Identificazione

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Messaggioda Claudio Amenta » 23/06/2017, 14:02

Salve, potreste darmi qualche consiglio per distinguere tempestivamente una vespa solitaria da una regina? Lo chiedo perché mi è capitato abbastanza spesso di recente di trovare vespe molto simili a regine. Per esempio questa qui cos'è?
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Re: Identificazione

Messaggioda Paolo D I » 23/06/2017, 14:33

una vespa
IN ALLEVAMENTO
1xAphaenogaster subterranea
1x Messor barbarus
2x Messor capitatus
2xCamponotus lateralis
1xCamponotus vagus
2xLasius niger
6xLasius emarginatus
2xFormica cinerea
1xLasius fuliginosus
1xLasius umbratus
1xLasius flavus
1xTetramorium caespitum
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Re: Identificazione

Messaggioda Thuriam » 23/06/2017, 15:28

Il metodo più semplice è quello di controllare le antenne. Se formano un angolo sono formiche, se sono curve invece vespe ;)
Regine in fondazione:
Camponotus ligniperda x 2
Pheidole pallidula
Tetramorium sp.
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Re: Identificazione

Messaggioda NumeroZero » 23/06/2017, 16:05

..pensavo la stessa cosa..poi ho catturato un maschio di Formica sp..anche lui aveva le antenne curve..
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Re: Identificazione

Messaggioda LeoZap89 » 23/06/2017, 16:55

Si le antenne dei maschi sono più ingannevoli ma hanno la testa piccola inoltre (altro fattore fondamentale per riconoscere una formica in generale) presentano il peziolo :)
- 1x Colonia Messor barbarus : in Allevamento - Diario: http://formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=13&t=10913
- 1x Colonia Manica rubida : in Allevamento
- 1x Colonia Crematogaster scutellaris : Ceduta - Diario: http://formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=11256
- 1x Colonia Solenopsis fugax : Ceduta - Diario: http://formicarium.it/forum/viewtopic.php?f=28&t=13168
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Re: Identificazione

Messaggioda winny88 » 23/06/2017, 18:27

Mi permetto un intervento leggermente più approfondito su questo argomento.

In realtà la diagnosi di Formicidae è una questione piuttosto complicata. Esistono varie apomorfie per la famiglia, con molte di loro non sempre presenti in tutti i taxa della famiglia (quindi incostanti), ma non esiste un'autapomorfia costante in tutti i suoi taxa. In parole meno specifiche e riprendendo il gergo matematico, esistono condizioni necessarie ma non sufficienti, condizioni sufficienti ma non necessarie e nessuna condizione necessaria e sufficiente per la diagnosi di Formicidae.

E' la co-occorrenza di varie di quelle apomorfie nello stesso taxon che ci dà una ragionevole relativa certezza della diagnosi.

Per quanto riguarda i caratteri già citati:

- la genicolatura delle antenne: che dipende dalla lunghezza relativa di scapo e funicolo, è di solito molto evidente nelle femmine, ma, dato che in generale gli scapi dei maschi sono notevolmente più corti di quelli delle relative femmine, le antenne in alcuni maschi sono poco o praticamente per niente genicolate. Inoltre antenne molto genicolate sono presenti anche in vari altri imenotteri. E' quindi un'apomorfia della famiglia incostante tra le caste/sessi, cioè una condizione "utile", perché frequente, ma né necessaria né sufficiente.

- il peziolo: innanzitutto la presenza di un peziolo è tipica di moltissimi imenotteri apocriti. Quello che rende particolare il peziolo delle formiche sono le sue caratteristiche intrinseche. Ma tali caratteristiche sono simili anche in alcuni altri imenotteri. Alcuni Bradynobaenidi, ad esempio, hanno pezioli molto molto simili a quelli dei Formicidi. Queste caratteristiche del peziolo sono quindi necessarie, ma non sufficienti.

Il carattere forse più peculiare della famiglia sono le ghiandole metapleurali, che sono davvero un'autapomorfia della famiglia. Sono presenti cioè solo nelle formiche. Però il carattere non è costante in tutti i suoi taxa. Le ghiandole metapleurali sono molto ridotte o assenti nei maschi di molte specie e anche nelle femmine (solo alcune caste o tutte) di alcune specie. Si tratta quindi di un'autapomorfia incostante della famiglia (condizione sufficiente, ma non necessaria).

Talvolta, soprattutto con i maschi, è davvero molto molto difficile stabilire se si tratti oppure no di una formica. Esistono casi di maschi di imenotteri dalla lunga storia tassonomica prima di giungere in Formicidae.

L'elenco più completo e recente delle apomorfie per la diagnosi di Formicidae è quello di Brendon Boudinot, 2015 (Contributions to the knowledge of Formicidae (Hymenoptera, Aculeata): a new diagnosis of the family, the first global male-based key to subfamilies, and a treatment of early branching lineages), che consiglio di leggere per eventuali approfondimenti.
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Re: Identificazione

Messaggioda Claudio Amenta » 23/06/2017, 18:45

Grazie mille per la risposta molto dettagliata! Cercherò di fare attenzione alle caratteristiche che hai descritto che dovrebbero portare alla certa identificazione di una formica.
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Re: Identificazione

Messaggioda NumeroZero » 23/06/2017, 19:58

Grazie Winny, mi sento infinitamente meno cretina per aver mancato quel famoso riconoscimento!
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Re: Identificazione

Messaggioda winny88 » 23/06/2017, 20:04

Figurati, ci sono imenotterologi luminari in questo campo che hanno sbagliato per decenni il riconoscimento di alcuni maschi di formiche.

Ah, quello della foto mi sembra un Crabronidae.
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Re: Identificazione

Messaggioda Atramandes » 23/06/2017, 20:30

Ormai il mio cervello ha iniziato a leggere gli interventi approfonditi di Vincenzo con la voce di Piero Angela... non so come mai, ma mi piace un sacco. :lol:

Grazie di condividere tutte queste informazioni, e complimenti :clap:
Spoiler: mostra
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Re: Identificazione

Messaggioda winny88 » 23/06/2017, 20:35

Guarda, di solito odio l'adulazione e preferirei che la evitaste con me. Però sono cresciuto con Piero Angela e questo complimento in particolare mi colpisce.

Viva Piero! (e anche un po' Alberto)
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