Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda Tanarus » 25/10/2011, 23:08

feyd ha scritto:ed allora non saprei, ci sono file di formiche che partono dall'arnia e vanno altrove?
tutte le arnie sono cosi o solo una?


Di solito in tutti gli apiari (postazioni di arnie) ci sono quasi tutte le arnie piene di formiche larve e uova, soprattutto se sul coprifavo si lascia qualche attrezzo tipo cartone o barattolini rovesciati sotto cui si concentrano.
Colonie in allevamento:
4 regine di Apis mellifera carnica
5 regine di Apis mellifera carnica x ligustica
con circa 150.000 operaie.....
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda feyd » 25/10/2011, 23:15

allora probabilmente li usano come incubatrici in quanto sono al sole e tengono bene la temperatura ;)
controlla se tutti i formicai sono in realtà lo stesso inserendo operaie prese da uno nell'altro e vedere se sono aggressive o no, in caso negativo allora la regina sarà da tutt'altra pare e quelle sono solo parti del nido, altrimenti ogni arnia è un nido a se
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda mayx » 03/04/2012, 16:16

Io credo che considerando il rapporto numerico tra api e Crematogaster sia una sorta di "scelta obbligata" per le prime. Come dice Ruben stesso poi il legame Crematogaster-miele è solidissimo! :)
se consideriamo anche i casi in natura, è una situazione (quella di reciproca interferenza) che di certo potrà riproporsi, quindi immagino che il termine "simbiosi" non sia fuori luogo se poi effettivamente entrambe le specie ne traggono un vantaggio (che, come dice Luca potrebbe essere la "difesa" per le api).
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Camponotus cruentatus
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda AntonioZangara » 17/04/2012, 9:34

Belle immagini dell'alveare didattico che ha permesso di far entrare le formiche perchè troppo debole.
Il numero di api rispetto il numero di spazio da occupare era abbastanza basso e per non incorrere ad infestazioni da tarma della cera, di cui larve scavano gallerie all'intenro dei favi, le api hanno concesso questo "pass" alla colonia di formiche.
Un consiglio che posso dare all'apicoltore o apicoltrice e' quello di rinforzare l'alveare con favi di famiglie forti conteneti sia api che covata. in questo modo, il popolo di api aumenta e le formiche verra' concesso al massimo il vassoio del fondo.
Al mondo e' impossibilie lasciare un alveare al suo triste destino perchè la varroa svuota praticamente gli alveari,li riempie di virosi e queste api poi infettano le api nel raggio di 5 km e raggio dopo raggio non rimane piu' nulla.
le quantità di acido formico prodotto dalle formiche non sono sufficenti a combattere il problema.
Si puo' solo provare a lasciar fare le famiglie che hanno un tasso d'infestazione ultrabasso e selezionare poi tali regine ma ci vogliono secoli prima di stabilizzare tutto.

adesso l'unico metodo che mi permette di non perdere neanche un alveare è quello usato nel mondo bio.
-blocco della covata della regina indotto ingabbiando la regina in un favo per 20-21 gg
-dopo questi giorni la covata è tutta fuori , brucio l'unico favo che contiente varroe e si puo fare un trattamento con acidi organici con l'efficacia del 90%

uso l'acido ossalico che è gia presente nel miele e non lascia nessun residuo, essendo organico.
poi uso piu che altro l'intelligenza. A fine stagione divido tutte le famiglie in due e con esse anche il numero delle varroe si dimezza mentre quello delle famiglie raddoppia. Lascio loro rifarsi le regine se sono famiglie che hanno una buona genetica, altrimenti innesto celle reali provenienti dalle famiglie piu forti.
Per abbattere il numero di varroe uso le formiche offrendole in pasto a loro, vive.
Spolvero dello zucchero a velo su tutte le api, le varroe perdono la presa perchìe i microgranuli si attaccano ai loro peli delle zampine, le varroe cadono sul vassoio e le formiche sono li che l aspettano, anche se per evitare rinfestazioni i vassoi li sgrullo sul prato.Poi ci pensano le formiche.
Ho fatto anche un video al microscopio di questa pratica. si possono vedere le varroe in difficoltà che non riescono a liberarsi dallo zucchero a velo.


http://www.youtube.com/watch?v=funSTZOydok
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda GianniBert » 17/04/2012, 10:20

Davvero interessantissimo!
Anche a Entomodena c'era un amico allevatore che stava spiegando le difficoltà della lotta alla varroa e tutte le tattiche che si stanno sperimentando per salvare le api da questo flagello.
E' veramente laborioso però... con la mia ragazza (molto appassionata) stavamo pensando, nella nostra futura casa di campagna, di allevare api, ma questa minaccia sgomenta davvero... e per uno che vorrebbe iniziare sembra impossibile senza esperienza, poter sperimentare l'apicoltura senza rischiare disastri con le proprie api.
Una bella responsabilità verso di loro.
Se non sei all'altezza di queste manovre rischi di condannarle a morte in breve tempo!
Spoiler: mostra
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda Kimi » 17/04/2012, 10:44

Beh, a proposito di varroa c'è un sistema che tramite il blocco di covata e il telaino Campero permette la distruzione del 90% dell'acaro.
Il blocco di covata prevede il bloccaggio tramite una rete apposita della regina su un telaino.. la si tiene li chiusa per 3/4 settimane in modo che tutte le api negli altri telaini siano nate e quindi tutta la covata (dove la varroa va a riprodursi) sia in un solo telaino. passato il periodo si libera la regina e si distrugge il telaino e così anche la varroa in esso.
Il telaino Campero non è nient'altro che un telaino diviso in tre parti dove le api costruiscono liberamente. Essendo libere di costruire e non vincolate dai fogli cerei prestampati, le api costruiranno celle da fuco le quali sono le più bersagliate dalla varroa. Ogni settimana si libera uno spazio e man mano si toglie un settore costruito opercolato che viene distrutto.
poi alla fine si va un trattamento con l'acido ossalicidico per eliminare il restante 10%..

ci sono dei bellissimi video su youtube al riguardo ;)
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda AntonioZangara » 17/04/2012, 13:27

il mondo degli insetti è fantastico. Ho circa 3-4 ettari sparsi e non ho mai usato pesticidi e neppure concimi , tengo tutto in modo selvatico ma produttivo. Ho un uliveto che trascuro leggermente e ci sono talmente tanti predatori (mantidi,aracnidi ecc ecc) che non ho mai fatto un trattamento in vita mia.
Per non andare troppo fuori tema, volevo esternare un'altra forma di convivenza... formiche-ulivi.Dovete sapere che gli ulivi all'interno possono avere delle carie neh loro ci fanno il nido e li ripuliscono dal marciume, dalla melata delle cocciniglie e anche le larve della cocciniglia stessa. A pensare che i miei vicini di terreno si scapicollano tutti i giorni con trattori per tenere il terreno senza un filo d erba tutta terra deserta e viti o ulivi ecc ecc perchè devono fare da formica,da mantide,da coccinella da lombrico ,biscia ecc ecc...
Più osservo la natura e più capisco che sono superfluo e penso che voi mirmecologi possiate capirmi.

Spero di imparare qualcosa sulle formiche anche io, cosi da capire che favore mi stanno facendo.
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda dada » 14/03/2013, 11:27

Infatti in giro se ne parla di questa cosa, ovvero introdurre colonie mature di Crematogaster scutellaris alla base degli ulivi.
L'idea è stimolante e forse anche un po' poetica, e di sicuro effetto (=funziona), ma la realtà è che "giocare" con le introduzioni di insetti può essere pericoloso quanto "giocare" con pesticidi trattori e compagnia bella ;)
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda quercia » 15/03/2013, 0:33

non so da voi, ma dalle mie parti gli alberi di ulivo sono "territorio" delle C.scutellaris,
mi sembra inutile pensare di introdurre colonie sotto un albero, dato che da ,me, qualunque albero, giovane od anziano, ne è già infestato.
da noi non si è mai usato fare trattamentinti chimici sugli alberi di ulivo, forse per questo il problema non si pone

ps

forse da dopodomani inizio il mio percorso da apicultore comprando le mie prim 10 colonie :smile:
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda Bremen » 15/03/2013, 0:42

Scusate l'off topic ma....AUGURI! Facci sapere come andrà l'avventura.

Ps. Odio le api...fobia...ma adoro il miele eheheh
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda PomAnt » 15/03/2013, 21:25

come tutt e le cose anche i rattamenti chimici possono essere utili, il nostro problema è che pensiamo solo a quello e non alle altre possibilità!
un po come nella medicina noi pensavamo solo allla chimica ed alle operazioni, mentre chiamavamo le medicine cinesi "alternative"... mentre invece sono complementari!
ovviamente un tumore maligno va operato, ma molto spesso il mal di schiena si risolve molto prima con il giusto massaggio (che rimette a posto il nervetto ) che con bustine e bustine di antinfiammatori.

quando impareremo che abbiamo ancora un.. MONDO da imparare!... :wacko:
"L'ultimo passo della ragione, è il riconoscere che ci sono un'infinità di cose che la sorpassano."
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Re: Felice convivenza tra Crematogaster scutellaris e api.

Messaggioda quercia » 16/03/2013, 0:11

non abbiamo nulla di fondamentale da imparare, l'uomo porta con se la saggezza di migliaia di anni, piuttosto dovremmo dimenticare alcune delle cose più recenti che sono diventati dogmi in pochi decenni,
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