il Monte delle Formiche (BO)

Riferimenti alle formiche nella cultura (miti, leggende, racconti, proverbi...)

il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda dada » 10/03/2011, 21:23

Mi è arrivata questa segnalazione da parte di un caro amico:

Il Santuario del Monte delle Formiche

Il santuario (ecclesiasticamente denominato Santa Maria di Zena) sorge in località Zena, a Pianoro (BO) su uno sperone roccioso (638 mt di altezza).
Attorniato da una bella macchia boschiva dove nei giorni della festa si svolge l'antichissima Processione del Bosco, il luogo è ovunque conosciuto come Monte delle Formiche per un curioso fenomeno naturale che si verifica una volta all'anno da tempo immemorabile: il raggrupparsi su questa vetta da parte delle formiche alate Myrmica scabrinodis che nel mese di settembre sciamano per compiere il loro volo nuziale.

Il popolo, che da sempre riveste coi colori della leggenda fatti naturali, soprattutto se imperfettamente conosciuti, ha sempre sempre creduto che queste formiche con la loro morte rendessero omaggio alla Beata Vergine, e ha associato il culmine di questo fenomeno all'8 settembre, giorno della festa della Madonna (anche se in realtà il giorno esatto può variare in base soprattutto alle condizioni climatiche).

Nel Santuario è presente un antico distico latino riprodotto sotto la Santa Immagine: Centatim volitant formicae ad Virginis aram quo que illam voliant vistmae tatque cadunt (Ansiose volano le formiche all'altare della Vergine, pur sapendo che ai suoi piedi moriranno).

In realtà, il fenomeno migratorio di queste formiche alate non ha niente di miracoloso, però è comunque suggestivo osservare il suo ripetersi anno dopo anno.
La prima documentazione al riguardo risale al 1400: in questo periodo il nome della Chiesa viene cambiato da "Santa Maria Barbarese" in "Santa Maria Formicarum", testimoniando l'antichissima tradizione dell'arrivo delle formiche sopra il tempio.

fonti:
http://www.montedelleformiche.it/santuario.htm
http://www.itineraribologna.it/storiaecultura/monteformiche.htm
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Luca.B » 10/03/2011, 21:47

Stupendo articolo...e mooolto interesante come argomento. :shocked:

A sapere in quali giorni avviene ci si potrebbe fare un salto...visto che siamo vicini noi. :yellow:
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Ripepi » 15/03/2011, 23:26

tra le altre cose... mi interesso molto di antropologia e dei culti antichi delle varie culture. Queste feste popolari hanno una origine che risale ad alcune tradizioni di migliaia di anni fa legate allo sciamanesimo.
Per gli sciamani ogni essere vivente, pianta o animale, aveva un preciso significato, una coscienza e un messaggio da portare all'uomo nel momento in cui questi si presentano in certe situazioni.

Fa sempre sorridere vedere come la cristianizzazione e la persecuzione delle eresie (tra cui quella sciamanica) ha portato alla modificazione di un culto antico. Erano tradizioni così ben radicate che non le si poteva eliminare ma solo piegare al volere di un nuovo culto. Ecco perchè tutte le feste cristiane cadono nelle antiche ricorrenze sciamaniche ed ecco come la venerazione della formica legata alla Madre Terra diventa un omaggio alla Madonna.

Detto questo, fa piacere vedere che alcune ricorrenze sopravvivono anche se la gente non ne sa l'origine. Così come i serpenti di Cucullo e le rane di Conselice o le oche di Luneo, anche le formiche di Zena fanno parte dei culti sciamanici, diffusi in tutto il mondo e tutti pressochè con la stessa linea di pensiero rispettosa del pianeta e di ogni essere vivente.

La formica porta con sè numerosi significati, veniva associata alle forze dell'Est e all'elemento Terra, simboleggia la pazienza, la perseveranza, l'organizzazione e la comunicazione. Rappresenta il ritmo ciclico della vita e la fertilità che esso porta.
Il messaggio che la formica porta all'uomo è che in ogni struttura sociale ogni individuo contribuisce al bene di tutti. Ogni desiderio personale volto al bene è il desiderio di ogni individuo della comunità, e questo porta al guardare avanti e al futuro.
La sua comparsa, in un sogno o in una circostanza particolare della vita, suggerisce di fermarsi a pensare e a pianificare prima di agire, impartisce costanza, responsabilità e tolleranza.

Spero di aver raccontato qualcosa di nuovo e di piacevole. 8-)
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Luca.B » 16/03/2011, 1:13

Aggiungerei che tanto i culti degli indiani d'america, quanto quelli druidici (più di casa nostra), si basavano molto su questa visione di animali come portatori di insegnamenti e messaggeri.

Il significato attribuito ad ogni animale nasceva poi da profonde osservazioni sul modo di vivere, il comportamento e l'habitat dei differenti animali. Quindi, in un certo senso, i capi spirituali di questi popoli (sciamani e druidi) sono stati i primi "etologi" della storia.
Molte delle tradizioni popolari dei nostri paesi hanno origini druidiche.

Così la formica era, appunto, associata al lavoro collettivo e alla meticolosità...il gufo (ed i rapaci notturni in genere) erano associati alla capacità di vedere oltre le apparenze al cuore delle cose (nell'ombra, appunto) e addirittura la leggenda vuole che una civetta fosse presente sempre sulla spalla di Athena, come consigliera... essendo costei dea della conoscenza e giustizia.
Il lupo era associato alla figura di un maestro, poichè nelle società dei lupi (e dei canidi in generale) si assiste a queste particolari cure parentali...come è anche associato al bisogno, per ogni individuo, dell'isolamento (il lupo solitario) ma anche del gruppo (il branco)...ecc...

A mio avviso sempre molto affascinante il connubio tra spiritualità e scienza...oggigiorno difficile, ma decisamente affascinante. :happy:
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Ripepi » 16/03/2011, 2:00

già appunto...
ho avuto modo e fortuna di conoscere sciamani di molte etnie ed è stato curioso vedere come tutti la pensavano alla stessa maniera, salvo piccole varianti.
Ho conosciuto un druido del nord europa che mi parlò di alcune leggende sugli insetti, davvero affascinanti e che ancora oggi sopravvivono nella cultura popolare.
In alcuni viaggi, anche una sciamana siberiana, uno nepalese e un baba indiano mi confermarono l'uniformità di pensiero.
Teorie affascinanti, gente che vive in posti sperduti e fuori dal mondo, dai boschi, alle steppe, alle cime dei monti, che mi parlano di concetti che oggi possono essere spiegati dalla fisica quantistica... Noi umani moderni stiamo solo scoprendo l'acqua calda.
Se non sbaglio anche la dea romana del grano Cerere era associata alle formiche...
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Luca.B » 16/03/2011, 2:53

Non so nello specifico...ho studiato ed approfondito sopratutto il ruolo degli animali nelle vare culture/religioni legato ad un fattore "etologico" ed "ecologico".

La similarità tra visioni e caratteri attribuiti ai diversi animali da parte di popoli spesso molto distanti tra loro, nasce proprio dall'osservazione del comportamento, che è più o meno similare anche se l'animale considerato vive in continenti diversi.

Nelle formiche i caratteri associati alla perseveranza, alla coesione, all'appartenenza al gruppo, alla meticolosità e al lavoro di squadra nascono proprio da ciò che gli antichi vedevano osservandole...le stesse osservazioni che poi spesso facciamo noi.
Dal mio punto di vista erano studiosi proprio come i nostri scienziati e come lo siamo noi appassionati...e molte loro osservazioni sono oggi riprese dai moderni etologi ed ecologi. :happy:
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Sergio » 18/03/2011, 0:56

Pensate che i primi mirmecologi tedeschi si stupivano dell'immagine di laboriosità associata alle formiche perpetrata dagli antichi, pensando che non avesse alcuna base nella realtà, semplicemente perchè in germania non ci sono le messor... :win:

Teorie affascinanti, gente che vive in posti sperduti e fuori dal mondo, dai boschi, alle steppe, alle cime dei monti, che mi parlano di concetti che oggi possono essere spiegati dalla fisica quantistica... Noi umani moderni stiamo solo scoprendo l'acqua calda.


Che spreco, così tanti soldi buttati per il large hadron collider, in tempi di crisi per giunta, quando la saggezza degli scamani boscimani che fumano sterco di vacca dalle vesciche essiccate di bue ti spiega il meccanismo di higgs gratis, e già da millenni per giunta! :sad1: waste of money
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda dada » 18/03/2011, 1:05

Sergio ha scritto:la saggezza degli scamani boscimani che fumano sterco di vacca dalle vesciche essiccate di bue

mi sento di contraddirti Sergio, forse ignori che gli sciamani fumano cose sopraffine, utilizzando strumenti di mirabile fattura :mrblu:
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Luca.B » 18/03/2011, 1:42

Dada!!!! :yellow:
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Messaggioda Ripepi » 18/03/2011, 23:11

i soliti luoghi comuni su una cultura antichissima e radicata ma che pochi conoscono e che snobbano credendo di sapere di cosa si tratti. :win: lo studio serio dell'antropologia è una curiosità per poche persone dalla mente aperta e rispettosa di ogni diversità di pensiero. La gente ancora pensa che lo sciamano sia quello con le piume in testa e che si fuma erbe allucinogene, che si sballa e ci si fa un sacco di risate :uhm: senza sapere che magari erano persone di riferiemento nella società di un tempo e che sono stati, come ancora oggi, trucidati nella maniere più terribili. Bisogna pensare a questo quando si fanno battute su un persone morte perchè credevano in un mondo migliore, è come scherzare sull'olocausto.

I soldi se usati per viaggiare non sono mai buttati. Io da questo punto di vista sono una cicala, altro che formica, tutto quello che guadagno lo spendo in questo, però accidenti se ne hai di cose da raccontare, emozioni uniche e posti che ti fanno sentire una nullità e ti mandano in crisi totale perchè capisci che il mondo che vivi è pattume estetico. Le tundre siberiane, le alture himalaiane e le foreste tropicali. La vita è fatta di persone che incontri e che ti toccano il cuore, non di libri, internet e routine quotidiana di cui un giorno non resterà memoria.

Gli sciamani sono persone di grande cultura perchè sono osservatori, ricchi di esperienza di vita perchè sanno ascoltare, saggi di profondità d'animo perchè non hanno pregiudizi, sono queste le persone che sanno insegnarti la vita e toccarti nel profondo cambiandoti per sempre e facendoti capire quante cose inutili fà l'uomo moderno.
Questo è il loro insegnamento che tutti dovremmo apprendere, non importa la religione, la nazionalità, il titolo di studio o che altro. Lo sciamano insegna a vedere il mondo nel modo più rispettoso e meditativo, questo è quello che ho imparato.

E' triste pensare come tutto questo esisteva anche nei nostri territori ed è stato brutalmente cancellato, con la forza, l'odio, il potere e l'ignoranza che ancora oggi dominano e a cui la gente ci ha fatto l'abitudine reputando questo come normalità. Finchè non si vive qualcosa di diverso e migliore non si potrà mai capire quello che si vive oggi.

Scusate la piccola parentesi antropologica :smart: un pò di conoscenza non fa mai male quando si brancola nel buio.

Tralaltro la leggenda della cicala e la formica è una leggenda molto antica che proviene proprio dalle nostre terre...
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Sergio » 19/03/2011, 0:34

Ripepi, con tutto il rispetto che posso portare verso le altre culture...

Penso di non esagerare quando dico che gli sciamani sono vecchi quanto l'umanità. E in 100 mila anni hanno fatto ben poco. Hanno scoperto qualche erbetta medicinale, forse. E hanno bruciato o torturato chi sa quanti esseri senzienti perchè il giorno dopo piovesse.

In soli 300 anni, da Galileo a oggi, l'aspettativa media di vita si è allungata di mezzo secolo, abbiamo spedito i nostri bravi marchingegni metallici oltre il sistema solare e siamo - forse - più vicini che mai a comprendere le leggi che governano l'universo. Siamo ad un passo da trascendere la biologia.

Forse, ma si, gli sciamani conoscono il senso della vita. Ma a quali sciamani mi dovrei rivolgere, esattamente? Quale cultura conosce il vero senso della vita?? Cinesi, siberiani, turchi, inca? Ognuno ha una visione differente. Se uno, come me, pensa che le loro sono tutte put***nate, secondo me non fa un peccato d'arroganza maggiore di quello che fa sempre questa gente stessa, che si aggrappa a conoscenza inutile e tradizioni insensate e tutto quello che vuoi.

Il mondo moderno non è certo perfetto, ma alcuni come me pensano che sia migliore. Di certo, pensano, è un progresso rispetto agli sciamani, anche se ancora è lontano, lontanissimo dalla perfezione.

Vedi quelli che la pensano come me. non sono mossi da arroganza, sono semplicemente stufi di sofferenze, ignoranza e crudeltà che gli sciamani non contribuiscono certo ad estirpare.
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Messaggioda Luca.B » 19/03/2011, 1:39

Credo che una delle cose che l'uomo dovrebbe imparare, su questo argomento, è la giusta via di mezzo!

La scienza al giorno d'oggi è qualcosa di potente...ha, come giustamente detto Sergio, scoperto tante di quelle cose da essere ad un passo dal creare la vita (infondo già siamo in grado di decidere le caratteristiche che avrà un organismo)...ma il suo problema è che ha perso il contatto con quel "senso della vita" che costituisce poi l'etica (fortuna che qualcosa di bioetica ancora perdura).

D'altro canto lo sciamano è giustamente custode della saggezza...dell'etica...del rispetto verso la natura e noi stessi...cose che uno scienziato dovrebbe imparare decisamente precocemente nella sua formazione (e cose che la società al giorno d'oggi non gli insegna poichè è più utile e redditizio avere uno scienziato privo di morale che ti crei anche le porcate peggiori...purchè siano vendibili e facciano guadangare).

La mia visione di "vero scienziato" è forse utopistica...ma è quella di uomo di cultura e conoscenza che porti in se il "potere" della scienza moderna e delle sue metodologie come dei suoi strumenti...ma che abbia anche la saggezza dello "sciamano"
che gli permetta di capire fino a dove spingersi e come usare in modo costruttivo il suo potere di scienziato.

Sergio, già una volta hai ammesso di non conoscere il campod ella fitoterapia...non puoi, quindi, parlare di "sciamani" come scopritori di "4 erbe". In africa è stata creata una sorta di università molto seguita dal mondo medico occidentale in cui gli sciamani delle tribù insegnano ai nostri medici l'uso tradizionale di alcune erbe che sembra riescano a curare e prevenire malattie che ancora oggi la medicina moderna non è in grado di curare.

Sono centinaia i casi ufficiali riscontrati di persone guarite da "filtri" fatti da sciamani per patologie che per il mondo occidentale sono incurabili.

Il problema non è che gli sciamani di allora conoscevano poche erbe (io li chiamerei poi primi fitoterapisti)...ma che anni di occlultismo e soffocamento religioso (cattolico in primis) hanno cancellato il buon 80% di quelle conoscenze (il più delle votle per paura e bisogno di egemonia del mondo cattolico)...e i pochi luoghi dove l'influenza della lotta alle streghe e delle guerre religiose non sono arrivati, vanno decisamente tutelati e studiati...così da imparare quanto più possiamo da insegnamenti che già in passato hanno dimostrato la loro validità (tutta la moderna farmacologia e fitoterapia prendono origine da quelle conoscenze).

C'è un motivo se, ad esempio nel campo medico, assistiamo ad un ritorno a prodotti più naturali invece che sintetici...proprio perchè si è capito che quelle "stregonerie" che attuavano e consocevano gli sciamani di allora avevano molto più valore scientifico di quanto le religioni per anni ci hanno indotto a credere.
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Messaggioda antani » 19/03/2011, 10:47

Ripepi ha scritto:Bisogna pensare a questo quando si fanno battute su un persone morte perchè credevano in un mondo migliore, è come scherzare sull'olocausto.


Non esageriamo...
Massimo rispetto per le tue convinzioni ma non è leale tirare in ballo Hitler o l'olocausto per una battuta, scusa ma il paragone non regge, imho.

Scherzare sull'olocausto.... i rabbini sono stati i primi a farlo.... e non lo facevano certo x mancanza di rispetto verso le persone morte.
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Sergio » 19/03/2011, 15:22

Luca, certo, dici sempre le cose più giuste, le vie di mezzo sono certo quelle a cui si deve guardare perchè molto spesso si rivelano le migliori :happy:

Però le affermazioni "la scienza moderna sta scoprendo l'acqua calda" e "gli sciamani conoscono i principi della meccanica quantistica" sono affermazioni abbastanza forti, che non sono orientate certo verso una via di mezzo. Io personalmente a questo punto mi sento di difendere lo scentismo "estremo" perchè lo preferisco allo "spiritualismo estremo" o come lo vuoi chiamare, e per una questione di spostare l'ago della bilancia, e non perchè concorda con la mia visione del mondo (sono scentista, certo, ma non uno scentista estremo: ci sono valori che trascendono la scienza; la scienza certo ci può dire a quali valori siamo suscettibili, ma sta ad ogni persona dare le sue priorità; inoltre la scienza è un metodo oserei dire "infantile", molto imperfetto, per investigare il mondo, ma è la cosa migliore di cui disponiamo)

E poi dipende anche di quali sciamani parliamo...insomma se per sciamani si intende i custodi della cultura di un'etnia, anche i preti possono rientrare fra gli sciamani, così come i monaci buddisti e tutta la compagnia. Ci sono molte culture. Io ci tengo molto alla conservazione delle culture. Ma ho anche molte domande che mi frullano per la testa: dovremo forse inserirli nel mondo moderno o no? Questa è la questione etica più difficile che mi frulli per la testa...e non trovo risposta. Vedi io penso che ci sia qualche priorità superiore alla conservazione del patrimonio culturale. La cultura va conservata ma non a tutti i costi. I giainisti, ad esempio, non mi fanno alcun danno morale e mi sento di rispettarli. Mentre un sacerdote maya, se ancora esistesse, od un druido gallico non gli rispetterei di certo, come non rispetto i preti, perchè tutti questi attentano direttamente alla felicità di esseri senzienti (i maya con i sacrifici, i druidi idem, ed i preti con il loro stupido dispotismo antropocentrico).

A me piacerebbe fare come Ripepi...viaggiare, incontrare etnie completamente estranee dalla modernità e immergermi nei loro costumi. Con tali esperienze uno può arrivare a cambiare la sua personalità, penso, e questo lo considero un bene. Sotto questo aspetto sono anch'io uno "spiritualista", anche se penso che in fondo le emozioni e tutto il resto sono scambi di ioni, dunque sono materiali. Secondo me accettare la materialità dell'anima non significa affatto privarla di significato. Ma allo stesso tempo, a differenza di Ripepi, penso che in generale il mondo moderno, basato almeno formalmente sulla scienza, sia il migliore, sebbene non distante da difetti, e penso che viviamo nel periodo migliore, che non ci sia stata alcuna golden age in passato.

Luca, secondo me il problema non è che gli scienziati abbiano poca bioetica, ma è che c'è poca moralità in giro. Insomma, sono portato a pensare che la gente non sappia basare la sua moralità su basi solide.

Oggi con bioetica ci si riferisce a problemi come gli OGM, la fecondazione in vitro ecc ecc. Se la bioetica è questa, allora io abbasso con tutte le mie forze la bioetica. Le religioni abraimiche hanno insozato la civiltà occidentale con le loro luridissime morali, ecco perchè oggi si parla purtroppo di bioetica. La gente pensa troppo alla bioetica, e troppo poco alla moralità: questo secondo me è uno dei problemi maggiori della modernità, insieme ovviamente alla religione.
In fondo, creando una pianta OGM, non ci soffre nessuno, anzi potresti creare felicità se la fai bene (se la fai male puoi anche far estinguere le api, ma qui si sta parlando del se è giusto o sbagliato creare OGM per principio, non si sta discutendo dei dettagli). Fecondando in vitro crei solo felicità. Se in futuro le coppie potranno scegliere il patrimonio genetico dei propri figli, io sarò ben felice di usufruirne: non tanto per farlo biondo occhi azzurri quanto per farlo sano ed intelligente. E lo farò per un semplice motivo: perchè so bene che la natura non è affatto nostra amica, è meravigliosa certo, ma è anche completamente indifferente ai nostri affanni. Tutto ciò che la natura fa per i nostri figli è munirli di un corpo che usufruirà di stupidi adattamenti fino a metà della sua vita. Fra pochi decenni sarà forse disponibile l'immortalità biologica. Fra pochi decenni uno potrà anche decidere di downloadare il suo cervello in un pc. Inanzitutto penso che dovremmo essere pronti per quello che avverrà nei prossimi decenni, che è il trascendimento della biologia di cui parlavo: in fondo i governi dovranno prendere delle decisioni in proposito, e ne varrà delle nostre stesse vite. Comunque vada, sarà una rivoluzione vera, con la R maiuscola, altro che rivoluzione agricola o informatica. In secondo luogo, penso che la paura quasi istintiva che abbiamo di fronte al trascendimento della biologia è infondata e dannosa: dovremmo prendere le nostre decisioni, ma dovremmo discuterne, prendere in considerazione tutte le opportunità, non semplicemente bollare il tutto come eresia attentatrice di valori (quali valori? Ma quali valori? Mi chiedo).
La natura va conservata, certo, ma non a tutti i costi: ci sono cose più importanti come la felicità degli esseri senzienti. Dunque, dove si può interferire con il corso della natura per creare la felicità, la bioetica ci mette soltanto i suoi bigotti bastoni fra le ruote.
Le stupide questioni della bioetica, che crea sofferenza invece di attenuarla, distraggono l'attenzione dalle vere problematiche, non etiche ma morali, come il fatto di estendere o no i diritti umani agli altri animali senzienti che se li meritano.

Dunque ben venga la conservazione di culture, ben venga il rispetto per la natura, ma non a tutti i costi. La scienza è uno strumento potente che purtroppo non ha le istruzioni per l'uso, dunque può essere usata in meglio o in peggio. Ma mi sembra che dopo tutto, per ora è stata usata in meglio. E sono fiducioso nell'umanità. Dopo tutto abbiamo i nostri bravi geni per la moralità stampati in codice quaternario dentro il nucleo di ogni nostra cellula. E lo ritengo un grande progresso da quando la conoscenza era sinonimo del patrimonio memico degli sciamani, anzichè essere una grande impresa progressiva, sempre attenta ai suoi errori, come lo è ora con la scenza.
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Re: il Monte delle Formiche (BO)

Messaggioda Luca.B » 20/03/2011, 21:15

Sergio ha scritto:...E lo farò per un semplice motivo: perchè so bene che la natura non è affatto nostra amica, è meravigliosa certo, ma è anche completamente indifferente ai nostri affanni.


Ciò che potremmo (e dovremmo) imparare dagli sciamani è proprio questo...il rispetto verso "equilibri" che nascono proprio anche dal dolore e dalla sofferenza.

Tu vedi in un malato qualcosa di "negativo"...qualcosa da evitare...così come in una persona poco intelligente un hendicap.

Io vedo equilibrio e uno scopo (sebbene a volte sia difficile accettarlo)...così come l'esistenza di individui più "intelligenti" e "meno intelligenti" (come più o meno sani) ha uno scopo e un valore.

L'uomo vive sempre di estremi. Bene e male...ma prima o poi capirà che non esiste bene o male e la natura non è vero che ci "ama"...come non è vero ci "odia"..s.emplicemente fa ciò che va fatto per mantenere quegli equilibri dinamici che ci consentono ancora di vivere su questo pianeta.

Ciò che gli sciamani (quelli veri...non certo gli "esaltati religiosi" spesso confusi con gli sciamani di cui parlavi) hanno compreso è proprio che tutto ha un suo senso ed un suo significato e se la natura ha stabilito che tutti nasciamo e dobbiamo morire...oppure che alcuni individui avranno migliori strumenti...o saranno più sani ecc...perchè la scienza deve stravolgere tutto questo cercando di creare immortalità, esseri tutti intelligenti, sani al 100% ecc???

Ricordiamo che molte "malattie" sono a volte state il primo passo dell' evoluzione. Pensiamo solo all'anemia falciforme, che consente a chi abita nei paesi dove è presente la malaria di non ammalarsi di quest'ultima malattia.

Perchè allora dobbiamo eliminarla?

Un contro è la conoscenza...un conto è giocare a diventare noi i detendori del "potere" di decidere chi, come e quando.
Lo scianziato deve limitarsi a studiare e comprendere la vita e i suoi meccanismi...nel momento in cui cerca di diventare il "padrone" di tali meccanismi allora non va più bene...ed è li che serve l'etica, la morale e la bioetica...ed è quello l'insegnamento che ci manca e che, al contrario, hanno i veri "sciamani"...e per cui vanno rispettati e, magari, ascoltati. :happy:
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