[Nylanderia vividula (Nylander, 1846) ] Formicinae sp.?

Re: Formicinae sp?

Messaggioda winny88 » 26/10/2015, 19:42

Beh... è una... Nylanderia sp.!

Dove la hai presa?
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Re: Formicinae sp.?

Messaggioda winny88 » 26/10/2015, 20:29

Che io sappia questo è il secondo ritrovamento documentato di Nylanderia in Italia. Il primo, presentato anche all'attenzione di Fabrizio, in provincia di Palermo da parte di enrico. La loro presenza non sorprende però: sono formiche pestifere che spuntano in continuazione un po' in tutto il mondo ormai. Sicuramente anche in Italia ci saranno già parecchi focolai qua e là.

Per la specie: dato che già ci sono stati parecchi ritrovamenti qua e là in Europa e che sembra proprio lei (setole relativamente poche, setole della testa molto corte, niente pubescenza aderente sul torace, mesonoto molto ampio e appiattito, testa piuttosto squadrata) secondo me è probabile la Nylanderia vividula.

Se raccogli e conservi in alcool qualche campione sarebbe interessante determinarlo adeguatamente.
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Re: Formicinae sp.?

Messaggioda winny88 » 26/10/2015, 21:13

Elena Regina ha scritto:Sto dando un'occhiata qui e N. steinheili mi sembra molto simile a N. vividula

E che specie è questa??? O.o

Mi sa che conviene cercare tra le specie più "giramondo" e quella specie "strana" la vedo riscontrata finora solo nel Nuovo Mondo e alle Seychelles. Nylanderia vividula è un reperto frequente invece un po' in tutta l'Europa. Poi le Nylanderia si assomigliano tutte grossolanamente... ma quella che dici tu non mi sembra proprio coincidere con la tua in particolare almeno per la chitina esasperatamente picea lucida. Un altro carattere (assente nel tuo esemplare) che mi sembra costante nei vari campioni e che mi salta subito all'occhio sono le coxae medie e posteriori praticamente perlacee che contrastano tantissimo col resto della chitina picea. Direi proprio di no!

Elena Regina ha scritto: Non ho ancora la certezza assoluta riguardo la specie esatta


Credo che la certezza assoluta non potrai mai averla salvo esame adeguato dei campioni! Ed è possibile che anche allora non si arrivi ad una certezza. Devi cercare di frenare questa voglia di arrivare sempre alla specie esatta. La tassonomia e la sistematica non sono scienze esatte! Non lo sono mai state e con ogni certezza non lo saranno mai per le caratteristiche della loro materia di studio.

La mia ipotesi è Nylanderia vividula e sebbene sia abbastanza convinto della possibilità che sia proprio lei, è comunque solo un'ipotesi.
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Re: Formicinae sp.?

Messaggioda winny88 » 26/10/2015, 22:58

Sicuramente no!

Nylanderia parvula ha il carattere diagnostico di non avere peli eretti sugli scapi. La tua ce li ha!

Ed è una specie che finora è rimasta confinata in zona neartica.

Ad ogni modo... inutile continuare a tirare a caso. Ti ho detto quello che ritengo più probabile; per fare una determinazione come si deve servirebbero i campioni (da dare poi eventualmente a chi di dovere).

PS: per "pubescenza" non si intendono tutti i tipi di peli, solo la peluria sottile aderente al corpo. Le setole non sono "pubescenza".
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Re: Formicinae sp.?

Messaggioda winny88 » 04/12/2015, 12:11

Ho ricevuto i campioni ieri. Ti ringrazio di nuovo per la cortesia!

Solo devo dire che lo stato di conservazione un po' di tutti i campioni non è buono. E' dovuto alla mancanza di un mezzo liquido di conservazione. Per il futuro ti suggerisco di mettere sempre i campioni in alcool etilico chiaro (va bene quello trasparente per preparare liquori che si vende in commercio, che è al 95%, quindi un po' diluito con acqua per portarlo più o meno intorno al 70%) oppure, in mancanza, si può arrangiare con l'aceto bianco. Se prevedi lunghi periodi di conservazione ancora meglio metà alcool e metà aceto.

Soprattutto nella provetta con vari campioni di formiche gli esemplari sono tutti secchissimi, molti sono rotti in pezzi o mutilati delle appendici. E sono praticamente immaneggiabili, appena sfiorati con qualunque oggetto le appendici si spezzano. Quindi non possono essere preparati. Li ho messi tutti in camera umida sopra cavetto riscaldante. Fra un paio di giorni vediamo se si sono ammorbiditi a sufficienza per prepararli.

Solo una cosa, per favore: di Nylanderia c'è solo quella isolata o in mezzo ai campioni nella provetta lunga ce ne sono altre?
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Re: Formicinae sp.?

Messaggioda winny88 » 05/12/2015, 5:54

La percentuale d'aceto serve a mantenere più morbide, e quindi mobili, le membrane articolari. Altrimenti con solo alcool tendono ad irrigidirsi lo stesso e a lungo termine diventano difficili da preparare. L'acido acetico è blando e diluito poi in alcool (nota che l'alcool etilico in presenza di un acido si comporta da base e quindi tende a tamponare l'acidità) non aggredisce così tanto gli esemplari da danneggiarli sensibilmente in poco tempo. E' un compromesso per preservare un po' di mobilità dei campioni. Considera che per "tempi lunghi" si intende qualche settimana/mese. E' ovvio che se un esemplare in provetta lo vuoi far diventare una "conserva" e tenerlo lì per anni... un conservante acido ce lo fa diventare... "appetitoso"!

Per completare la ricetta niente olio! Si può aggiungere un pizzico di sale piuttosto! ;) Non serve a renderli più saporiti ma ad evitare, osmoticamente, che dopo un po' di tempo le parti più molli, come i gastri, si gonfino come delle "cipolline", soprattutto per quanto riguarda gli esemplari grossi con grossi gastri (es: le regine di grandi Formicinae).
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Re: Formicinae sp.?

Messaggioda winny88 » 16/12/2015, 15:29

Chiedo scusa per il ritardo. Non mi sono dimenticato, solo purtroppo a livello familiare è un periodo particolarmente... funesto! Per qualche strana congiunzione astrale si stanno susseguendo molti eventi davvero spiacevoli...

Comunque, dando una sguardo, io mi sentirei proprio di confermare la determinazione della specie, in particolare per:

- propodeo non significamente sollevato, con porzione orizzontale molto più corta di quella declive;
- pubescenza sul torace praticamente assente, quella sul capo scarsissima;
- capo relativamente molto squadrato per il genere;
- peli eretti sugli scapi presenti, ma pochissimi (ne conto 6-7 per ogni scapo), quest'ultimo carattere davvero fortemente diagnostico, dato che le altre Nylanderia o non ne hanno o, se ne hanno, ne sono decine.

Data anche la considerazione sulla frequenza di ritrovamenti europei della specie sono piuttosto certo si tratti proprio della Nylanderia vividula. Procederei anche ad aggiornare il titolo.

Ti avevo chiesto se era l'unico campione perchè i miei piani erano questi: rubare 2-3 campioni senza dire niente a nessuno e consegnare il resto a Fabrizio :-D . Con un solo campione non posso attuarli, devo per forza consegnare questo a Fabrizio.
Se ti interessa una conferma da parte sua in tempi molto brevi posso anche spedirlo a lui nei prossimi giorni, altrimenti, se va bene qualche mese di attesa, io glielo consegnerei di persona ad aprile. Ma tanto... la specie è quella!
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