Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda GianniBert » 16/12/2011, 0:29

Procede il periodo di ibernazione.
La colonia ha smesso di accudire a una covata già alla fine di settembre, per poi passare alla quasi completa inattività a fine ottobre.
Ora sono in garage, al freddo, che svernano. Credo che non le riporterò in temperatura almeno fino a marzo, e per fortuna che fanno una sosta così, se no dovrei costruire un formicaio enorme per loro!
Mi aspetto una deposizione esplosiva per la prossima primavera...
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda GianniBert » 09/03/2012, 11:57

Oggi, 9 marzo, vi aggiorno sulle condizioni della colonia, che come l'anno scorso ha trascorso l'inverno in garage subendo tutte le temperature estreme di questo inverno anomalo, apparentemente senza un vero letargo, ma semplicemente rallentando l'attività.

Dopo una settimana che ho riportato il nido in casa a 16-20 gradi (andamento notte-giorno), oggi ho avvistato finalmente la regina nel groviglio di operaie di una delle stanze superiori del nido, e ha appena deposto i primi pacchetti di uova. Per ora sono circa 20, ma conoscendola temo il peggio...
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda GianniBert » 26/03/2012, 10:42

25 marzo 2012. Con la constatazione dello sviluppo delle prime larve dell'anno, un primo piano della regina e delle sue condizioni eccellenti.
Sta deponendo un uovo, aiutata da una delle ancelle.
In questo momento ci sono come minimo un centinaio di uova sparse nelle varie stanze. Non sembra ci sia piano o una necessità precisa per mantenere i pacchetti sempre ben inumiditi dalle operaie: vengono tenuti indifferentemente a varie profondità e in diverse condizioni di clima asciutto o umido.

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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda GianniBert » 06/04/2012, 14:45

Presenze aliene?
In questi giorni le stanze del nido si stanno riempiendo di larve il cui sviluppo è quanto meno anomalo, di dimensioni che non ricordo negli anni precedenti... ma forse la memoria inganna. Che siano le prime larve di sessuati che produce la colonia?
Significherebbe che la maturità (minima) di una colonia è di poco meno di 4 anni! Significherebbe anche un periodo di possibilità riproduttiva di questa specie molto ampio, dato che la regina dovrebbe poter vivere almeno 10 anni, forse 15...

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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda feyd » 06/04/2012, 14:55

complimenti gianni si prospettano i primi alati della colonia :clap:

ho osservato anche io in natura sotto alcuni formicai presenza di larve di dimensioni abbondanti e questo dovrebbe essere proprio indicazione di alati.
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda Luca.B » 06/04/2012, 20:44

Ci può stare benissimo... :unsure:

Ricordo che lo scorso anno, verso fine aprile, mentre ero a brescia ho scoperchiato diversi formicai trovando quasi esclusivamente bozzoli di alati (che non riconosciendoli subito feci adottare alla colonia schiavista e poi le mie Polyergus hanno ucciso). :unsure:

Quindi ci starebbe come periodo...effettivamente in natura ora iniziano a produrli.

Però non scordiamo che è una colonia anomala, poichè cresciuta in cattività ha avuto forse uno sviluppo superiore a quello che avrebbe avuto una colonia naturale, poichè ha sempre trovato grandi quantità di cibo.

Restano le domande che spesso io e te ci siamo posti:

1) In natura una colonia raggiungerebbe lo stesso numero di operaie nello stesso tempo?
2) In natura quanto troverebbe da mangiare?

Sappiamo che l'alimentazione influenza in modo significativo la produzione di alati...quindi la tua colonia potrebbe aver "deciso" di produrre già quest'anno alati proprio sulla funzione della consistenza del cibo che ha ricevuto. :unsure:

Magari, quindi, in natura una colonia inizierà a produrne dopo il doppio del tempo...perchè solo allora avrà raggiunto un numero di operaie pari a quelle che ha ora la tua colonia, con qualità e quantità di cibo simili. :unsure:

Chiaramente sono concetti teorici. Per rispondere a questa domanda bisognerebbe far fondare una regina e alla soglia del primo anno impiantarla in natura per poi tenere d'occhio gli anni successivi lo sviluppo della stessa (senza chiaramente influenzare la colonia dandogli cibo o altro).
Cosa non facile visto il rischio di trasloco...ma sicuramente sarebbe interessante. :unsure:

Quasi quasi ci provo con la Camponotus vagus...una delle regine la tengo io e la gemella la impianto in oasi. :smile:
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda feyd » 06/04/2012, 20:52

più che in oasi ti converrebbe impiantarla in un altra zona dove ci sono meno competitori, una regina impiantata in mezzo all'oasi credo duri ben poco mentre se la tieni per dire in un nido semiartificiale(fai in modo di poterlo aprire per controllare ogni tanto ma che sia molto di gusto alle vagus) e lo metti su un albero in giardino e forse cosi riesci a prendere dati più affidabili
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda Luca.B » 06/04/2012, 20:57

In Oasi è l'ambiente più idoneo, visto che è quello con maggior numero di colonie. E' pieno di ceppi ancora non colonizzati...e, chiaramente, va selezionato il posto.

Sto ancora studiando l'allevamento in semicattività...ma con questa specie è ostico, poichè qualunque blocco metti per la regina, devi contare che alcune major sono grandi quanto lei...e resterebbero anche loro bloccate. :unsure:

Ad ogni modo ci sto riflettendo... :winky:
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda feyd » 06/04/2012, 21:33

secondo me un bel blocco corteccia di sughero messo in un posto dove non c'è altro legno colonizabile sarebbe peretto
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda Luca.B » 06/04/2012, 23:00

Trovami un posto all'aperto dove non ci sia del legno colonizzabile! Le ho trovate persino dentro alberi vivi...e se Gianni ha ragione (come penso) potrebbero usare la stessa tattica anche per bucare legno vivo, se non trovano alternative. :unsure:
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda feyd » 06/04/2012, 23:08

beh un qualche punto lontano da alberi facilmente colonizabili quanto meno, magari un muro o qualcosa del genere, ovviamente come detto dandogli un posto migliore dove nidificare, il problema è che da osservazioni fatte le colonie si spostano di frequente quindi la vedo dura tenerle sotto'occhio abbastanza a lungo :unsure:
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda Luca.B » 06/04/2012, 23:14

Già...e sto ancora studiando i dissuasori di regina usati in apicultura...il problema è che non sono utilizzabili per specie così. :sad1:

Si possono usare con specie come Lasius sp., nelle quali iol dimorfismo operaia/regina è elevato...e le operaie non hanno caste.

Dovrò cervellarmi ancora parecchio... :yellow:
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda feyd » 06/04/2012, 23:18

moderatore guarda che la banno per spam ed off topic :lol: :lol: :lol:

si i dissuasori non funzionano per questo tipo di formiche, l'unica che mi viene in mente è mettere il dissuasore su tutta una zona del formicaio, certo vi rimangono bloccate le major, almeno alcune, ma se la zona è abbastanza grande non dovrebbe essere un problema visto che di major ne dovrebbero nascere anche all'esterno di questa zona, ma sicuramente potrebbero venirsi a creare altre difficoltà
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda GianniBert » 06/04/2012, 23:27

Luca.B ha scritto:Le ho trovate persino dentro alberi vivi...e se Gianni ha ragione (come penso) potrebbero usare la stessa tattica anche per bucare legno vivo, se non trovano alternative. :unsure:


Bucare legno morto o asciutto, o stagionato, è ben diverso che penetrare all'interno di un tronco vivo e sano. Infatti, anche se queste formiche riescono a penetrare anche in alberi ancora vivi, in realtà bucano solamente le linee di minor resistenza.
E' stato rilevato che i cunicoli di Camponotus praticati negli alberi ancora vivi seguono in verticale gli anelli difettosi o già morti, penetrando attraverso i settori marci o stagionati. Perché far fatica a perforare legno sano e irrorato di linfa, nonché molto duro (sarebbe anche fin troppo umido per loro), quando è possibile sfruttare i punti già indeboliti dal tempo e dalle malattie della pianta, oppure seguendo perforazioni di larve ben più attrezzate a questo scopo? (vedi larve di cerambicidi, e coleotteri fitofagi in generale)

In effetti anche qui si trovano ad aver a che fare con legno secco stagionato, e per indebolirlo sfruttano un tracollo naturale della superficie, come quella trasformata dalle feci. Che poi facciano lo stesso in diversi punti, imparando a sfruttare le minori resistenze del legno, è un punto a loro favore, ma credo dettato dal fatto che sentono il legno morbido "dopo” averlo "pisciato”, altrimenti penserebbero a minare anche in punti strategici e non casuali.
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Re: Formica cunicularia, cronaca di una colonia

Messaggioda GianniBert » 11/04/2012, 15:08

E' Ufficiale (e gentiluomo).
All'inizio del terzo anno di vita, la regina trovata a luglio 2009 ha generato la prima generazione di alati.

Le formiche sono circa 2000, e per ora i bozzoli certi di sessuati (quasi sicuramente regine) sono una ventina, ma molte altre larve sono in gestazione e ancora non è dato sapere quale sarà la loro uscita. Sono state deposte ancora almeno un centinaio di uova, cosa che porta le prime deposizioni primaverili almeno a 200-300 unità.

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4-11 cunicolaria A.JPG

4-11 cunicolaria B.JPG


Forse le condizioni vitali sono sfalsate dall'ottima condizione di crescita della colonia, ma io credo che anche in natura questo sia l'iter di una colonia matura di Formica cunicolaria, con al massimo un anno di scarto.
La velocità con cui la colonia è cresciuta nel secondo anno non è un caso e anche altri allevatori confermano che la prolificità della specie è sorprendente.

Consideriamo pure in libertà un gran numero di perdite per la caccia e i nemici, ma consideriamo anche l'ampia gamma di alimenti a cui F. cunicolaria sembra poter accedere.
Ricordiamo anche che la melata di afidi è un risorsa comune nei giardini e nei prati dove vive questa specie. Durante i traslochi e in altre occasioni la mia colonia ha avuto perdite anche sostanziali, e nel secondo anno non ho tenuto particolarmente al caldo il nido, e dato che casa mia è fresca anche d'estate, penso che le temperature possano essere state inferiori generalmente a quelle che un nido selvatico possa sfruttare in terreno aperto, quindi le condizioni potrebbero equipararsi.

Ho osservato spesso le colonie libere sul luogo del ritrovamento, e sono molto popolose e attive, soprattutto sui cespugli, dove non sembrano avere problemi territoriali con Lasius emarginatus, pure abbondante, e sappiamo quanto questa sia competitiva.
Mettendo insieme tutti questi dati possiamo considerare accettabile la maturità riproduttiva di F. cunicolaria in 3 anni effettivi.

Sarà ora interessante vedere in che percentuale verranno generati maschi e femmine, o se saranno solo individui di uno dei due sessi, inoltre voglio verificare se una colonia cresciuta in cattività ma con il periodo di accoppiamento in giugno, rispetta queste scadenze o anticipa.
La verifica successiva è a lungo termine per verificare se la cadenza riproduttiva si verificherà ogni primavera (così dovrebbe essere in realtà, finché la regina sta bene).
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