Camole del miele (Galleria mellonella)
Inviato: 24/08/2011, 14:52
DESCRIZIONE
La Camola del miele è lo stadio larvale di un Lepidottero notturno che in natura infesta gli alveari delle api, la larva si nutre di cera, miele e non disdegna le povere larve delle api.
Queste larve sono facilmente reperibili in negozi di pesca o di animali, ma il loro mantenimento tra la segatura ne impoverisce il contenuto nutritivo e l'appetibilità. se alimentate allo stesso modo, le crisalidi grandi sono femmine e quelle piccole maschi. l'ideale sarebbe avere almeno 1 maschio per 2 femmine. Spesso i negozi di pesca vendono con prezzi diversi le larve di dimensioni piccole e grandi, per essere certi di avere entrambi i sessi è sempre meglio comprare una scatola per tipo.
Qui sotto elenco foto dei diversi stadi evolutivi di questa specie:
Larva (da 1 a 30mm)
Crisalide (estratta dal bozzolo setoso circa 20mm)
Adulto (circa 15-20mm)
SVILUPPO
Le larve nate dalla deposizione degli adulti si presentano con forma cilindrica uniforme e sono molto piccole (circa 1mm). Con temperature sui 25-30 C° si sviluppano velocemente (circa un mese) e arrivano a misurare circa 3cm, con la caratteristica forma a "pera". A questo punto cercano un rifugio e cominciano a tessere il bozzolo di seta che conterrà la crisalide. A questo punto in circa 2 settimane dalla crisalide esce l'adulto che volando si trova una compagna e si accoppia, entro una settimana l'adulto depone circa 200-300 uova e poi muore. Le uova si schiudono in 2 settimane e danno vita alla generazione successiva.
CONTENITORE
Il contenitore è abbastanza importante, i problemi principali di questo allevamento sono infatti 2.
1) Gli adulti naturalmente volano e quindi è preferibile usare una retina molto fine per coprire il contenitore, visto che non si può lasciare scoperto.
2) Le larve, aiutate dal terreno di cultura a base di miele, possono arrampicarsi sul contenitore, le piccole attraversano facilmente la retina e le grandi possono tranquillamente bucare ogni tessuto con le loro mandibole.
Per tenerle dentro si possono usare diverse soluzioni, le larve sono fotofobiche e se tenute alla luce tendono a restare aldisotto del terreno di coltura, è da verificare, ma cospargere di antifuga il bordo del contenitore potrebbe inibire l'appiccicoso corpo delle larve. E' sempre consigliato non tenerle in casa o mettere una vasca con acqua sotto al contenitore per bloccare le possibili fughe.
ALIMENTAZIONE
Ci sono diverse "ricette" per il fondo di cultura di queste larve, l'alimento base è ovviamente il miele e viene integrato con diverse sostanze per ridurve la viscosità e variare l'alimentazione.
Qui alcune ricette:
In generale vanno sbriciolati e mescolati i componenti solidi, aggiunti alla miscela di quelli liquidi e il tutto messo in forno o micronde fino ad avere una forma solida e disidratata.
La glicerina serve per assorbire umidità e renderla reperibile alle larve, per evitare muffe si possono utilizzare conservanti alimentari, ma se il composto e disidratato a sufficenza non è necessario.
Le larve sono molto voraci e se si ha un contenitore abbastanza alto si può aggiungere altro fondo su quello esistente una volta finito.
Per evitare prolificazioni di muffe o funghi è sempre consigliabile rimuovere eventuali individui morti.
VALORI NUTRIZIONALI
Durante il primo sviluppo le larve presentano un contenuto equilibrato di grassi e proteine, il momento migliore per usarle come nutrimento è lo stadio finale delle larve, in questo periodo le larve sono composte da:
70% di proteine
16% di grassi
10% di acqua
4% di scoria indigeribile
Anche gli stadi succesivi (crisalide e adulto) sono ugualmente un valido alimento anche se presentano una sempre maggiore presenza di scoria indigeribile.
Tutte queste informazioni sono state prelevate dai vari siti che ne parlano, ma sono riferite all'allevamento dei rettili.
Fonte http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/camole.html
Io non ho una esperienza diretta sul campo, allevo camole della farina, ma sono interessato anche a questo allevamento. Se ci sono utenti che intendono allevarle e fornire informazioni più precise ed esperienze personali, sarò lieto di aggiornare o modificare questa scheda per renderla più adatta alle nostre necessità, quindi postate pure eventuali domande o consigli.
La Camola del miele è lo stadio larvale di un Lepidottero notturno che in natura infesta gli alveari delle api, la larva si nutre di cera, miele e non disdegna le povere larve delle api.
Queste larve sono facilmente reperibili in negozi di pesca o di animali, ma il loro mantenimento tra la segatura ne impoverisce il contenuto nutritivo e l'appetibilità. se alimentate allo stesso modo, le crisalidi grandi sono femmine e quelle piccole maschi. l'ideale sarebbe avere almeno 1 maschio per 2 femmine. Spesso i negozi di pesca vendono con prezzi diversi le larve di dimensioni piccole e grandi, per essere certi di avere entrambi i sessi è sempre meglio comprare una scatola per tipo.
Qui sotto elenco foto dei diversi stadi evolutivi di questa specie:
Larva (da 1 a 30mm)
Crisalide (estratta dal bozzolo setoso circa 20mm)
Adulto (circa 15-20mm)
SVILUPPO
Le larve nate dalla deposizione degli adulti si presentano con forma cilindrica uniforme e sono molto piccole (circa 1mm). Con temperature sui 25-30 C° si sviluppano velocemente (circa un mese) e arrivano a misurare circa 3cm, con la caratteristica forma a "pera". A questo punto cercano un rifugio e cominciano a tessere il bozzolo di seta che conterrà la crisalide. A questo punto in circa 2 settimane dalla crisalide esce l'adulto che volando si trova una compagna e si accoppia, entro una settimana l'adulto depone circa 200-300 uova e poi muore. Le uova si schiudono in 2 settimane e danno vita alla generazione successiva.
CONTENITORE
Il contenitore è abbastanza importante, i problemi principali di questo allevamento sono infatti 2.
1) Gli adulti naturalmente volano e quindi è preferibile usare una retina molto fine per coprire il contenitore, visto che non si può lasciare scoperto.
2) Le larve, aiutate dal terreno di cultura a base di miele, possono arrampicarsi sul contenitore, le piccole attraversano facilmente la retina e le grandi possono tranquillamente bucare ogni tessuto con le loro mandibole.
Per tenerle dentro si possono usare diverse soluzioni, le larve sono fotofobiche e se tenute alla luce tendono a restare aldisotto del terreno di coltura, è da verificare, ma cospargere di antifuga il bordo del contenitore potrebbe inibire l'appiccicoso corpo delle larve. E' sempre consigliato non tenerle in casa o mettere una vasca con acqua sotto al contenitore per bloccare le possibili fughe.
ALIMENTAZIONE
Ci sono diverse "ricette" per il fondo di cultura di queste larve, l'alimento base è ovviamente il miele e viene integrato con diverse sostanze per ridurve la viscosità e variare l'alimentazione.
Qui alcune ricette:
Ricetta 1 ha scritto: 500 gr di crusca
300 ml di glicerina
300 ml di miele
200 gr di latte in polvere
200 gr di farina integrale
Ricetta 2 ha scritto: 300 gr di sfarinato di cereali per neonati (farina lattea)
100 ml di glicerina
100 ml di miele
acqua
Ricetta 3 ha scritto: 300 gr di crusca (macinatela ulteriormente fino a farne una farina)
200 gr di mangime per cani in pellet(da macinare finemente)
500 gr di miele
Ricetta 4 ha scritto:300 gr di crusca
100 gr di farina
150 gr di pellettato per cani macinato finemente
500 gr di miele
80 gr di glicerina
Ricetta 5 ha scritto:700 gr di biscotti (frollini) sbriciolati
200 gr di crusca
300 ml di miele
50 ml di glicerina
In generale vanno sbriciolati e mescolati i componenti solidi, aggiunti alla miscela di quelli liquidi e il tutto messo in forno o micronde fino ad avere una forma solida e disidratata.
La glicerina serve per assorbire umidità e renderla reperibile alle larve, per evitare muffe si possono utilizzare conservanti alimentari, ma se il composto e disidratato a sufficenza non è necessario.
Le larve sono molto voraci e se si ha un contenitore abbastanza alto si può aggiungere altro fondo su quello esistente una volta finito.
Per evitare prolificazioni di muffe o funghi è sempre consigliabile rimuovere eventuali individui morti.
VALORI NUTRIZIONALI
Durante il primo sviluppo le larve presentano un contenuto equilibrato di grassi e proteine, il momento migliore per usarle come nutrimento è lo stadio finale delle larve, in questo periodo le larve sono composte da:
70% di proteine
16% di grassi
10% di acqua
4% di scoria indigeribile
Anche gli stadi succesivi (crisalide e adulto) sono ugualmente un valido alimento anche se presentano una sempre maggiore presenza di scoria indigeribile.
Tutte queste informazioni sono state prelevate dai vari siti che ne parlano, ma sono riferite all'allevamento dei rettili.
Fonte http://www.amiciinsoliti.it/cibovivo/camole.html
Io non ho una esperienza diretta sul campo, allevo camole della farina, ma sono interessato anche a questo allevamento. Se ci sono utenti che intendono allevarle e fornire informazioni più precise ed esperienze personali, sarò lieto di aggiornare o modificare questa scheda per renderla più adatta alle nostre necessità, quindi postate pure eventuali domande o consigli.