Allevamento in semi-cattività

Osservazioni sul comportamento delle formiche.

Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 08/08/2011, 13:47

Ragazzi, devo confessarvi di non riuscire più a trovare tempo ed energie per allevare in modo dignitoso le mie colonie. Da un mese noto con inbarazzo che molte delle mie colonie rifiutano il cibo che l'anno scorso prendevano volentieri, ovviamente la prole non si sviluppa. :frown: Non riuscendo a controllarle e "vezzeggiarle" come l'anno scorso non riesco a cogliere il problema o a sperimentare "cambi di rotta".
Sarebbe bello capire cosa le disturba.

Ad ogni modo, aggiungendo a questo l'arrivo a breve in casa di due gemelli e il bisogno di liberare lo studio dai miei allevamenti "precedenti" e secondari( :lol: ) pensavo di sperimentare l'allevamento in semi-cattività in giardino.

L'idea consisterebbe nel portare i nidi all'esterno ed inserirli in una grossolana casetta di legno ben areata e che isoli dal sole. Le colonie candidate sono: Camponotus vagus (regina trovata a 10km, ora ha 300operaie), Lasius emarginatus (regina a km zero, ora ha 2000 operaie). Il foro d'uscita sarà più piccolo della regina. All'arrivo dell'inverno, prima delle gelate, le "ritirerò in taverna. Per ogni colonia cercherò un'angolo tranquillo e distante il più possibile da altre grosse colonie.

La scelta, seppur sofferta, presenta aspetti affascinanti come la possibilità di studiare le "provviste" che la colonia saprà procacciarsi e la possibilità di vederle "manovrare" alla ricerca di cibo.

Gli aspetti più preoccupanti dell'esperimento comunque sono:
- Alta probabilità di agressione da parte di altre colonie già residenti in giardino.
- In estate rischio essicazione nido.
- In inverno rischio gelate

Sarei felice di sentire i vostri pareri e osservazioni a riguardo.:happy:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda corvus » 08/08/2011, 14:16

A me sembra positivo su molti fronti.

- Non avrai tempo da dedicare loro quindi patirebbero probabilmente più in casa
- Avrai la possibilità di studiare un nuovo tipo di allevamento e farcene partecipi :wow: .
- Le tue formiche saranno meno accudite ma più libere di confrontarsi con i problemi reali

Per diminuire il rischio di attacchi da parte di colonie già esistenti potresti aumentare la disponibilità di cibo con lasciti mirati nelle vicinanze dei nidi preesistenti.

Ciò non toglie che, se il sito non sarà studiato bene potrebbero andare incontro a temperature troppo elevate d'estate e gelate d'inverno (forse sistemandole in una buca nel terreno adeguatamente coibentata??)
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda corvus » 08/08/2011, 14:21

PomAnt ha scritto:Il foro d'uscita sarà più piccolo della regina.


Potresti pensare anche alla possibilità di poter allargare il foro di uscita in futuro consentendo alla regina di uscire. Magari fra qualche tempo la regina potrebbe avere la necessità di trasferirsi ed allora il percorso da cattività a natura sarebbe completo.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 08/08/2011, 14:38

Non male l'idea della buca per smussare colpi di calore o gelate...
Le regine sono superautoctone e non creerebbero praticamente inquinamento genetico, però preferisco comunque lasciare che sia la natura a selezionare le specie e non liberare una colonia cresciuta in cattività.

Il problema però si presenterebbe comunque se la colonia cominciasse a produrre maschi...
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda ParroccheTTo » 08/08/2011, 14:47

Un'ottima idea, ma come farai a non fare uscire la regina di Camponotus vagus? Potrebbero nascere delle major anche un po' più grandi di lei!
E anche le scorte di cibo, per entrambe le specie: come faranno a portare nel nido una mosca, se c'è una "grata" che glielo impedisce?

Secondo me potresti lasciare i nidi aperti, tanto una colonia con 2000 e più individui riesce benissimo a difendersi da eventuali attacchi. (che specie hai in giardino?)

L'unico problema potrebbe essere un trasferimento, anche se con qualche accortezza potrebbe essere evitato (magari non mettendo pietre, tronchi ecc in vicinanza del formicaio.

:-D
.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda feyd » 08/08/2011, 15:40

idea molto bella secondo me.
per ovviare al problema provviste io metterei la grata anti regina solo su una parte di nido in modo da lasciare lo spazio per accumulare provviste fuori dagli appartamenti reali.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Emarginatus » 08/08/2011, 22:16

Non potresti mettere la regina in una "gabbietta" da cui lei non possa uscire, ma attraverso cui le operaie possono accudirla, e leccarla? Un po' come si fa per le api, mi pare. Al posto che rimpicciolire l'ingresso del formicario, metti lei in una stanza da cui non possa uscire, ma lei e basta.
Unica cosa: non ho idea di come si potrebbe realizzare...
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 09/08/2011, 9:27

la regina in gabbietta sarebbe l'ideale effettivamente, anche se un po' laboriosa.
Le major per quanto grandi non dovrebbero superare mai la regina comunque.
Per il cibo più grande effettivamente potrebbe esserci qualche problema.
Le colonie sanno sempre difendersi bene... dalle colonie meno numerose.
In giardino ho Tetramorium, Lasius, Tapinoma... qualche serviformica e Crematogaster scutellaris di passaggio. Il pericolo resta il numero, per fortuna però le colonie non sembrano superare le 2000 operaie, forse nemmeno i 1000... ma sono abituato alle sorprese su queste cose.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 10/08/2011, 14:39

in giardino ho un ulivo ed un nespolo giapponese, piante sempreverdi. Pensavo di costruire una casetta in legno per coprire il contenitore-colonia (per l'estetica) e collocarle sugli alberi. Sembrano essere sgombri da altre formiche (stranamente) e sarebbero di facile osservazione.

Come possibilità secondaria ci sarebbe un mugo (pianta che cresce praticamente rasoterra).

La terza scelta cadrebbe sull'interramento del contenitore-colonia, avrebbe il grande vantaggio di essere realistico ed evitare le gelate (forse) invernali, d'altro canto ha gravi handicap quali scarsa e macchinosa visibilità, aumento possibilità parassiti.
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 19/08/2011, 13:43

Immagine

ecco il risultato! la casetta è scoperchiabile.

Osservazioni interessantissime! :love2:
Le operaie il primo giorno hanno esplorato la casetta, il secondo l'asse, il terzo hanno creato una strada chimica che sale e scende dal ramo abbastanza frequentata (2-3 operaie), alcune singole operaie hanno fatto "capatine" ai piedi dell'albero o su altri rami.
Le operaie "girano" molto molto di più nelle ore più calde o nel tardo pomeriggio. Affascinante seguire il loro rapporto con un'ambiente semi-naturale! :love1:
Tra poco dovrò occludere parzialmente il foro per evitare future fughe della colonia (regina).
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Luca.B » 19/08/2011, 13:52

Stupendo!!!! :wow: :wow: :wow:

E' interessantissimo...ed è parte dell'idea che avevo per l'aula didattica in oasi (ma ancora in fase di studio).

Volevo infatti farla lungo il nostro percorso didattico, ponendo formicai artificiali all'aperto e consentendo la vita in semicattività. :wow:

Mi ero un pò demoralizzato per la questione della fuga della colonia e per il rischio di attacco.

Se la colonia è ben avviata, il rischio di attacco non credo sia troppo alto (sto studiando le abbondanze di popolazioni in natura e ho già visto che le varie specie convinono abbastanza pacificamente nello stesso ambiente...stando attenti a non mettere vivine specie antagoniste dovrebbe essere fattibile).

Per la fuga, avevo pensato di iisolare parte del formicaio (o una sola stanza) con dei dissuasori di regina...cioè una rete a maglie piccole che permetta alle operaie minor di passare per prendere le uova e alimentare la regina. Il rischio è che restino intrappolate pupe e larve...sarebbe da fare qualche prova. :unsure:

Ad ogno modo tienimi aggiornato su come procede...sono per me dati importantissimi... :wow:
Formiche in allevamento:
C.herculeanus-C.ligniperda-C.lateralis-C.vagus-C.fallax-Myrmica sabuleti-Dolicoderus quadripunctatus-M.scabrinodis-Messor capitatus-M.wasmanni-M.minor-Temnothorax unifasciatus-Crematogaster scutellaris-Polyergus rufescens-Lasius emarginatus-L. flavus-Lasius niger-Lasius umbratus-Lasius fuliginosus-Pheidole pallidula-Solenopsis fugax
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 19/08/2011, 13:58

mi fa piacere ti piaccia! :wow:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda PomAnt » 19/08/2011, 14:30

allora ti riporto altri dati, prima di mettere le C.vagus ho "tastato il terreno" con le ormai stimatissime serviformica:

- Scopo: verificare presenza di colonie agressive nella zona.

- Esperimento: ho rovesciato semplicemente l'arena con 300 operaie (della colonia da 3000 e più) ai piedi dell'albero e ho lasciato alcuni oggetti con l'odore della colonia presenti nell'arena. (aiuto come punto di raduno/riferimento).

- Risultato: con grandissima sorpresa le ecclettiche serviformica hanno subito scavato un nido in 24-48h. Trovata una piccola colonia di L.niger la hanno eliminata scavando un nido anche li, incredibilmente molto agressive e organizzate si aiutavano anche tra loro.
Nel giro di qualche giorno però da varie colonie(?) attorno sono arrivate le "truppe" di niger che le hanno fronteggiate senza però affondare e spazzarle via. Ne ho aprofittato per eliminarle a malincuore.
Forse sono varie depandance dello stesso nido? E pensare che sembra sempre ce ne siano poche invece mi sono ritrovato con almeno 1000 operaie sul piede di guerra!

Con la "protezione" delle serviformiche a terra, dopo una ventina di giorni (ed un'altra iniezione di serviformica) ho proceduto all'installazione del nido di C.vagus contando sul fatto che le serviformiche siano abbastanza numerose e determinate per tenere lontane eventuali "colonne" di L.niger dall'albero, che nel caso contrario la loro distruzione dia comunque un pre-allarme al sottoscritto per portare in salvo le C.v., e che non abbiano nessun interesse ad attaccare in massa le C.v.

-Conclusione, credo che un pre-test con serviformiche sia utilissimo!
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda Luca.B » 19/08/2011, 14:44

Interessante anche questa questione del test...sebbene non ti nascondo qualche perplessità. :unsure:

I fattori in gioco sono, infatti, molti...forse anche troppi perchè un singolo test come questo pssa effettivamente dare dati significativi.

Dalle mie osservazioni in campo ho spesso notato su un albero anche 5-6 specie diverse.

Addirittura in un formicaio di Formica cunicularia ho trovato oltre alla Solenopsis fugax (comune da noi in questi nidi) anche le Tetramorium sp....e tutte e 3
le specie vivevano nel cumulo di terra del formicaio di Formica cunicularia.

In un altro posto ho trovato a distanza di poche decine di cm ingressi di formicai di:

- Formica cunicularia schiavizzata da Polyergus rufescens;
- Messor structor;
- Tetramorium sp.;
- Lasius niger;
- Lasius emarginatus;

e tutte sembravano ignorarsi palesemente.

Il tuo test potrebbe quindi risultare sfalsato dal fatto che hai portato una specie "aliena" che fino ad allora era abituata a vivere isolata (in c attività) e potrebbe aver lei avuto una reazione di aggressione eccessiva.

La mia idea sarebbe invece inserire nel quadro ecologico del posto la specie tenuta in semicattività...magari usando un periodo di ambientazione. Lo scopo sarebbe quello di cercare il più possibile di creare una convivenza con le specie del posto...convivenza basata proprio sulla "non curanza" tra le colonie che sto vedendo spesso avvenire. :unsure:
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Re: Allevamento in semi-cattività

Messaggioda manuel » 19/08/2011, 14:45

ciao ragazzi, sono nuovo, e mi piace molto l'idea della semicattività :yellow: complimenti :clap:
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Spoiler: mostra
In Allevamento
Camponotus piceus : (regina)+ 17 operaie
Messor structor :(3 regine )+ 500 operaie
Tapinoma.sp :( 6 regine )+ 1000 operaie
Tetramorium.sp : (regina) + 100 operaie
Lasius emarginatus: ( 2 regine )
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