Ho risentito Antonio e nel frattempo mi sono letto per bene la letteratura riguardante il caso
bilimeki/jamaicensis.
La separazione della
jamaicensis è giustificata da 3 caratteristiche: gli scapi più lunghi nelle operaie minori di
jamaicensis rispetto a quelle di
bilimeki, il colore (riportato come marrone scuro per
jamaicensis e marrone rossiccio per
bilimeki, con la popolazione nella parte più settentrionale dell'areale più chiara, giallo arancio) e la scultura del primo tergite gastrico che in
bilimeki è, anche se in maniera variabile, leggermente scolpito nella porzione più anteriore. Antonio mi fa notare poi che nell'esemplare di operaia maggiore di
jamaicensis di AntWeb il vertice della testa è liscio, mentre in
bilimeki, almeno nella popolazione messicana (il carattere non dovrebbe essere invece così accentuato nelle popolazioni isolane considerate sempre
bilimeki) è finemente foveato.
Sia secondo me che secondo Antonio il colore è un carattere non troppo forte, da non prendere troppo in considerazione (con
Pheidole badare al colore non mi piace proprio mai). Poi secondo me il carattere della scultura del vertice della testa delle operaie maggiori è dubbio. C'è un solo esemplare di
jamaicensis da guardare su AntWeb (e considerando che su questo punto vedo una certa variabilità nei vari campioni di tutto il gruppo per le altre specie, un solo campione potrebbe essere poco indicativo) e poi trovo strano che questo carattere, se rilevante, sia stato ignorato nella revisione del 2009.
Per quanto riguarda la possibile sinonimia tra
bilimeki e
jamaicensis quindi: chissà!? Forse sì, forse no.
Per quanto riguarda i nostri campioni, se vogliamo applicare tutte queste considerazioni, direi che colore (?) e scapi dell'operaia minore puntino su
jamaicensis, mentre la scultura del vertice della testa delle operaie maggiori (purché non si tratti di meri effetti ottici) punti, forse, su
bilimeki. Noto però che la stessa scultura, nelle foto di profilo delle operaie maggiori, sembra invece essere molto più liscia (ritornando al principio che da foto è estremamente difficile e spesso fuorviante).
Anche secondo Antonio diventa davvero opportuno valutare il tutto con gli esemplari sotto mano. Bisogna assicurarsi per bene che su quelle foto non stiamo guardando dei semplici "fantasmi".
Comunque, a proposito di
Pheidole interessanti e ricordando che
Pheidole è proprio il suo gruppo di studio attuale, Antonio mi ha indicato un suo piccolo contributo recente alla tassonomia della
Pheidole unicornis. Lo riporto anche a voi:
http://sisn.pagepress.org/index.php/nhs ... 012.203/16