Ibernazione e selezione naturale...

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Luca.B » 21/02/2012, 11:03

In questi giorni in molti stanno risvegliando alcune colonie. Spesso, in tale fase, si assiste ad una moria di operaie e/o ci si accorge che molte operaie sono morte durante la fase di ibernazione.

Visto quanto uscito fuori nel seguente post: :arrow: Risveglio Messor barbarus problematico, vi chiedo una collaborazione al fine di valutare e meglio studiare il fenomeno. :smile:

In particolare, senza dilungarsi su descrizioni, a chi va di partecipare chiedo di pubblicare i seguenti dati:

0) Specie
1) Dimensione della colonia prima dell'ibernazione;
2) Numero di operaie morte durante l'ibernazione;
3) Numero di operaie morte nella prima settimana dopo il risveglio;
4) Durata dell'ibernazione;
5) Luogo in cui la colonia è stata posta in ibernazione (compresa la temperatura media a cui è stata tenuta);
6) Passaggi adottati per risvegliare la colonia;
7) Temperatura a cui è mantenuta la colonia dopo il risveglio;
8) Luogo in cui vive la colonia (formicaio, provetta...indicando anche che tipo di formicaio si usa);


Non interessano i dati riguardanti le singole regine in fondazione...ma solo dati riguardanti coloniette (quindi dalle 2-3 operaie in su) e colonie mature (in questo caso si fa una stima delle morti e delle popolazioni).

Grazie a tutti in anticipo per la collaborazione.... :yellow:
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Luca.B » 21/02/2012, 11:08

Inizio io:

0) Camponotus fallax

1) Regina + 25 operaie;
2) 22 operaie morte durante l'ibernazione;
3) 0 morte nella settimana successiva al risveglio;
4) 4 mesi ;
5) Cantina con temperatura non inferiore mai ai 6°C;
6) Aumento progressivo di temperatura di circa 4-5°C ogni 3-4 giorni;
7) 23°C;
8) Nido di accrescimento in gesso variante 2 ;


----------------------------------------------------------------------------------------------------

1) Pheidole pallidula

1) Regina + 80 operaie;
2) 77 operaie morte durante l'ibernazione;
3) 0 morte nella settimana successiva al risveglio;
4) 4 mesi ;
5) Cantina con temperatura non inferiore mai ai 6°C;
6) Aumento progressivo di temperatura di circa 4-5°C ogni 3-4 giorni;
7) 23°C;
8) Nido di accrescimento in gesso variante 2 ;


---------------------------------------------------------------------------------------------------

2) Camponotus truncatus

1) Regina + 28 operaie;
2) 25 operaie morte durante l'ibernazione + la regina (quest'ultima meno di 10 giorni fa);
3) 0 morte nella settimana successiva al risveglio;
4) 4 mesi ;
5) Cantina con temperatura non inferiore mai ai 6°C;
6) Aumento progressivo di temperatura di circa 4-5°C ogni 3-4 giorni;
7) 23°C;
8) Nido di accrescimento in sughero;
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Dorylus » 21/02/2012, 11:51

0 : Formica fusca
1 : regina + 34 operaie
2 : 0 morte durante l'ibernazione
3 : 4 morte nella prima settimana
4 : 4 mesi
5 : veranda riparata temperatura mai sotto ai 4 gradi
6 : rialzograduale della temperatura in una settimana
7 : 22 gradi
8 : nido di accrescimento in gesso variante 1
In allevamento : Camponotus ligniperda, C. cruentatus, C. nylanderi, Formica cunicularia, F. fusca,F. lemani, Polyergus rufescens, Lasius platythorax, Lasius paralienus, Tetramorium caespitum, Temnothorax alienus, T. exilis, T. recedens, Pheidole pallidula
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda feyd » 22/02/2012, 1:05

Ancora niente cadaveri ma ibernazione blanda in tutte le colonie.

Ragazzi credo ci sia un errore di fondo nell'ibernazione come ma intendiamo, da quanto o notato le formiche in ibernazione non vanno a cercare l'acqua e muoiono disidratate quindi oltre al dover lasciare l'umidita del nido abbastanza alta ed una fonte d'acqua interna al nido secondo me le temperatura non va fatta scendere troppo, per svariati motivi:
In natura le colonie(salvo eccezioni tipo formiche montane) non sono mai a t fissa anzi, sotto terra la t è sempre abbastanza alta mentre le colonie arboricole sono soggette a variazioni di t anche molto elevate, esposizioni al sole e notti gelidi.
In natura le formiche si spostano dove vogliono trovando le condizioni migliori.
Con la pioggia è l'acqua che va da loro e non il contrario.

Quindi secondo me le colonie non vanno tenute a temperature troppo basse per periodi superiori ad x giorni, dipendenti dalle formiche in questione, per evitare che si disidratino, quindi si deve lasciare loro modo di attivarsi per ridistribuire l'acqua e cibo nella colonia e poi riabbassare la t, ovviamente evitando variazioni brusche che sono pericolose.

Io personalmente ho tenuto le colonie in camera con una t che oscillava attorno ad i 15 gradi, si sono tutte bloccate e barricate nei nidi ma al momento non ho avuto perdite, nonostante abbia dovuto inserire del cotone bagnato all'ingresso secondario dei nidi per fornire alle formiche acqua interna al nido in quanto fuori non uscivano.
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Luca.B » 22/02/2012, 1:20

Interessante....ci voglio ragionare...potrebbero esserci aspetti, effettivamente, di un certa importanza. :unsure:
Formiche in allevamento:
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda SIMWAR » 22/02/2012, 8:23

quindi una temperatura accettabile puo' essere di 15 gradi , piu' o meno , per una specie di ibernazione o pausa per le formiche escluse quelle montane no ?
LE MIE COLONIE
Camponotus ligniperda20 op nido di legno di Quercia in arena
M.barbarus 300 op nido di gasbeton in arena
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda feyd » 22/02/2012, 17:11

Credo che con una temperatura accettabile sia quella che puo oscillare liberamente, fra gli 0 ed i 20 a seconda della t esterna, ma è solo un idea ne dovremmo discutere bene a voce.
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Soul33 » 22/02/2012, 21:01

Anche io ho fatto come feyd, ho lasciato che la temperatura oscillasse naturalmente e ho umidificato il nido, e per ora nessun decesso
La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché.
Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché!

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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda PomAnt » 22/02/2012, 22:56

confermo il problema di idratazione posto da Feyd, se il nido si secca non escono a cercare acqua. Tuttavia sembrano resistere più a lungo. 1-2 mesi contro 1-2 settimane.

Le temperature riportate per l'ibernazione poi da noi sono più basse, probabilmente per un'adattamento locale, come in Sicilia saranno probabilmente più alte.

Interessante la teoria della t variabile... :unsure:


Venendo a Luca, semplicemente ( a parte per una disidratazione di massa) io non ho mai notato perdite "anomale" durante o dopo l'ibernazione nelle mie colonie... ma non ho mai avuto Messor, che sembrano le più sensibili alla cosa.
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda feyd » 22/02/2012, 23:09

Le messor non credo sopportino t troppo basse, del resto scavano mooolto in profondita e li la temperatura è alta, altrimenti non sarebbero neanche attive per sfruttare i semi accumulati.
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Luca.B » 23/02/2012, 0:00

Non ne sarei così convinto feyd. :unsure:

Sto da anni tenendo sotto controllo una colonia enorme di Messor structor che vive nelle fondamenta di una scuola. Praticamente vive tra delle crepe del cemento e qui questo inverno siamo scesi tranquillamente a -10°C. :unsure:

Io ho posto, per motivi purtroppo tecnici, una colonia di Messor structor a non meno di 6-7°C per poco più di un mese e mi sa che è ormai spacciata (stanno morendo le operaie una dopo l'altra anche dopo il risveglio). E' anche vero che la moria era già iniziata prima dell'ibernazione...e, anzi, era stata quella una delle motivazioni che mi aveva fatto pensare fosse meglio a mandarla in letargo (allora erano a 17°C ed avevano smesso di riprodursi smettendo anche di girare per l'arena e mangiare...per lasciarsi morire lentamente una dopo l'altra).

Le Messor saranno pure consigliate ai principianti...ma io, personalmente, riscontro tantissime difficoltà in questo allevamento (sopratutto con le Messor structor)...tanto che non mi sognerei mai di consigliarle a chi ha fretta di vedere crescere la propria colonia e non ha esperienza. :smile:
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda ParroccheTTo » 26/02/2012, 12:55

0) Camponotus herculeanus
1) 12 operaie
2) 1 operaia (completamente scomparsa)
3) 2 operaie (le più piccole, suppongo siano state le più anziane; morte praticamente lo stesso giorno)
4) 6 mesi (dal 25 di agosto al 20 di febbraio)
5) La colonia, in provetta aperta in arena, è stata posta in frigorifero con le seguenti temperature decrescenti:
15°C --> 13°C --> 10°C --> 7°C. A gennaio la colonia è stata spostata all'esterno, dove per un periodo le temperature sono scese anche sotto lo zero, ma mai nel locale non riscaldato dove erano situate (temperatura minima raggiunta: 2°C)
6) Risveglio graduale a temperature sempre più elevate
7) La colonia è a 20°C
8) Provetta di 18cm di lunghezza e 2cm di diametro (un provettone in vetro) con al suo interno un tappeto ricavato da un foglio di sughero;
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda Emarginatus » 27/02/2012, 23:44

Lasius emarginatus.
8 operaie prima dell'ibrnaz, nessuna morta nè prima nè dopo
ibernazione 3 mesi e mezzo abbondanti, in garage. Temperatura esterna tra 15 e -14, in garage direi media di 4 gradi. Messa in garage "di botto" e risvegliata "di botto" e messa a T ambiente 19 C.
Colonia in provetta, a cui io aggiungo acqua ogni tanto perchè il serbatoio è finito ma sono troppo poche per traslocare.
Le ho nutrite prima di ibernarle(miele) e da allora basta: ancora alcune operaie hanno il gastro gonfio.
Emarginatus
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Re: Ibernazione e selezione naturale...

Messaggioda GianniBert » 09/03/2012, 11:52

1) Dimensione della colonia prima dell'ibernazione;
2) Numero di operaie morte durante l'ibernazione;
3) Numero di operaie morte nella prima settimana dopo il risveglio;
4) Durata dell'ibernazione;
5) Luogo in cui la colonia è stata posta in ibernazione (compresa la temperatura media a cui è stata tenuta);
6) Passaggi adottati per risvegliare la colonia;
7) Temperatura a cui è mantenuta la colonia dopo il risveglio;
8) Luogo in cui vive la colonia (formicaio, provetta...indicando anche che tipo di formicaio si usa)

Al risveglio di quasi tutte le mie colonie la situazione approssimativa è questa:

Colonia Formica cunicolaria, nido gasbeton, circa 2000 operaie, apparentemente nessun cadavere; 4 mesi ibernazione in garage, le formiche non si sono mai realmente immobilizzate. Portate a 15-18 gradi, poi 20 circa, in 7 giorni si sono già avute le prime deposizioni.

Camponotus vagus, nido di legno, in garage 4 mesi, circa 1000-1500 operaie, durante l'inverno e al primo risveglio circa 50-100 decessi, mentre nella settimana successiva al massimo una decina.
Per ora sono a 15-17 gradi per una partenza più lenta.
Le formiche non mangiano per ora volentieri, ma sembrano estremamente assetate, e visitano in continuazione le provette con l'acqua.

Messor capitatus in gasbeton, circa 8000 operaie, letargo in garage; durante l'inverno circa 200 cadaveri, circa 100 nella settimana successiva, con trasloco traumatico che ha causato molte più vittime del letargo, circa 200. Ora sono al caldo, passaggio da 5 a 18 gradi in 2 giorni, poi riscaldamento forzato per accelerare il trasloco.

Camponotus lateralis in nido di legno, con popolazione di circa 120 operaie e un certo numero (25-40?) di sessuati; letargo in garage 4 mesi, risveglio graduale e ora a 18-20 gradi; 3 cadaveri portati fuori dopo il risveglio.

Le altre colonie non hanno riscontrato perdite particolarmente significative, dato il basso numero di operaie in quelle iniziali, mentre quelle non ibernate hanno avuto un iter normale di vita/decessi proporzionati alla specie e al numero.
Spoiler: mostra
Messor barbarus - Camponotus nylanderi - Camponotus claripes - Camponotus cruentatus - ... Kalotermes flavicollis
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