Fondazione di Lasius paralienus

Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda entoK » 25/08/2014, 22:17

Presento una colonia originata da una regina trovata da qualcuno a Campogalliano (Mo) durante la manifestazione di Entomodena autunnale e lasciata al banco in un piccolo contenitore temporaneo. La regina in questione mi venne appioppata ( :lol: ) da Luca che temeva si rischiasse che non fosse improvettata a breve. Dato il periodo tardo di sciamatura, la lunghezza di 11 mm abbondanti, ma soprattutto il gastro vistosamente grosso e a prima vista inconfondibile rispetto agli altri Lasius dell'omonimo sottogenere, questa si suppone sia Lasius cf. paralienus per quanto riguarda l'identificazione a livello di specie. La specie è simile alle varie annoverate nel cosiddetto gruppo alienus fra le Lasius (lasius) spp. perciò è monoginica e a fondazione claustrale. La regina e le operaie sono di colore uniformemente scuro, tutto il corpo e anche le zampe hanno all'incirca la stessa tinta. Sulla regina si nota più facilmente un'evidente pelosità che in certe condizioni di illuminazione appare sericea. Le dimensioni delle operaie sembrano leggermente inferiori alla media del genere: si attestano sui 2,5-3,0 mm circa.

Cronologia dalla fondazione (AUC)

21/09/2013 | AUC: +0 giorni
Regina improvettata subito al ritorno dalla manifestazione di Entomodena, non si mostra quasi per nulla irrequieta.

13/04/2014 | AUC: +204 giorni
La regina ha passato tutto l'inverno all'esterno senza alcuna alimentazione e in stato di torpore. Durante il periodo invernale il gastro si è in parte ridotto rispetto a quello enorme che mostrava a settembre, ma in ogni caso si percepisce tutt'ora che è più ampio al confronto di regine di specie congeneri ma a sciamatura estiva (nello specifico ho potuto confrontare con L. emarginatus e L. platythorax). Ho riportato ieri la provetta in casa passando da temperature attorno ai 16 °C all'esterno di giorno a quelle domestiche sui 22°C costanti e naturalmente questo è bastato alla regina per deporre un primo uovo.

17/04/2014 | AUC: +208 giorni
In soli quattro giorni il numero di uova ha superato la ventina: dalle osservazioni quotidiane ho notato una deposizione di 7 uova tre giorni fa, 3 uova fino a un giorno fa e altre 10 oggi (21 uova in totale).

21/04/2014 | AUC: +212 giorni
Sono passati altri soli cinque giorni e numero di uova è raddoppiato: quattro giorni fa ce n'erano 5 in più, tre giorni fa 7 in più, quindi presumo che ci siano brevi eventi di deposizione di 5-10 uova per volta intervallati da giorni in cui ne fa poche.

07/05/2014 | AUC: +228 giorni
Il tasso di deposizione è leggeremente calato e queste si sono più diluite nelle ultime due settimane, il mucchio ne conta circa 75 di uova.

11/05/2014 | AUC: +232 giorni
Osservo la schiusa delle prime larvette che si distinguono perché leggermente arcuate a C rispetto alle uova perfettamente tonde: la deposizione sembra continuare dato che conto 66 uova e 17 larve. Facendo i conti mi risulta un tempo di schiusa di circa 24-25 giorni (risultato ripetuto in almeno 3 rilevazioni) con temperature (domestiche) di 22 °C in media.

13/05/2014 | AUC: +234 giorni
Osservo (come in altre esperienze di fondazione precedenti, anche nello stesso genere) un possibile fenomeno di alimentazione delle prime larve a spese dell'elevato numero di uova deposte, infatti conto 23 larve in pochi giorni già relativamente cresciute e un brusco calo a 39 uova.

18/05/2014 | AUC: +239 giorni
Come di consueto alcune larve sembrano state privilegiate nella crescita e oggi conto i primi 5 bozzoli, oltre a 18 larve e 36 uova.

Immagine

20/05/2014 | AUC: +241 giorni
Altre larve si stanno imbozzalando negli ultimi due giorni: la conta segna 10 bozzoli, 15 larve e 30 uova (la deposizione sembra essere ferma da pochi giorni dopo la schiusa delle prime larve).

27/05/2014 | AUC: +248 giorni
Alla rilevazione di tre giorni fa risultava la ripartenza della deposizione, oggi conto 42 uova, 12 larve e 20 bozzoli. Non è la prima volta che osservo una regina tornare a deporre poco dopo l'inizio della metamorfosi delle prime larve. Riguardo ai periodi di sviluppo risulta che le prime larve privilegiate nell'alimentazione hanno terminato la fase di crescita in 11 giorni (temperatura media di 22 °C), mentre per quelle successive ho misurato tempi variabili fra 13 e 17 giorni con temperature sui 24-25 °C nelle ultime fasi. Nonostante questa specie a sciamatura tarda fondi a primavera senza il caldo torrido estivo la situazione dei periodo breve di sviluppo della prima generazione pare simile (ma un poco più rapida) a quanto ho visto per altre specie nel genere. Sembrerebbe tuttavia che conti di più l'alimentazione forzata al fine di uno sviluppo rapido nella prima generazione, piuttosto che la temperatura, a rendere così breve il periodo di crescita.

Immagine

06/06/2014 | AUC: +258 giorni
Dopo la ripartenza, la deposizione è tornata a ritmi simili a quelli iniziali nell'ultima settimana. Si sono accumulate 72 uova, 16 larve, 19 bozzoli e finalmente la regina ha liberato dai bozzoli 3 operaie piccole e di un leggero grigio, a causa della ancora non completa pigmentazione. Ci sono quindi voluti solo 50 giorni per avere le operaie di prima generazione: il periodo complessivo del ciclo uovo-adulto di prima generazione (che ha avuto luogo con temperature fra i 22 e i 26 °C), mi risulta il più veloce di cui ho finora avuto esperienza nel genere. Ho osservato le prime operaie per L. emarginatus a circa 75 giorni e per L. platythorax a 55 giorni, ma entrambi questi con temperature estive ben più elevate (fra i 34 e i 21 °C nel primo caso e fra i 33 e i 24 °C per il secondo) che ho già in precedenza notato influiscono di certo molto sul periodo dello stadio pupale.

12/06/2014 | AUC: +264 giorni
Complice il caldo (temperature attorno ai 30 °C), nel giro di sei giorni le operaie uscite dai bozzoli sono già numerose: conto 15 operaie, 11 bozzoli, 27 larve, 21 uova. Si può supporre che la deposizione si sia nuovamente fermata dato il calo che registro per le uova (il calo risultava iniziare almeno 3 giorni fa), inoltre data la consistente riduzione è ancora una volta molto probabile che gran parte delle uova deposte fossero trofiche allo scopo di alimentare le larve (il numero delle larve schiuse infatti non è aumentato altrettanto).

Immagine

18/06/2014 | AUC: +270 giorni
Il tasso di apertura dei bozzoli resta alto e a poco più di due mesi dal primo uovo la colonia conta un numero di effettivi tra i più ragguardevoli che abbia visto in una specie del genere Lasius. Va detto che le operaie sono, però, leggermente più piccole di altre che ho allevato (certamente con le generazioni successive cresceranno le dimensioni). Al calare dei bozzoli la regina ha ripreso a deporre: conto 24 operaie, 8 bozzoli, 32 larve e 23 uova.

26/07/2014 | AUC: +308 giorni
Il numero delle operaie sembra crescere più lentamente, l'estate fresca e piovosa delle ultime settimane ha fatto accumulare un buon numero di bozzoli pronto a schiudersi. Ciononostante, la regina è tornata con l'addome fisiogastrico (si osservi in foto) e sta ricominciando a deporre a ritmo sotenuto: conto 38 operaie, 23 bozzoli, 15 larve, 45 uova.

Immagine

27/08/2014 | AUC: +340 giorni
Nonostante gli ultimi mesi non eccessivamente caldi di questa estate, la colonia si presenta già ben numerosa per essere al primo anno e sicuramente crescerà ulteriormente prima della diapausa, risulta chiaro il vantaggio che ha questa specie nello sfruttare la stagione calda per rafforzarsi e raggiungere già a fine stagione una buona soglia critica. Al momento le operaie stanno diventando difficili da contare anche perché piuttosto guardinghe e attive nei movimenti, inoltre noto un impressionante numero di uova che fatico a stimare: stimo 52 operaie, 12 bozzoli, 51 larve e 65 uova.

13/09/2014 | AUC: +357 giorni
Trasferite oggi in una nuova provetta da cedere ad Entomodena. Durante il rovesciamento in arena sono riuscito a contare con una certa precisione, le operaie soprattutto che sono quelle più difficili da conteggiare dati i movimenti: ci sono circa 51 uova, 48 larve, 19 bozzoli e 68 operaie. Svuotando la vecchia provetta ho trovato anche il cadavere recente di quella che presumo sia una delle prime operaie, la quale, avrebbe vissuto circa 100 giorni (più di 3 mesi).
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda entoK » 31/08/2014, 10:27

Riassumo un po' di considerazioni che ho fatto nella cronologia della fondazione di questo esemplare. Visto che queste osservazioni sono limitate ad un solo esemplare, sarebbe interessante avere un confronto con esperienze passate o presenti su questa specie; avete notato cose simili?

Va premesso che a differenza delle più note specie nel genere Lasius a sciamatura estiva, questa è a sciamatura autunnale quindi di norma fonda la primavera successiva e può sfruttare tutta la bella stagione. Ho quindi provato a confrontare l'andamento demografico in fondazione con altri due esemplari di specie del gruppo niger, rispettivamente una L. emarginatus che fondò a inizio agosto di due anni fa e una L. platythorax che fondò a fine luglio dello scorso anno; di seguito metto una comparativa animata.
Immagine
Devo specificare che il caso dell'esemplare di L. platythorax è favorito dopo i primi 2-3 mesi dal fatto che ha saltato l'ibernazione ed è stato mantenuto a temperature domestiche (tengo le rilevazioni e posso accennare che sono rimaste per tutto il periodo mostrato intorno a 25 °C), altrimenti la crescita del numero di operaie si sarebbe bloccata come quella di L. emarginatus dimostra. Tuttavia, questo fatto rende più interessante il confronto con la crescita di L. paralienus che egualmente procede senza soste dovute alle temperature (a inizio del grafico attorno a 22 °C in media, poi alzatesi di altri 3-5 gradi nei successivi mesi estivi).

In tutti i 3 casi si può notare che il numero delle uova deposte è sempre più o meno il triplo delle larve che si sviluppano da esse con il ritardo di schiusa, per tale ragione soprattuto negli ultimi 2 casi (L. platythorax e L. paralienus) in cui il numero di uova nella prima deposizione è veramente elevato, ho ipotizzato che molte di queste uova siano trofiche al fine di agevolmente nutrire le prime larve e favorirne un rapido sviluppo.
Anche il numero delle pupe è di volta in volta più basso delle larve nel periodo precedente lo sviluppo, però, va detto che qua la situazione è più complessa da distinguere univocamente, a causa delle complicazioni date dai periodi variabili di sviluppo di più larve (le meno nutrite ritardano) che si accavallano e dall'uscita continua di bozzoli con un diverso (se varia la temperatura) periodo per la metamorfosi.
Considerazioni sulla crescita del numero delle operaie sono più semplici e interessanti: il numero di operaie aumenta sempre (si possono trascurare le morti i primi mesi, se non ci sono incidenti come in questi casi) quindi è un buon modo per farsi un'idea della potenziale rapidità di crescita della colonia. Gli andamenti sono analoghi ed evidenziano un tasso di crescita molto ripido per le prime operaie, un momento di stasi e il ritorno di crescita con un tasso un po' più contenuto; a volte ondate simili si ripetono, ma in genere si smorzano quando le operaie riescono ad accudire le larve con efficienza. Qui si nota la vera differenza tra i 3 casi che si può anticipare già guardando l'entità del primo picco di bozzoli: poco meno di 10 per L. emarginatus, poco più di 10 per L. platythorax e quasi 25 per L. paralienus. Infatti per quanto la curva delle operaie abbia andamento simile per L. platythorax e L. paralienus (che hanno avuto sviluppo a temperature più simili, invece che l'esclusa) si distingue nettamente in L. paralienus per essere più alta e anticipata. Anche il pianerottolo di stasi che coincide con la nuova generazione nutrita dalle prime operaie a prede invece che dalla regina, è molto più breve come se il grosso numero di prime operaie riducesse questa fase di transizione per L. paralienus.

Nel diario ho accennato a due fenomeni correlati a quanto appena detto:
Nonostante questa specie a sciamatura tarda fondi a primavera senza il caldo torrido estivo la situazione dei periodo breve di sviluppo della prima generazione pare simile (ma un poco più rapida) a quanto ho visto per altre specie nel genere. Sembrerebbe tuttavia che conti di più l'alimentazione forzata al fine di uno sviluppo rapido nella prima generazione, piuttosto che la temperatura, a rendere così breve il periodo di crescita.

Ci sono quindi voluti solo 50 giorni per avere le operaie di prima generazione: il periodo complessivo del ciclo uovo-adulto di prima generazione (che ha avuto luogo con temperature fra i 22 e i 26 °C), mi risulta il più veloce di cui ho finora avuto esperienza nel genere. Ho osservato le prime operaie per L. emarginatus a circa 75 giorni e per L. platythorax a 55 giorni, ma entrambi questi con temperature estive ben più elevate (fra i 34 e i 21 °C nel primo caso e fra i 33 e i 24 °C per il secondo) che ho già in precedenza notato influiscono di certo molto sul periodo dello stadio pupale.


Per quanto riguarda i tempi di sviluppo con temperature medie attorno ai 24 °C, posso stimare all'incirca:
  1. schiusa in 24-25 giorni,
  2. crescita in 11-17 giorni,
  3. metamorfosi in 18-20 giorni;
siamo quindi nella media del genere Lasius senza chiare distinzioni.
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda bengala » 04/09/2014, 13:23

Qua si innalza la parola 'Osservazione' ad un altro livello..
Niente da dire, tanto di cappello, molto dettagliato, stupefacente la grafica ed i quantitativo di dati raccolti; è chiaro che ci siano anni di studio ed analisi dettagliata dietro questa immane mole di lavoro, complimenti.
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda entoK » 13/09/2014, 15:38

Be' adesso.. :oops:
Ci sono utenti che sono veramente esperti di lunga data e hanno colonie di vari anni che presentano osservazioni molto più interessanti e purtroppo spesso perse qui nei meandri del forum. ;)

Non fraintendere, apprezzo il complimento sul dettagliato, ma per il resto non è nulla di così complesso.. :smile: Chiunque potrebbe tenere osservazioni dettagliate e fare grafici simili!
Ho cercato di suggerirlo più volte: se qualcuno ha costanza, voglia, una lente e una minima esperienza per distinguere i vari stadi, non ci si mette niente a fare un grafico del genere con un foglio elettronico.
Sarebbe cosa utile anche per le specie comuni, dato che a me manca la statistica su più esemplari che potrebbe permettere di fare considerazioni più veritiere e sicure, oltre al fatto che comunque avere più dati sui tempi di sviluppo in condizioni diverse è interessante per farsi una più chiara idea di come variano in funzione delle variabili di allevamento (specie, temperatura, alimentazione, ecc.).
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda PomAnt » 13/09/2014, 22:33

Eh no, devo dire che hai fatto prorpio un bel lavoro entoK, è stato interessantissimo leggere le tue esperienze ed osservazioni! grazie! :clap: :win:
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Blaise Pascal
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda luca321 » 16/09/2014, 11:52

Che bel resoconto dettagliato, grazie davvero entoK!
IMPORTANTE!



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Lasius flavus:
Diario e Foto della colonia
Lasius emarginatus:
Foto della colonia
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda entoK » 21/09/2014, 14:24

Colonia ceduta a lucamors ieri ad Entomodena.
In bocca al lupo! ;)
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Re: Fondazione di Lasius paralienus

Messaggioda Claudio Rubiz » 28/10/2014, 21:00

veramente un gran bel diario moltissime informazioni! insomma un ottimo tutorial! Complimenti :clap:
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