Re: Camponotus vagus - diario di una colonia
Inviato: 06/06/2011, 23:28
GianniBert ha scritto:io cerco sempre di variare con insetti "selvatici” la solita dieta forzata di camole e grilli, per quanto possano essere nutrienti; ho visto che gradiscono moltissimo i mosconi della carne (quelli grossi e grigi, striati), ma anche le farfalle (uso le cavolaie) e altre tipi di mosche e ragni.
A causa dei Nematodi, ho perso la mia amatissima Poecilotheria ornata, un ragno indiano per cui avevo un'adorazione speciale e che ha vissuto con me per 7 brevissimi anni. I Nematodi le hanno causato una morte orribile dopo una lunga agonia durata mesi.
D'estate, la alimentavo con grilli e cavallette catturati in prati incolti: una di quelle cavallette venendo mangiata le ha attaccato i Nematodi.
Temendo per la salute dei miei altri ragni ho quindi iniziato a mettere in "quarantena" gli insetti che catturavo; se dopo 4-5 giorni erano ancora vivi e zampettanti, allora li offrivo. E' stato incredibile scoprire QUANTI insetti sono gonfi di parassiti che non vediamo. Se si catturano 10 cavallette in un prato e le si mettono in quarantena, almeno 1 di loro morirà facendo uscire Nematodi entomopatogeni (alquanto mobili e ben visibili).
Se si allevano artropodi annuali (es. Araneidi oppure Mantidi) può non essere necessaria tutta questa attenzione: un insetto la cui infestazione si aggrava nella tarda estate riuscirà molto probabilmente a riprodursi comunque prima di morire a causa dell'infestazione.
Ma allevando migali che possono vivere anche 30 anni, io non posso assolutamente rischiare un'infestazione da Nematodi. Perderei ragni di oltre 10 anni che potrebbero viverne anche altri 20...
A causa di questo sono diventata molto diffidente nell'offrire insetti catturati in natura agli artropodi che allevo. Specialmente se mi ci affeziono. Come minimo prima di offrirli li tengo in "quarantena", ovvero li osservo per qualche giorno (alimentandoli) cercando segni di infestazione.
Alle mie Camponotus vagus non ho mai offerto nemmeno un solo grillo o cavalletta catturati in natura: solo cibo vivo allevato da me, ben osservato, in ambiente controllato.