Rosso di Sera... (DIARIO-STORIA di Lasius sp)

Rosso di Sera... (DIARIO-STORIA di Lasius sp)

Messaggioda mick » 18/03/2017, 17:52

Ciao a tutti!
Inizio questo diario, nella speranza che possa avere numerosi capitoli, coinvolto dallo spirito di condivisione ed appassionante osservazione che si respira in questo forum. Tengo a precisare, prima di iniziare, che il mio approccio al particolare "piccolo grande" mondo delle formiche è del tutto informale e guidato da una passione molto empirica e, forse, troppo poco scientifica. Tuttavia spero di continuare ad imparare dagli utenti più esperti e di ricevere consigli durante questo affascinante percorso! :)

28-6-2016

Rosso di sera. Il sole scendeva lento sull'orizzonte giocando coi colori tra le nubi stese sull'orizzonte. La campagna riminese tornava a respirare dopo la calura del pomeriggio ed i miei passi sulla ghiaia lasciavano timidi sbuffi polverosi. Guardandomi attorno mi ritrovo con una simpatica regina di Lasius sp., ancora alata, che cammina su di me, aggrappata al tessuto dei jeans.

Senza fretta, dopo averla osservata qualche secondo, la “improvetto”seguendo la procedura letta proprio qui sul sito. Torno a casa quando ormai le prime stelle brillano nel nero del cielo notturno. Ripongo la provetta in una scatola chiusa, giusto in tempo per osservare la reginetta che si deala davanti a me. Lascio il tutto su di uno scaffale tranquillo.
Inizia così una di quelle fasi di attesa forse tra le più emozionanti di questo peculiare tipo di allevamento...

7-7-2016

Passano una decina di giorni e la curiosità ha la meglio sulla pazienza. Apro la scatola timidamente ed osservo la provetta. La luce del giorno che penetra sulla pareti in plastica innervosisce la regina. Muove la testa e si sposta leggermente nella mia direzione. Il suo movimento rivela un bel mucchietto di uova bianche. Soddisfatto dalla deposizione, richiudo tutto e la lascio alle sue faccende mentre io torno alle mie.

20-8-2016

Passano le settimane e l'estate vola coi suoi caldi e la sua afa. La piccola regina se la passa bene, disturbata di tanto in tanto dalle mie osservazioni, per lo più serali, quando torno dal lavoro. Le prime operaie, ai miei occhi inesperti, tutte in gran salute e piene di energia, tengono pulita la provetta e sembrano avere un appetito insaziabile. Dopo i primi passi delle due operaie inizio a fornire piccole gocce di miele sul cotone della provetta e di tanto in tanto una zanzara. Tutto viene sistematicamente divorato con rapidità. La giovane regina partecipa volentieri ai banchetti. Complici le temperature esterne l'acqua nella provetta inizia a scarseggiare. Mi preparo “psicologicamente” al mio primo cambio di provetta.

10-9-2016

Cambio di provetta effettuato senza problemi. Seguo la procedura secondo “letteratura”. Preparo una nuova provetta, la collego alla vecchia fissandola con nastro adesivo, oscuro quella nuova e punto su quella vecchia una fastidiosa luce bianca a distanza ravvicinata (non troppo vicino ovviamente, intorno ai 15cm). Guardando la lampada brillare con intensità mi sento infastidito persino io da tutta quella luce; non immagino l'effetto sulle povere abitanti della provetta! La reazione è, infatti, quasi immediata. Dopo qualche secondo di panico e disorientamento, le prime esploratrici corrono nell' oscurità della nuova provetta. Nel giro di due minuti la nuova sistemazione è stata scelta, e le operaie (circa 20) , traslocano tutta la covata. La regina le segue subito dopo e in non più di 10 minuti l'operazione si conclude. Stacco la provetta e pongo sulla nuova un tappo di cotone con al centro una piccola cannuccia tagliata. Fisso infine la provetta “aperta” in una piccola arena di circa 10x10cm. . La nuova sistemazione in arena rende la pulizia, la manutenzione e la somministrazione del cibo infinitamente più pratica e meno traumatica per le formiche e per me!

30-10-2016

L'autunno è arrivato. L'attività di quella che ormai mi sento di chiamare “neo-colonia” rallenta vistosamente di giorno in giorno. Noto chiaramente che il rallentamento non sembra essere indotto solamente dalle temperature quanto piuttosto da altri fattori che mi sfuggono. Dopotutto la provetta e l'arena sono ancora in casa, a temperatura di circa 20 gradi, circa 6-7 gradi in meno rispetto alle medie di Luglio ed Agosto, ma ancora lontani dai “freddi” necessari per l'ibernazione. Ciò nonostante le giornate della neo-colonia trascorrono oziose, con le formiche quasi immobili. La covata conta solo qualche larva in lenta via di sviluppo (non più di 5 o 6) e anche la regina manifesta una chiara “apatia” agli stimoli esterni. Sono passate ormai diverse settimane dall'ultima deposizione. Le foraggiatrici escono di rado in arena e mai in più di 2-3. Sembrano gradire il miele e le sostanze zuccherine piuttosto che le proteine; anche questo segna un netto cambiamento rispetto alle abitudini dei mesi caldi, quando le proteine (immagino necessarie alla covata più che doppia rispetto ad ora) erano di gran lunga quelle più prese d'assalto. I numeri indicano oramai circa 50 operaie. Nella provetta si inizia a scorgere un certo affollamento per quanto l'attività sia ridotta ai minimi termini. Inutile dire come questo affollamento risulti piacevole ai miei occhi di allevatore! :-D
Detto ciò, l'ibernazione si fa sempre più vicina, ma prima intendo tentare un cambio di provetta in modo che la colonia possa utilizzarne una nuova, pulita e ricca di riserve d'acqua per il riposo invernale.

18-12-2016

Nonostante la colonia fosse apatica e “lenta” visto il calendario, anche questo trasloco è andato inaspettatamente bene. Solita tecnica e medesima reazione. Panico-esplorazione-trasloco. Questa volta la regina è stata più restia a muoversi e diverse operaie l'hanno letteralmente trascinata verso la nuova provetta in ombra. Tutta l'azione si è comunque svolta in meno di 15-20 minuti. Pur essendo perfettamente consapevole che questi traslochi “foto-indotti” siano un momento di stress, devo ammettere che sono anche uno dei momenti più intriganti, almeno fino ad ora, che abbia osservato. L'andare e venire delle operaie con le uova e larve tra le mandibole che si danno il cambio nel trasporto e il frenetico quanto organizzato movimento di tutta la colonia rappresentano forse proprio quei piaceri che contraddistinguono questa particolare passione. Un caos organizzato che è un piacere osservare.
Effettuato il cambio ho provveduto a pulire l'arena, porre una ulteriore provetta come riserva idrica, porre un piccolo tappo con qualche goccia di miele al suo interno e rinnovare l'antifuga. Il giorno seguente al trasloco ho posto la colonia vicino ad una finestra, dove per circa 4 giorni hanno sperimentato temperature intorno ai 16-18 gradi rispetto ai 20-21 precedenti. Successivamente ho posto tutto in una scatola chiusa e ho portato la colonia in garage, con temperatura misurata di circa 5 gradi.
L'ibernazione “ufficiale” inizia dunque intorno al 16-12-2016.

:zzz: :zzz: :zzz:


4-3-2017

Il tempo vola e quando si è fuori dall' Italia ho sempre l' impressione che voli ancor più veloce. Dopo una lunga assenza rientro a casa e noto subito come la stagione sia quasi più avanti rispetto ai suoi canoni abituali. Splende il sole e il termometro segna 16 gradi. I prati sono coperti di margherite e anche gli alberi sono in procinto di esplodere tra fiori e germogli verdi. In garage il termometro segna circa 12 gradi e si respira una luce che nulla a più a che fare coi grigiori invernali.
Riporto la mia “neo-colonia” in casa, vicino alla finestra, a circa 16-17 gradi. Apro la scatola e vedo ciò che un po' mi aspettavo: la colonia sembra star bene, con le operaie che si muovono lentamente, infastidite dalle vibrazioni; la regina sembra essere quasi più attiva di loro, e noto con piacere che è già presente una covata di notevoli proporzioni. Conto rapidamente circa 30-35 uova oltre che 53 operaie. L'ibernazione sembra essere trascorsa senza problemi e, sopratutto, senza perdite. Mi domando da quanto la regina sia attiva e quando abbia deposto. :?:

10-3-2017

Passano i giorni e porto la colonia a piena temperatura ambiente (20-21 gradi). Il risveglio mi appare lento ed estremamente graduale. La maggior parte del tempo di osservazione le operaie e la regina sembrano quasi immobili, mostrando una maggiore attività nelle ore serali. Le foraggiatrici escono in arena mostrando grande timidezza e mai in più di 2-3. Oltre a questo devo annotare una certa inappetenza rispetto alle aspettative. Somministro prima miele, poi un po' di tuorlo d'uovo, ed infine un piccolo ragno. Ottengo una risposta positiva solamente col ragno e comunque l'arrivo di cibo fresco non sembra produrre aumenti significativi dell'attività ne un reclutamento particolare nella sua raccolta. Tuttavia i gastri delle operaie mi appaiono in ottime condizioni e la quello della regina mi sembra ancor più gonfio. Non mi preoccupo dunque, ma mi domando quali siano i passaggi reali del risveglio di una colonia? Che i mesi di marzo e forse aprile possano essere una sorta di specchio contrario di quelli autunnali dove qui l'attività va lentamente aumentando mentre nei secondi va scemando? Mi sarei aspettato un grande appetito da parte di una colonia lasciata “a digiuno” per mesi e invece non sembra essere così, almeno per il momento. E, infine, quanto influisce la temperatura nel risveglio? 20-21 gradi sono sufficienti a garantire un pieno risveglio? Oppure, forse, riescono più che altro a portare la colonia in una fase di “semi-risveglio” in attesa dei mesi più caldi? Insomma, sono giorni di domande e dubbi, mentre osservo le mie pigre operaie che proprio non sembrano aver voglia di rimettersi a lavorare!

17-3-2017

Ultima settimana decisiva nel chiarire i dubbi annotati sull'ultimo appunto. Notando l'apatia o forse quello che definivo un “semi-risveglio” della colonia, ho deciso di spostarla dalla sua mensola ad una posta più vicina al centro della stanza ed in particolare più vicina alla tv. In questa zona ho misurato una temperatura di circa 23-24 gradi che toccavano i 25-26 dopo qualche ora di attività dello schermo della tv. L'aumento termico si è tradotto in un notevole aumento dell'attività delle formiche nel giro di appena qualche ora. In particolare ho potuto notare come l'attività di pulizia della provetta, ricerca cibo in arena, esplorazione ecc... toccasse il suo massimo quando il termometro superava i 24-25 gradi. Ho somministrato una mosca, qualche moscerino e anche un piccolo pezzo di tonno. Tutto è stato molto gradito e finalmente ho notato un chiaro reclutamento, con almeno 8-10 unità uscite a foraggiare. In arena, inoltre, è sempre presente una goccia di miele che viene spesso visitata da un paio di operaie. Scorte d'acqua ancora ottimali e anch'esse spesso visitate dalle formiche. Noto anche con piacere la quasi costante presenza di 1-2 esploratrici che a intervalli piuttosto regolari visitano l'arena. La regina ha deposto ancora e la precedente covata è ormai evoluta in larve in via di sviluppo. Per ora tutto sembra procedere bene, che la bella stagione abbia dunque inizio!

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La neo-colonia ad oggi 18-3-2017



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18-3-2017
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Re: Rosso di Sera... (DIARIO-STORIA di Lasius sp)

Messaggioda mick » 30/03/2017, 20:18

30-3-2017

Rapido aggiornamento: la colonia è ormai nel pieno dell'attività "estiva". La covata inizia ad assumere dimensioni veramente importanti, con almeno 15-20 pupe, una ventina di larve e un numero di uova che fatico a contare (con buona probabilità più di 35-40). Probabile boom demografico in arrivo e stando ai numeri attuali pare proprio che la popolazione vada al raddoppio nel corso del prossimo mese. Visto l'aumento della popolazione ho approntato un primo formicaio di accrescimento. Il "piano" è di attendere che il numero di operaie raddoppi, portandosi intorno alle 130-150 unità, e trasferirle nel nido artificiale (formicaio in gesso a sviluppo orizzontale 15x15cm). Allo stato attuale immagino che tutto possa accadere entro 35-45 giorni da oggi. Da annotare senza dubbio anche il ritrovato appetito della colonia che divora tutto ciò che offro in arena quasi giornalmente (zanzare-mosche-piccoli ragni-prosciutto cotto e tonno per quanto riguarda le proteine; miele diluito sopra piccoli pezzi di mela per quel che riguarda gli zuccheri e carboidrati). Tutto ciò che ha dimensioni idonee ad essere trasportato all' interno del formicaio viene rapidamente selezionato e dato in pasto alle larve direttamente. L'arena è sempre pattugliata da almeno 6-7 operaie.

form 2.jpg
Formicaio in gesso-orizzontale- 15x15cm- profondità camere/gallerie circa 0.8cm


cov.1.jpg
zoom sulla covata


prov 1.jpg
piccoli pezzi di prosciutto cotto vengono portati verso il fondo della provetta dove sono accumulate le larve


Se tutto procede come previsto il prossimo aggiornamento vedrà la colonia pronta ad occupare il suo primo formicaio. :happy:
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