color.
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda yurj » 27/06/2016, 8:13

Anche la mia colonia ha raggiunto ora le 300 operaie però la regina è dell'inizio di luglio 2015 :-D

Io le ho già trasferite nel formicaio, un po' più piccolo (12x12 cm), alle 200 operaie quindi tranquillamente aprire e lasciarle entrare visto che tutte in provetta starebbero ultra-ammassate. Date le dimensioni puoi considerare di prenderlo su per il viaggio, a meno che non prendi l'aereo. :lol:
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 27/06/2016, 11:49

yurj ha scritto:Anche la mia colonia ha raggiunto ora le 300 operaie però la regina è dell'inizio di luglio 2015 :-D

Purtroppo la mia regina è quasi un anno in ritardo, inspiegabilmente da circa autunno 2014 a maggio 2015 non ha deposto nulla e la covata non si è sviluppata minimamente :uhm:
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 15/09/2016, 19:51

15/9/16

Dall'ultimo aggiornamento la colonia è molto cresciuta. Piano piano sta diventando sempre più aggressiva e intraprendente. Fortunatamente non ha ancora l'istinto di esplorazione così spiccato e raramente le operaie si arrampicano sulle pareti dell'arena.
Come detto nel mio messaggio di fine giugno, la colonia ha avuto l'accesso al formicaio nei primi giorni di settembre.
Inizialmente non se ne sono interessate più di tanto, solamente qualche operaia stazionava nelle camere umide. Più avanti hanno deciso di spostare la maggior parte della covata nelle stanze superiori e tutt'ora vi abitano i 3/4 delle operaie totali. La regina e un'ingente quantità di larvette si trovano ancora in provetta, aspetterei ancora una settimana e poi la svuoto in arena.
Ho già riscontrato un paio di problemi nella costruzione del formicaio grazie ad alcuni comportamenti delle operaie: lo spessore del gasbeton nella parte a contatto con l'acqua è troppo fine (infatti se metto troppa acqua le due stanze più in basso diventano eccessivamente umide e le operaie non le utilizzano), ciò comporta il fatto che io deva mettere meno acqua ma con più frequenza; alcune stanze sono troppo alte e creano una sottile area d'ombra che non mi permette di osservare bene se non con una luce diretta; molte, troppe operaie stazionano nel collegamento di riserva a destra del formicaio.
Per il resto la colonia mi pare soddisfatta di questo ambiente, d'altronde hanno deciso loro quando andarci e io ho lasciato loro tutto il tempo che volevano :smile:

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Subito dopo aver umidificato si presentano le fastidiose esalazioni di saline nelle pareti laterali senza vetro:
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La covata attuale è composta da un'enormità di mini larve, una trentina di larve più grandi e circa venti bozzoli. Non vedo nessun nuovo pacchetto di uova, ma penso siano nascoste in provetta.


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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 25/09/2016, 15:15

Aggiorno brevemente la situazione con questo video:



https://www.youtube.com/watch?v=6kms_mcEMh0

Enjoy :)
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda GianniBert » 26/09/2016, 9:41

Bella colonia e bel filmato!
Nonostante io non ami particolarmente i Lasius emarginatus, visto i danni che mi hanno arrecato tempo fa, devo ammettere che sono belle formiche, e sono sempre belle attive (io lo traduco in "pestifere”, ma sono punti di vista). Uno dei loro pregi.
Continua a tenerci aggiornati. Fra te e Angelo, state rivalutando ai miei occhi questo gruppo di formiche... :lol:
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 25/04/2020, 0:41

GianniBert ha scritto:Continua a tenerci aggiornati.

Le ultime parole famose...


Mi riaffaccio al forum dopo tutto questo tempo per aggiornarvi sullo stato della colonia. A causa di dimenticanze e svogliatezza ho erroneamente mancato di dare qualche notizia di tanto in tanto, ma nonostante questa mia assenza e il crescente accumularsi di impegni non ho mai abbandonato questa colonia: mi sta accompagnando ormai da quasi un terzo della mia vita e acquisisce sempre più importanza con il passare degli anni, in particolare per i ricordi che riesce ad evocare molto chiaramente.

Riprendo quindi con il dirvi che la colonia è in splendida forma dopo quest'ultima diapausa invernale e sta lavorando a pieno regime da poco più di un mese. Ho rimesso al caldo il formicaio verso fine febbraio a temperatura casalinga.

L'ultimo mio post risale a settembre 2016 periodo in cui avevo trasferito la colonia nel primo formicaio in gasbeton, presto diventato troppo piccolo. L'ho ritrasferita in un successivo formicaio in primavera 2018 e questo inverno fu necessario ampliare ulteriormente gli spazi.

Ho avuto la fortuna di poter recuperare tutto il materiale necessario poco prima della chiusura della maggior parte delle attività. Conclusa l'opera ho atteso qualche giorno come da manuale per eliminare eventuali odori fastidiosi e ho collegato i due nidi. Questa volta sono state più restie ad abbandonare la vecchia casa, nonostante avessi iniziato a nutrirle dalla nuova arena e avessi smesso di umidificare il vecchio blocco cercando di renderlo il più inospitale possibile. Inizialmente con le larve invernali ancora inattive non si sono mosse e solo qualche sporadica esploratrice si avventurava tra i nuovi spazi. Successivamente appena iniziarono a consumare le proteine decisero, sempre con grande lentezza, di spostare la covata nelle nuove camere più umide. Bisogna dire però che prime camole e insetti vari si sono ostinate a portarli fin nella vecchia casa pur di non traslocare, operando un trasporto sicuramente svantaggioso e superfluo ai nostri occhi ma a quanto pare con un senso per loro. Un mese esatto e anche la regina si è trasferita, ultima in quanto tutta la covata era già stata trasportata compresi i primi bozzoli di stagione. Nelle ultime due settimane la marea di larve è stata accompagnata da un'ingente comparsa di pacchetti di uova presto accumulati in un solo grande agglomerato. A stima direi che si tratti di qualche centinaio di uova.


Spoiler: mostra
DSC06023 ok.jpg
La regina ancora nel vecchio formicaio


Spoiler: mostra
DSC06011 ok.jpg
Il vecchio formicaio
DSC06068 ok.jpg
Foto di certo non splendide ma trasmettono il messaggio...



Nel pulire e chiudere definitivamente la vecchia arena ho approfittato dell'occasione per sfoltire i numeri di qualche centinaio di operaie: moltissime si erano infrattate al di sotto della base in gesso come si intravede nella seconda foto. Catturandole con un apposito aspiratore hanno dato il meglio di loro per fronteggiare il pericolo sparando a fiotti acido formico che si è subito fatto sentire per il suo forte odore. Conteggiando approssimativamente la covata non si può negare che presto ci sarà un innalzamento demografico non da poco. I bozzoli saranno 200 circa, non ancora molti ma molte larve sono in procinto di tessere il filo, le larve sono ovviamente le più numerose e saranno 1000/1300 chi lo sa, le uova aumentano di giorno in giorno.


Noto con piacere ancora volti a me noti, ma anche nuovi iscritti e nuove esperienze che mi sono perso durante la mia assenza. Mi rammarico di essermi lasciato sfuggire questi anni di discussioni e in particolare le edizioni di Entomodena a cui ho partecipato vivamente sin da quando ho conosciuto questo forum. Tuttavia non è mai troppo tardi per nulla e sono molto felice di potermi riavvicinare.

Alla prossima!

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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda sidaf » 27/04/2020, 13:41

L'unica colonia avanzata che ho è proprio di Lasius emarginatus

Sono molto interessato alla tua esperienza, in particolare al trasferimento

l'anno scorso ad agosto ho tentato di trasferire la mia colonia, ho smesso di idratare il vecchio formicaio e l'ho lasciato esposto alla luce (le mie formiche comunque sono abituate a stare alla luce), il nuovo formicaio invece lo tenevo sempre idratato e al buio

purtroppo invece di trasferirsi hanno deciso di occupare entrambi
inoltre l'incremento demografico della colonia si è arrestato a causa della mancata idratazione del vecchio formicaio
quindi non volendo rinunciare alla loro crescita demografica mi sono arreso e ho ricominciato a idratare entrambi i formicai

il problema è che questa estate o la prossima vorrei costruire un altro formicaio più grande e vorrei che le formiche abbandonassero i vecchi ma temo si incaponiscono nel non abbandonare i vecchi formicai anche se non saranno più idratati e quindi bloccheranno la loro crescita demografica

Quanto tempo ci mettono per decidere di trasferirsi? un mese?
Spoiler: mostra
Colonie:
- Lasius emarginatus affidatomi da "lorenzoc" il 23/6/19 (regina sciamata nel 2016) Diario
- Messor capitatus in affido da entomodena, settembre 2020
- Messor capitatus donato da "messor", 5 giugno 2020
- Camponotus vagus donato da "messor", agosto 2020
- Tetramorium sp. (sciamata giugno 2019) in affido da entomodena, settembre 2019
In fonazione:
- Lasius sp. trovata a Bassano, giugno 2020
- Lasius sp. donata da "Ruth", settembre 2020

Anche una formica si pone al centro del suo mondo e secondo la propria prospettiva lo misura.
Ma come si può ritenere una delle due prospettive, quella dell’uomo o quella dell’insetto, più vera dell’altra?
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda Guglielmo » 27/04/2020, 19:26

complimenti, colonia bellissima. Dopo tanti anni in cui le ho evitate, adesso mi sto cimentando anche io con questa specie :-D
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Aphaenogaster campana
Aphaenogaster iberica
Camponotus aethiops
Camponotus lateralis
Camponotus ligniperda
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 27/04/2020, 22:52

sidaf ha scritto:purtroppo invece di trasferirsi hanno deciso di occupare entrambi
inoltre l'incremento demografico della colonia si è arrestato a causa della mancata idratazione del vecchio formicaio
quindi non volendo rinunciare alla loro crescita demografica mi sono arreso e ho ricominciato a idratare entrambi i formicai


Trovo alquanto strano che non abbiano trasferito la covata dove più opportuno, la mia ha iniziato a spostare tutta la baracca solo dal momento in cui ho somministrato le prime proteine con la conseguente attivazione delle larve invernali. Ho fatto in modo di giocarmi proprio la carta della loro necessità di spostare la covata all'umido per farle trasferire. Non saprei dire, sicuramente ora ti è più scomodo avere la colonia divisa in due sezioni modulari.

sidaf ha scritto:il problema è che questa estate o la prossima vorrei costruire un altro formicaio più grande e vorrei che le formiche abbandonassero i vecchi ma temo si incaponiscono nel non abbandonare i vecchi formicai anche se non saranno più idratati e quindi bloccheranno la loro crescita demografica

Quanto tempo ci mettono per decidere di trasferirsi? un mese?


Di preciso non credo esista un tempo esatto, dipende sicuramente dall'età della colonia, dall'indole, dalla specie e chi sa quali altri fattori che ignoriamo. Si consiglia di trasferire in primavera quando forse la colonia è proprio più indotta a farlo perché inizia la nuova stagione, ma oltre a rendere ostile il vecchio formicaio e invitante quello nuovo non c'è molto altro da fare.

Come ho scritto, questo è stato un trasferimento abbastanza lento e macchinoso rispetto alle due volte precedenti, ma per fortuna senza ripensamenti di sorta. Generalmente, non considerando i casi delle specie che tendono a muoversi senza problemi appena gliene si dà la possibilità o motivo, ho notato che una colonia di piccole dimensioni parrebbe paradossalmente più organizzata nelle decisioni con un effetto a breve o medio termine rispetto a una colonia avanzata di migliaia di individui.
Dico paradossalmente poiché di primo acchito associamo la celerità della prima a una migliore organizzazione, quando in realtà probabilmente è più veloce solo perché meno cauta. Invece una grande colonia ha di certo più fattori da considerare in toto, come i numeri o l'importanza della regina stessa.

Riguardo a quest'ultima, secondo la mia opinione, ragionando in chiave evoluzionista e di trasmissione delle informazioni, i geni che una colonia adulta possiede sono nettamente più "importanti" e di valore rispetto a quelli di una colonia nascente, dal momento che ha superato i grandi ostacoli iniziali e ha attecchito nonostante le miriadi di complicazioni, e perciò ogni azione ha conseguenze molto più grandi e se non ragionate possono mandare all'aria anni di sacrifici. Un errore del genere non deve sussistere in natura, se sussiste la specie si estingue. Per fare un esempio completamente diverso ma a noi più vicino e forse un po' più chiaro, scommettere 5€ in schedine e "scommettere" un capitale in borsa non sono affatto la medesima cosa, sebbene si parli in entrambi casi di denaro speso secondo probabilità e grandi dati. Si tratta di un meccanismo di protezione verso i propri geni e le informazioni che si vogliono assolutamente trasmettere a discapito delle altrui.

Aggiungo che forse con il passare del tempo e avendo esperienza con diverse situazioni una colonia adulta possa sviluppare dei comportamenti di per sé naturali, come per esempio valutare maggiormente i rischi di un trasferimento con conseguenze ignote come dicevo prima, a cui però una colonia di più piccole dimensioni non ha accesso e non conosce perché appunto con poca esperienza. Una sorta di Super-io collettivo intrapreso e costruito cammin facendo a suon di errori, ovviamente nei limiti delle capacità dell'insetto.

Magari complichiamo fin troppo questi comportamenti che si svolgono da decine se non centinaia di anni perché ragioniamo secondo i nostri canoni umani, quando forse è tutto più semplice. O invece addirittura così complesso che non lo comprenderemo mai.

Tutte interpretazioni.


Guglielmo ha scritto:complimenti, colonia bellissima. Dopo tanti anni in cui le ho evitate, adesso mi sto cimentando anche io con questa specie :-D

Ti ringrazio Guglielmo, hanno il loro perché anche se spesso epitetate le pestifere...
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda AntBully » 04/05/2020, 10:41

Grandissimo Ludovico! Colonia splendida!
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Re: Diario Lasius emarginatus di ludomali

Messaggioda ludomali » 06/12/2020, 0:42

Eccoci di nuovo con un aggiornamento.

La colonia si è adattata molto bene alla nuova sede e verso aprile/maggio con l'aumento delle temperature la regina ha risposto come di consueto deponendo abbondantemente. In particolare quest'anno c'è stato un notevole aumento di operaie, leggermente di più rispetto agli anni scorsi. Da ricordare che la mia colonia non è mai stata così prolifica come di norma ci si aspetterebbe da questa specie, è sempre cresciuta in maniera abbastanza lineare. Per ora nonostante le migliaia di operaie non ho quasi mai riscontrato tentativi di fuga né di scavi intensivi, se non in pochi e sporadici tentativi poi abbandonati.

Innanzitutto vorrei mostrarvi qualche foto scattata durante la stagione calda.

Spoiler: mostra
DSC06063.jpg
Larve primaverili
DSC06080 2.jpg
Covata al 15 di maggio (foto orrenda ma è l'unica che riuscii a fare al tempo...)
DSC06081.jpg
Scorcio un po' migliore della zona bozzoli
DSC06091.jpg
Covata e regina, per la prima volta con l'addome steso


Similmente agli anni scorsi già a metà agosto la colonia ha iniziato a bloccare centinaia di larve al primissimi stadi per l'inverno e a rallentare l'attività generale. Da settembre in poi nulla di particolare da annotare. Ombra di maschi o regine? No, nessuna. Credo ormai che anche per questa colonia sia arrivato il momento di rimboccarsi le maniche. Prossima primavera tenterò di dar loro tutte le condizioni che mi sembrano più favorevoli per uno sviluppo verso la riproduzione, anche se forse non avrò grandi risultati ma tentar non nuoce e in ogni caso la colonia ne gioverà ugualmente. Le trasferirò in un formicaio più grosso (quello attuale è già estremamente lurido e usurato) con un'arena adeguata al numero delle esploratrici che finora ho potuto osservare. Proverò a variare maggiormente l'alimentazione e a sfamarle adeguatamente sin dal primo risveglio. Sostanzialmente porrò più attenzione ai loro comportamenti, poi valuterò passo passo. Fino ad adesso credo che la non così ampia varietà di cibo da me fornito sia stato un errore di questi anni, con il risultato di una colonia meno numerosa di quel che dovrebbe essere, vedremo come reagiranno. Ad oggi stimo almeno 5000/6000 operaie, ancora numeri insignificanti rispetto alle sorelle in natura.

La diapausa è iniziata ufficialmente verso la fine di ottobre con una temperatura di 15 °C la notte. Ora è scesa ben oltre a circa 8/9 °C. Centinaia di operaie sono ammassate all'aperto nell'arena a formare dei densissimi agglomerati. Le nutro sporadicamente con del miele diluito.
Spoiler: mostra
IMG_20201127_182939-min.jpg
Porzione delle stanze più occupate


Alla prossima!

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