Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda yurj » 12/06/2015, 15:46

Io riporto solo un'info ottenuta seguendo uno student meeting sugli insetti sociali.
Tale informazione era relativa alle api, ma essendo filogeneticamente vicine alle formiche immagino che il concetto possa essere traslato; comunque l'assunto della ricerca svolta è stato: è stata ritrovata una significativa variabilità fenotipica in individui della stessa specie provenienti da zone d'Italia diverse. Questa variabilità è stata associata ad una correlazione genotipo-ambiente che permette agli individui di una colonia di adattarsi meglio alle caratteristiche ambientali specifiche.

Probabilmente erano nozioni già note ed evidenti a voi esperti ma ho preferito comunicarle lo stesso!
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 25/09/2015, 16:07

Siamo ormai in autunno, ma la colonia ha ancora in cantiere una grossa quantità di piccole larve.
La domanda è: continueranno a svilupparsi, almeno finché le temperature esterne e la luce sono per loro accettabili, oppure è già iniziata la fase di "rallentamento”?
Anche se le larve sembrano tutte a stadi simili, è difficile rendersi conto se vi sia una effettiva crescita. Anche se ho provato a riscaldare la superficie del vetro, le nutrici non sono solerti come al solito a trasportare lì la covata, che resta generalmente abbandonata sui pavimenti.
Una cosa però posso verificarla: il bisogno di alimenti proteici è ancora elevato, e questo forse può essere un segnale che le larve si stanno ancora alimentando normalmente.
Può essere che il gran numero di larve assorba così tanto cibo animale che lo sviluppo ne è comunque rallentato, di fatto quando non ci sono larve affamate, anche le operaie all'esterno sembrano ignorare gli insetti che metto in arena.

Guardate cosa hanno fatto a questo esemplare di locusta (Anacridium aegyptium) di quasi 7 cm nel tempo di una sola notte!

Vagus 09-13.jpg


In questi giorni sto continuando a fornire miele concentrato e cibo animale in abbondanza, e tutto viene "spazzolato” con cura... Temo di dover preparare un nuovo nido doppio per questa colonia, prima della prossima primavera!!!
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda yurj » 25/09/2015, 17:11

Incredibile la loro voracità!!!
Alla prossima Entomodena allora vedremo la loro nuova casa. Farai anche un'arena più grande o lascerai quella che hanno ora?

Seppur in maniera ridotta nella mia piccola colonia di appena 70 operaie, anche io ho una 40ina (forse 50) di larvette tutte piccole che non sembrano più venir fatte crescere, ma restano abbassate in pacchetti nella camera occupata.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 14/10/2015, 17:16

Come già scritto da alcune settimane sto sovralimentando la colonia che mantengo in casa, dove la temperatura sta scendendo sui 18-20 gradi anche di giorno.
La grande quantità di larve molto piccole sembra aver smesso di crescere, sono invece i gastri di tutte le operaie che sono gonfi da scoppiare, e le esploratrici continuano a raccoglierne, sia sotto forma di proteine (quindi forse qualcosa alle larve continua ad arrivare) che sotto forma di miele diluito.

Ora, da un paio di giorni, il rallentamento della colonia è diventato evidente e le operaie esterne sono calate di numero, mentre le stanze sono zeppe di operaie grasse e immobili, ma soprattutto le ultime truppe attive hanno cominciato a trasportare nel nido detriti e ghiaia.
Le stanze di entrata sono quasi completamente barricate. Presto le operaie esterne verranno isolate e saranno sacrificate ai rigori dell'inverno.

Questa operazione si ripete ogni anno, ma quest'autunno sembra meglio organizzato e preciso.
Presto porterò la colonia nel garage al freddo.
Inutile far perdere energie alla famiglia mantenendo relativamente attivo il suo metabolismo...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda yurj » 14/10/2015, 17:57

Le mie hanno già smesso di alimentarsi un po'.. E' possibile che colonie di dimensioni maggiori portino avanti l'attività per più tempo? E sono nati degli alati per la primavera prossima nella tua colonia?
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 14/10/2015, 18:18

No, la colonia è troppo giovane secondo me, per generare alati. L'esperienza precedente era un caso fuori norma...
Ma è certo che più la colonia cresce, più elementi varieranno il comportamento.
La stessa colonia un anno fa era decisamente meno reattiva e aveva iniziato già da un pezzo la fase di rallentamento...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda yurj » 14/10/2015, 18:30

Ah ok perfetto. La mia colonia ha solo 70 operaie ed è già ferma da molto quindi tutto nella norma, ora in cantina a 18 gradi aspettando che la temperatura si abbassi ulteriormente perché purtroppo non ho occasione di metterla fuori in un luogo riparato.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 02/02/2016, 0:03

Da più di due mesi non aggiorno il diario ed è evidente che la colonia non ha novità, dato il periodo... ma io non sono stato con le mani in mano. Se tutto procede come dovrebbe, fra un mese comincerò i preparativi per il risveglio.
Nel frattempo, spinto dall'allarmante quantità di operaie e larve che ho contato in autunno, ho previsto un nuovo nido che possa ospitare una colonia in forte espansione!

Per casa mia l'unica soluzione è approntare un nido a doppia faccia, in questo caso due facciate 30 x 50.
Mi sono anche imbarcato in un piano folle: forse se avessi saputo l'impegno, avrei rinunciato... ho preparato una delle due facce in legno scavato con il Dremel, in modo da far assomigliare il più possibile le gallerie a quelle che le formiche scavano in natura.
Il disegno era ambizioso, ma quando ho visto quanto tempo ci voleva e come era duro il legno stagionato di pino... ho dovuto ridimensionare un po' lo scavo.
Ciò nonostante è riuscito un lavoro apprezzabile.
Giudicherete voi...
La seconda faccia è dedicata ad ospitare gran parte della popolazione, così ho sacrificato disegni futuristici alla vivibilità e alla funzionalità, utilizzando anche questa volta ripiani orizzontali con listelli e bastoncini usati da ghiacciolo... lo spazio abitabile è almeno il doppio del nido precedente!

Ho chiuso ermeticamente le due facce saldate assieme con il plexiglas, e collegato all'arena con un tubo frontale diretto.
Poi ho preparato il terreno al trasloco, ben sapendo che queste formiche usano spesso dependance alternative come solarium.
Così ho collegato direttamente i due nidi con un tubo da 30 cm, ho messo un tappetino a contatto del nuovo nido e devo riferire che in capo ad alcuni giorni vi si sono trasferite circa 200 operaie.
Conto che presto si trasferisca anche il resto della popolazione, richiamata non solo dal calore, ma anche dalle esche di miele e acqua depositate nell'arena, che ovviamente ha accesso solo passando dal nido nuovo!

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Doppio nido legno.jpg
Le due facciate del nido:


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Nido legno particolare.jpg
Zoom delle gallerie scavate. Il colore marrone serve da contrasto e per dare un aspetto più naturale al legno molto chiaro...


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Nido legno particolare 1.jpg
Lo spazio è limitato rispetto al lato B molto più arioso, ma mi aspetto che le formiche ci si ambientino bene.
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda feyd » 02/02/2016, 0:39

bellissimo gianni, ed ho paura di sapere quanto tempo ci sia voluto a scavare cosi bene con il dremel, io già mi sono arreso con il gesso e con il gasbeton ad usare il dremel se non per la rifinitura ma il legno...


direi che faranno un figurone :-D
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 02/02/2016, 8:56

In realtà il problema è stato solo nell'identificare con che punta si doveva lavorare!
Un mio amico mi ha prestato delle punte e consigliato di "tagliare” con una che sembrava adatta a tutt'altro... e alla fine si è dimostrata quella più adatta a scavare! Tutte quelle che avevo preso credendo fossero adatte si sono dimostrate inefficienti, ma alla fine è davvero un lavoro lungo e di pazienza, soprattutto per le difficoltà di incidere il legno in profondità e in modo regolare.
Invece le punte si sono dimostrate ottime per rifinire il gasbeton. Ho dovuto preparare un nuovo nido anche per Messor, e in due ore ho scavato le basi con il solito trapano, ma le punte dremel si sono rivelate più comode per i collegamenti e il lavoro di precisione.
E parliamo di un blocco 60x25 doppia facciata come lo scavo io...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda Guglielmo » 02/02/2016, 9:38

Bellissimo! Complimenti! Lo porterai a Entomodena?
Posso chiederti più informazioni sulla punta che hai usato. Vorrei incidere con il dremel un mezzo tronchetto di ciliegio per le Crematogaster scutellaris
grazie
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 02/02/2016, 9:53

Purtroppo non ho tenuto la confezione, ma ne conteneva 3 (e servono, perché quella che vedete si è praticamente consumata e alla fine non tagliava quasi più!), e la punta è questa:

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Punta dremel.jpg


Usandola con la giusta angolazione incide bene e con buona gestione. Poi servono punte per levigare un po', perché sui bordi qualche scheggia rimane...
Attenzione, perché per Crematogaster, i cunicoli di collegamento delle stanze non devono essere troppo grandi, e questa puntata ha un diametro di 2 mm, ma quando incidi puoi sforare facilmente...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda yurj » 02/02/2016, 11:52

Anche io sto tentando la follia di scavare un tronchetto per le C. vagus, però ho solo una sgorbia e quindi mi tocca usare quella, fortunatamente sono poche (circa 70 operaie e 50 larvette) e un tronchetto di 18x24 cm con 6 stanze mi basta; se dovessi farne uno così grande ci sarebbe da impazzire!!
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 23/02/2016, 10:43

La colonia è stata trasferita integralmente, salvo le necessarie perdite delle formiche che non ne volevano sapere di spostarsi.
Le bastarde hanno già cominciato ad "accomodare” il nido come vogliono loro; in poche parole, stanno già scavando e producendo segatura, ma le protezioni mi fanno stare tranquillo.

Stavo per fare un danno irreparabile dopo aver aperto il nido vecchio: la regina non si era trasferita (impossibile verificare, dato l'elevato numero di formiche) e dopo aver raccolto circa 200 operaie stavo considerando di lavare il tutto con un getto a pressione. Nello spostare il nido, sotto c'era la regina!
Presa subito e messa nell'arena di trasferimento, è stata accudita e trascinata attraverso collegamenti nel nuovo nido in circa 15 minuti.

Le formiche sono molto affamate, attive, ma ho intenzione di rallentarle ancora un po', adesso che sono tranquillo per lo spostamento. Se le facessi deporre e sviluppare così presto rischio di avere una popolazione da falciare entro i primi mesi dell'estate...
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Re: Colonia di Camponotus vagus by Giannibert

Messaggioda GianniBert » 10/04/2016, 19:28

Nell'ultimo mese la crescita della covata è stata addirittura SPAVENTOSA.
Ci sono centinaia e centinaia di larve, bozzoli e anche nuove deposizioni di uova. Ho stanze su stanze traboccanti di covata a tutti gli stadi... davvero, temo per quel che saranno i prossimi mesi.
Se questo è il ritmo con cui crescerà la colonia non potrò assolutamente contenerla, anche perché il numero di esploratrici esterne è proporzionale alla vita interna del nido, e al momento non ci sono meno di 200 operaie enormi che scorrazzano in arena.

Quando ho dovuto fare dei lavori sul nido e ho separato momentaneamente l'arena, al momento di ricollegarla, quando ho tolto il tappo di cotone che bloccava il nido, sono uscite in modo inarrestabile delle formiche gigantesche e mordaci, che nemmeno pensavo ci fossero! Davvero impressionante!

Questa colonia è nella fase di vita successiva rispetto a quella precedente, quindi la regina continua a deporre e sto entrando in una fase che non avevo sperimentato prima, visto che la regina era deceduta... sebbene il nido sia ancora abbastanza ampio per contenerle, l'arena non basta, ma non posso permettermi molte divagazioni, se no non posso più spostarla...
Be', vedrete fra pochi giorni a Entomodena, le condizioni in cui siamo...

Una cosa è certa... gli allevamenti di animali da cibo che ho ora non bastano a reggere il passo (ricordate che ho anche Messor e F. sanguinea con le loro esigenze)!
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