Resistenza delle formiche a temperature rigide

Sezione dedicata allo studio scientifico delle formiche.

Resistenza delle formiche a temperature rigide

Messaggioda riccardo85 » 01/05/2011, 2:26

Incredibile video che mostra come le formiche possono resistere a temperature proibitive. Parla di ibernazione tra -5°C e -10°C con punte di -20°C, pazzesco :shocked: che sia possibile?

Io l'avrei data per spacciata.



http://www.youtube.com/watch?v=A5e7ukWfbhA
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Re: Resistenza delle formiche a temperature rigide

Messaggioda GianniBert » 01/05/2011, 7:05

Ho già visto le Messor reagire bene ad alcuni giorni sotto lo zero.
Anche io avevo temuto per la mia colonia quando la temperatura era andata a -7° per alcuni giorni due inverni fa. Le colonie si sono solo immobilizzate.

Io non ritenterei l'esperimento, ma questo prova che alcune formiche sono strutturate per reggere anche a queste temperature.
Meno 20 mi sembra davvero tanto, ma non stento a credere che sia successo. Credo che dipenda anche da quanto questa temperatura può insistere, ma per brevi periodi andare sotto lo zero probabilmente non nuoce a molte specie che sottovalutiamo.

In ogni caso quest'inverno ho tenuto Lasius niger e Myrmica rubra in provetta, senza alcun riparo sul davanzale della finestra, e non ne hanno risentito (le Myrmica non sembravano nemmeno rallentare troppo).
Anche quest'inverno siamo andati sotto lo zero per alcuni giorni e le cunicolaria in garage (non riscaldato) non si sono nemmeno immobilizzate, mentre le Messor capitatus sì.

Sono esperimenti che espongono le colonie a imprevisti rischiosi. Ricordiamo che non sono tutte uguali...
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Re: Resistenza delle formiche a temperature rigide

Messaggioda david » 04/05/2011, 21:21

penso ci sia in ballo anche il discorso dell acclimatazione e ovviamente della specie,chi è più resistente,chi meno....non dimentichiamoci che alcune formiche vivono tranquillamente anche ad alte latitudini quindi.. in qualche modo....
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Re: Resistenza delle formiche a temperature rigide

Messaggioda Formandrea » 13/05/2011, 21:26

Scusate non ho capito il procedimento dell'ibernazione (se ci sono altri link ditemelo) Grazie!
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"Le formiche sono così simili agli esseri umani da creare imbarazzo. Esse coltivano funghi, allevano afidi come mandrie, lanciano eserciti in guerra, usano spray chimici per spaventare e confondere i nemici, catturano schiavi, sfruttano il lavoro minorile, scambiano incessantemente informazioni. Esse fanno tutto meno che guardare la televisione.”
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Re: Resistenza delle formiche a temperature rigide

Messaggioda Emarginatus » 17/05/2011, 21:57

Metto la mia esperienza con due colonie lasius, che al momento dell'ibernazione avevano 3 e 10 operaie rispettivamente.
all'improvviso c'è stato bisogno dell'armadio dove le tenevo, per un due mesi. Ho chiuso le provette, non ermeticamente, e le ho messe in una scatola di plastica, dentro un armadietto di legno, che si trova in un balcone a nord-est. Era il 22 dicembre. Le ho direttamente spostate fuori, da 22 gradi a 2 gradi di media. Le ho messe fuori in una giornata di sole, magari c'erano 10 gradi. Sono state lì fuori fino al 10 marzo. Ho avuto due decessi, ma solo perchè le ho volute nutrire, non confidando nelle loro riserve. Ho messo ad ogni colonia una goccia di miele, ma questa con l'umidità si è espansa, e due operaie sono annegate. Nessun problema con regina o covata. E la temperatura è andata a -10, quest'anno.
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Re: Resistenza delle formiche a temperature rigide

Messaggioda GianniBert » 18/05/2011, 8:33

Rispondo brevemente alla domanda sul "procedimento dell'ibernazione”.
Le formiche autoctone nella stagione fredda rallentano l'attività per superare questo periodo, entrando in una fase in cui la regina non depone più e la covata non si sviluppa allo stesso modo.

Alcune specie sono elastiche e possono essere tenute a temperatura ambiente (casa) superando tale periodo da sveglie, altre hanno un metabolismo tale che rallentano e fermano l'attività a qualunque temperatura le teniamo.

In ogni caso si ritiene sia bene far trascorrere questa fase alle formiche a temperatura fredda, rallentando così il loro metabolismo e mettendole al sicuro da malattie e infestazioni che potrebbero verificarsi altrimenti.
Inoltre una fase di riposo dalle deposizioni della regina permette una ripresa migliore nella buona stagione.
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