Taglia delle operaie: 1-2 mm

Taglia delle regine:
3 mm 

Ginia:
poliginica 

Nidi naturali: prevalentemente nel terreno, nidi non troppo profondi, colonizzano soprattutto gli strati superiori del suolo, più aridi.

Nidi artificiali: nido in gesso, nido verticale scavabile

Temperatura ottimale: 25°C

Umidità ottimale: fornire un gradiente con aree umide e aree più secche (30-80%): le formiche si sposteranno a seconda delle esigenze della covata.

Alimentazione naturale: melata prodotta da afidi, nettare floreale, collemboli

Alimentazione artificiale: dieta Bhatkar, insetti di piccole dimensioni (collemboli a parte, è sconsigliato offrire insetti vivi a questo genere di formiche), acqua e zucchero di canna, acqua e miele, latte e miele.

Periodo di ibernazione: in natura coincide col periodo invernale, in cattività non è necessario

Temperatura di ibernazione: 10 °C

 

Plagiolepis pygmaea, come il nome della specie suggerisce, è una delle più piccole formiche italiane.

Le sue colonie si trovano prevalentemente in aree aride caratterizzate da una bassa vegetazione. In tali luoghi è comune trovare una colonia di P. pygmaea rivoltando una pietra esposta al sole. I nidi sotterranei di questa specie non sono mai troppo profondi, arrivando al massimo a 50cm di profondità.

Specie altamente poliginica, le colonie contengono di norma da 5 a 35 regine e si riproducono per gemmazione. Plagiolepis pygmaea è anche capace di fondazione indipendente, quindi anche una sola regina è sufficiente per iniziare una colonia.

Oltre alla poliginia, questa specie è anche caratterizzata da una spiccata polidomia: quindi è possibile trovare diverse colonie a brevissima distanza le une dalle altre, quasi come se in realtà formassero una sola "super-colonia" con centinaia di regine.

La differenza di dimensioni fra regina e operaie non è sempre evidente: per distinguere con certezza la regina dalle operaie è necessario esaminare con una lente il torace delle formiche e verificare la presenza di cicatrici alari nonchè la classica "gibbosità" da regina.

Queste formiche, a causa delle loro ridottissime dimensioni, presentano qualche difficoltà nell'allevamento in formicaio artificiale. Ad esempio, il nido dovrà essere costruito tenendo conto della loro capacità di insinuarsi nelle più piccole fessure; e il cibo dovrà essere sempre somministrato su spugna o cotone, con molta attenzione visto che in una sola goccia d'acqua possono annegare numerose piccole formiche.


 

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 17 Aprile 2013 14:46)