Suscettibilità dei Camponotus ai saprofiti
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Suscettibilità dei Camponotus ai saprofiti
Faccio la premessa per chi potrebbe non esserne a conoscenza, a differenza di coloro più avvezzi a leggere il materiale scientifico, che la maggior parte delle specie nel genere Camponotus è sprovvisto della famosa ghiandola metapleurale. Ghiandola che nella maggior parte delle formiche produce secrezioni importanti per proteggerle da malattie causate da batteri e funghi che comunemente si riproducono nel sottosuolo.
Detto questo vorrei sentire un po' di pareri ed esperienze con le varie specie del genere, perché mi è capitato proprio ieri di dover operare un trasloco di emergenza nella colonia di Camponotus vagus che sto allevando da due anni.
Questa colonia la settimana scorsa ha visto schiudere in pochi giorni un buon numero di bozzoli che si erano accumulati in questi primi mesi di buona stagione e la popolazione era rapidamente quasi raddoppiata a circa 30 unità, quando ieri, essendo molto facilitato nella conta, mi sono reso conto di una eccessiva letargia delle operaie e ho cominciato a sospettare qualcosa non andasse.
Anticipo che la provetta era stata rinnovata con l'inizio della stagione attiva e avevo in programma di cambiarla tra qualche settimana perché rimaneva un quinto della riserva di acqua, che ormai iniziava a ingiallire con le solite proliferazioni batteriche sul cotone. Tuttavia in genere non mi cruccio troppo dato che in passato non ho mai avuto problemi con colonie in provetta anche piuttosto numerose e dato che è abbastanza normale che il cotone dopo qualche mese ammuffisca e ingiallisca.
Stavolta però la cosa era troppo strana perché quasi tutta la colonia era in uno stato di torpore simile a quello che hanno in genere i pochi elementi della colonia che riposano e vedevo che rispondevano pochissimo alle sollecitazioni: ricordo che stiamo parlando di formiche piuttosto aggressive che in genere scavano anche il cotone dell'ingresso (le tenevo ancora chiuse perché ero comunque in grado di gestirle in quel modo). Inoltre alcuni elementi avevano dei chiari problemi di deambulazione, per non dire che apparivano morenti con solo uno o due arti capaci di muoversi.
Al che ho come detto svuotato tutto il contenuto della provetta in arena e approntato una nuova provetta pulita. Oggi la colonia risulta stabilita nella nuova sistemazione e appare molto più vivace, ovviamente rimangono sul campo 5 operaie che avevano mostrato i primi sintomi di intossicazione ma mi pare che la situazione di torpore sia stata risolta anche se temo qualche ulteriore decesso nei prossimi giorni.
Ricordo di aver già sentito esperienze in merito alla fragilità delle regine di questa specie quando si tratta di infezioni simili (anche in colonie mature) e nella premessa che molti conoscono è chiaro che ci possa essere un limite maggiore per questo genere in ambienti troppo umidi e a rischio marciumi a differenza di specie più prettamente adattate agli ambienti terricoli umidi, tuttavia, mi chiedo non è che dovremmo considerare una maggiore attenzione allo svilupparsi di condizioni simili in allevamento per tutte le appartenenti a questo genere?
Esperienze di condizioni critiche simili alla mia ne ha qualcuno, tanto per farsi un'idea generale?
Detto questo vorrei sentire un po' di pareri ed esperienze con le varie specie del genere, perché mi è capitato proprio ieri di dover operare un trasloco di emergenza nella colonia di Camponotus vagus che sto allevando da due anni.
Questa colonia la settimana scorsa ha visto schiudere in pochi giorni un buon numero di bozzoli che si erano accumulati in questi primi mesi di buona stagione e la popolazione era rapidamente quasi raddoppiata a circa 30 unità, quando ieri, essendo molto facilitato nella conta, mi sono reso conto di una eccessiva letargia delle operaie e ho cominciato a sospettare qualcosa non andasse.
Anticipo che la provetta era stata rinnovata con l'inizio della stagione attiva e avevo in programma di cambiarla tra qualche settimana perché rimaneva un quinto della riserva di acqua, che ormai iniziava a ingiallire con le solite proliferazioni batteriche sul cotone. Tuttavia in genere non mi cruccio troppo dato che in passato non ho mai avuto problemi con colonie in provetta anche piuttosto numerose e dato che è abbastanza normale che il cotone dopo qualche mese ammuffisca e ingiallisca.
Stavolta però la cosa era troppo strana perché quasi tutta la colonia era in uno stato di torpore simile a quello che hanno in genere i pochi elementi della colonia che riposano e vedevo che rispondevano pochissimo alle sollecitazioni: ricordo che stiamo parlando di formiche piuttosto aggressive che in genere scavano anche il cotone dell'ingresso (le tenevo ancora chiuse perché ero comunque in grado di gestirle in quel modo). Inoltre alcuni elementi avevano dei chiari problemi di deambulazione, per non dire che apparivano morenti con solo uno o due arti capaci di muoversi.
Al che ho come detto svuotato tutto il contenuto della provetta in arena e approntato una nuova provetta pulita. Oggi la colonia risulta stabilita nella nuova sistemazione e appare molto più vivace, ovviamente rimangono sul campo 5 operaie che avevano mostrato i primi sintomi di intossicazione ma mi pare che la situazione di torpore sia stata risolta anche se temo qualche ulteriore decesso nei prossimi giorni.
Ricordo di aver già sentito esperienze in merito alla fragilità delle regine di questa specie quando si tratta di infezioni simili (anche in colonie mature) e nella premessa che molti conoscono è chiaro che ci possa essere un limite maggiore per questo genere in ambienti troppo umidi e a rischio marciumi a differenza di specie più prettamente adattate agli ambienti terricoli umidi, tuttavia, mi chiedo non è che dovremmo considerare una maggiore attenzione allo svilupparsi di condizioni simili in allevamento per tutte le appartenenti a questo genere?
Esperienze di condizioni critiche simili alla mia ne ha qualcuno, tanto per farsi un'idea generale?
Demografia delle colonie - Temnothorax nylanderi (uova di operaie) - T. affinis - Tetramorium caespitum - Lasius emarginatus - L. platythorax - L. paralienus - Camponotus lateralis - Pheidole pallidula - Allevare Formicaleoni!
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
Camponotus aethiops - C. ligniperda - C. vagus - Crematogaster scutellaris - Temnothorax sp. - Myrmica sp. - Messor capitatus
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entoK - Messaggi: 2109
- Iscritto il: 26 set '11
- Località: Val Parma - Emilia
Re: Suscettibilità dei Camponotus ai saprofiti
si credo anche io che questo genere possa presentare problemi di questo tipo, in particolare in momenti di debolezza della colonia quale non corretta alimentazione o apporto idrico, si non vogliono elevata umidità ma bevono tantissimo ed ho notato che la mancanza di acqua anche per brevi periodi porta a mortalità e\o problematiche più serie.
e si da mia esperienza le regine di questa specie tendono a morire senza apparente motivo in tempi molto brevi
e si da mia esperienza le regine di questa specie tendono a morire senza apparente motivo in tempi molto brevi
sono stato scomunicato da TheGrammarNazi: http://www.formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=51&t=4639&start=15#p58033
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feyd - Messaggi: 5748
- Iscritto il: 7 lug '11
- Località: campagnano(RM)
Re: Suscettibilità dei Camponotus ai saprofiti
La mia piccola colonia di C. vagus (regina di Aprile 2017, circa una decina di operaie ora a Giugno) è in un piccolo formicaio di accrescimento nel quale ho bloccato alcune stanze. Ora sostano in una sola stanza, dove ovviamente si è già accumulato un ingente quantitativo di residui animali, considerata la voracità di prede.
Ora mi chiedo: non sto rischiando un po' troppo? C'è un angolino annerito e non vorrei cominciassero a proliferare muffe. Per questo motivo pensavo di offrire loro qualcosa per coprirlo, magari del materiale morbido, ma ho paura di peggiorare la situazione soprattutto a livello di muffe. Ricordo che dada aveva fornito della ghiaia per acquari alla sua colonia, che presentava lo stesso problema:
Cosa ne pensate?
Non voglio perdere la colonia per una mia (stupida) disattenzione!
Ora mi chiedo: non sto rischiando un po' troppo? C'è un angolino annerito e non vorrei cominciassero a proliferare muffe. Per questo motivo pensavo di offrire loro qualcosa per coprirlo, magari del materiale morbido, ma ho paura di peggiorare la situazione soprattutto a livello di muffe. Ricordo che dada aveva fornito della ghiaia per acquari alla sua colonia, che presentava lo stesso problema:
dada ha scritto:Visto che nelle camere inferiori iniziava a formarsi un po' di "melma", ho messo a loro disposizione una manciatina di ghiaietto per acquari (sottoposto a bollitura) per dare loro modo di coprire le zone più sporche. Come al solito, le formiche mi hanno sorpreso, e pur nello stato di semi-letargo in cui si trovavano, hanno raccolto tutto il ghiaietto che potevano per... chiudersi dentro!
Cosa ne pensate?
Non voglio perdere la colonia per una mia (stupida) disattenzione!
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ParroccheTTo - Messaggi: 1247
- Iscritto il: 14 mag '11
- Località: Venezia (isole)
Re: Suscettibilità dei Camponotus ai saprofiti
Non dovrebbero esserci problemi, ma certo sarebbe meglio che le stanze fossero ripulite!
Anche a me è capitato spesso questo fenomeno, più antiestetico che altro, però non potrei escludere danni di qualche tipo, che in colonie piccole potrebbe degenerare... purtroppo non si può fare molto.
Ti dico cosa è successo da me ultimamente, ma considera che parliamo di una colonia già matura: nel nuovo nido hanno sporcato e accumulato rifiuti nelle stanze per mesi (anche 3-5 stanze) conciando tutto una schifezza, poi, improvvisamente, hanno cominciato a ripulire e a portare fuori i rifiuti!
Credo che possano essere in grado di capire quando questi diventano fastidiosi oltre la decenza, o forse avevano solo bisogno di nuovi spazi!
Anche a me è capitato spesso questo fenomeno, più antiestetico che altro, però non potrei escludere danni di qualche tipo, che in colonie piccole potrebbe degenerare... purtroppo non si può fare molto.
Ti dico cosa è successo da me ultimamente, ma considera che parliamo di una colonia già matura: nel nuovo nido hanno sporcato e accumulato rifiuti nelle stanze per mesi (anche 3-5 stanze) conciando tutto una schifezza, poi, improvvisamente, hanno cominciato a ripulire e a portare fuori i rifiuti!
Credo che possano essere in grado di capire quando questi diventano fastidiosi oltre la decenza, o forse avevano solo bisogno di nuovi spazi!
Spoiler: mostra
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GianniBert - Messaggi: 4494
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- Località: Milano
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