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Specie: Tetramorium caespitum (detta “formica delle zolle”, o “dei marciapiedi”)

Tassonomia: Sottofamiglia: Myrmicinae - Tribù: Crematogastrini - Genere: Tetramorium

Dove vive: diffusa e comune in tutta Italia; sono presenti 12 distinte specie di Tetramorium di cui citiamo:T. semilaeve (centro e sud), T. meridionalis (centro, sud, Sardegna), T. impurum (diffusa localmente),T. brevicome (Sardegna), T. biskrense (Lampedusa), T. Santschi (Eolie, Sicilia e Calabra), etc.

Taglia delle operaie: 3-4 mm

Taglia delle regine: 6 mm

Periodo di sciamatura: Giugno-Agosto

Stile di fondazione: indipendente pleometrotico
 (possono fondare in collaborazione fra più regine che saranno eliminate dalle operaie appena la popolazione si sarà stabilizzata). Si possono tenere le regine insieme per la fondazione accelerata ma (intorno alle 100-200 operaie) è meglio separarle se non si vuole vederle squartare o si vogliono avere più colonie indipendenti.

Ginia: monoginica

Nidi naturali: scavati nel suolo, sotto pietre, nelle fessure dei marciapiedi

Nidi artificiali: essendo molto piccole e abili a scavare vie di fuga, per un’osservazione accurata
 è necessario approntare nidi trasparenti in lastre di vetro o plexi opportunamente modellati, altrimenti humus o sabbia di qualsiasi tipo (dove però le formiche tenderanno a nascondersi). Io consiglio nidi in gesso con buon margine di spessore esterno; miscelare il gesso con altri materiali o diluirlo con poca acqua per renderlo più duro è la soluzione migliore. Nel caso di uso del gesso, è bene prevedere sistema di somministrazione dell'acqua esterno al nido: il gesso bagnato si ammorbidisce e diventa facilmente scavabile.

Temperatura ottimale di sviluppo: 25/28 °C

Umidità ottimale: si adattano alle condizioni più disparate

Alimentazione naturale: rifiuti da cucina, artropodi d’ogni genere e dimensione, melata prodotta da afidi e nettare, semi molto piccoli

Alimentazione artificiale: Sono onnivore, con una netta preferenza per cibi solidi; particolarmente fameliche di cibo animale, quindi insetti di tutti i tipi (penetrano all’interno di coleotteri che non riescono a forare i Camponotus), avanzi di qualsiasi tipo di carne, formaggio, frutta ecc. Riguardo ai cibi dolci, accettano miele diluito preferibilmente assorbito da altre sostanze come legno o cotone.

Periodo di ibernazione: da 0 a 3 mesi, non obbligatoria

Temperatura di ibernazione: 8-11 °C

Longevità delle regine: 15-20 anni

Longevità delle operaie: 3-5 anni

Difficoltà: forano gesso e gasbeton

Tetramorium caespitum è una specie molto adattabile e facile da allevare. Essa supera in aggressività e tenacia la maggior parte delle altre specie nostrane. 

Per avviare una colonia è sufficiente catturare una regina dealata durante il periodo della sciamatura – che si estende da Giugno ad Agosto, raggiungendo il suo picco a metà Giugno – e metterla in provetta o direttamente in un terrario. E' possibile anche consentire a due o più regine di fondare una colonia collettivamente. Le comunità di regine fondatrici coopereranno nella fondazione della colonia, ma, una volta che la colonia sarà abbastanza popolosa, fra le regine s’innescherà una competizione. Questa competizione sfocerà nell'uccisione di tutte le regine da parte delle operaie, eccezion fatta per la loro favorita, che si guadagnerà la funzione ovideponitrice stabile nella colonia. Rispetto alla normale fondazione da parte di una regina singola (aplometrosi), la fondazione da parte di più regine (pleometrosi) consente che la colonia si sviluppi più rapidamente e che raggiunga in minor tempo una grande popolazione, tuttavia comporta il rischio che, nella competizione, le operaie finiscano per eliminare tutte le regine. Un risultato più raro della competizione consiste, d'altra parte, in un fenomeno molto interessante, quale l'instaurazione di una oligoginia (la presenza di due o poche regine ovideponitrici in una colonia di una specie normalmente monoginica).

Tetramorium caespitum può scavare sia il gesso che l'ytong, quindi dovrebbero essere prese molte precauzioni riguardo ad eventuali fughe. Non è richiesta un’umidità precisa: queste formiche, infatti, possono benissimo adattarsi alla più larga varietà di climi ed ambienti. Potrebbero sopportare un ambiente arido come uno di tipo tropicale. Una fonte d’umidità, localizzata in un solo punto del nido, non deve comunque mancare. 

Il periodo di ibernazione non è strettamente necessario, e potrebbe benissimo essere evitato. Far ibernare la colonia per un mese o poco più potrebbe comunque accentuare la deposizione in seguito alla disibernazione. La temperatura di ibernazione deve mantenersi preferibilmente fra gli 8 e gli 11 °C. 

Non ci sono problemi riguardo all'alimentazione: Tetramorium caespitum accetta qualsiasi preda venga fornita, compresi artropodi dal corpo duro o di dimensioni relativamente grandi. Una dieta prevalentemente carnivora può essere integrata talvolta con una soluzione di acqua, miele e zucchero. In caso di scarsità di prede, queste potrebbero essere sostituite da miele diluito con latte a temperatura ambiente o tuorlo d'uovo. 

Lo sviluppo è molto rapido e le regine molto prolifiche. Una colonia di Tetramorium caespitum può divenire molto popolosa in poco tempo.



Una frotta di operaie di Tetramorium caespitum si affolla attorno a un pezzo di carne di pollo. Più tardi, non potendolo trasportare presso il nido, potrebbero circondarlo di una sorta di muretto di detriti e lo pattuglieranno per difenderlo da incursioni di colonie vicine.

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Ultimo aggiornamento (Venerdì 20 Ottobre 2017 11:19)