Formiche a scuola
Inviato: 12/11/2017, 0:38
Ciao a tutti,
eccomi qui per raccontarvi la mia esperienza.
Come vi avevo anticipato nella sezione "presentazioni" sono una maestra di scuola elementare e quest'anno ho deciso di trattare il tema formiche in classe, una quinta, attraverso un progetto didattico che mi pareva interessante e coinvolgente.
Mi sono così documentata, ho "studiato" e pensavo di essere davvero pronta.
Non dotata per i lavori di tipo manuale, ho comprato un formicaio in plexi che mi è stato fornito da una ditta a larga scala con una colonia di messor barbarus.
Quando le operaie hanno raggiunto un discreto numero le abbiamo trasferite in arena semplicemente togliendo il tappo della provetta e lasciando a loro la decisione se e quando uscire.
L'hanno fatto praticamente subito, lo spostamento spontaneo è andato bene e il progetto è partito nell'entusiasmo generale.
Abbiamo studiato a fondo, somministravamo acqua, sostanze zuccherine e proteine, oltre ai grani. Sapevamo chi necessitava cosa all'interno della colonia e vegliavamo perché tutto funzionasse.
Nel frattempo i miei "studi"personali mi avevano portata a capire che quel genere di formicaio era difficile da umidificare, anche se le Messor amano formicai piuttosto secchi, e, soprattutto, erano soggetti a crolli. Così ho scoperto il mondo del gasbeton e mi sono interessata ad uno di questi formicai.
Pensavo di collegarlo a quello vecchio e provare a spostare la colonia in modo spontaneo.
Non ho fatto in tempo perché la nostra regina è stata deposta per decapitamento.
Non vi dico i ragazzi. Il dramma. Non ce l'aspettavamo proprio.
Un bambino se ne è accorto durante una presentazione sull'Egitto e quasi non voleva continuare perché ormai l'ambiente era pesante.
Sono in contatto con alcuni esperti che mi hanno detto che la decapitazione è proprio strana. Succede, a volte, se la colonia non è figlia della regina che, quindi, viene ripudiata.
Morale: scrivo al fornitore (scusate, ma non so se il termine è quello giusto) e gli spiego cosa è successo. Esprimo tutto, anche i miei dubbi. Mi rispondono dopo qualche ora dicendo che erano mortificati e che mi avrebbero spedito per espresso un'altra colonia. Rimango di stucco.
Continuo nelle mie ricerche e salta fuori che pure attorno alle formiche ci sono degli sfruttamenti -e qui davvero resto sbalordita perché dai... non è possibile!- e non mi sorprendo più che non abbiano risposto:
"Ma... è fortemente improbabile che questo accada da noi", ma al contrario: "Ci scusi, rimediamo subito".
Morale: ho una colonia destinata alla morte che continueremo a curare con dedizione fino a quando ci sarà, ed una in arrivo. Partiamo da premesse non troppo buone, so di aver sbagliato, ma in assoluta buona fede e vorrei cercare di fare quanto meglio io possa per fare in modo che una seconda esperienza non sia così tanto catastrofica.
Mi sono spulciata tutto il sito, lo conosco praticamente a memoria. Ora so che la provetta, quando raggiunge una decina-ventina di operaie, può essere messa in un'arena per alimentarle in modo più sicuro. Vorrei partire da lì, perché non ho trovato come costruire un'arena legis arte. C'è sul sito e non lo vedo?
E poi, molto umilmente, ci aiutate? Avete voglia di assisterci in questo viaggio? Ne abbiamo bisogno e ci piacerebbe molto costruire tutto questo con voi.
Intanto grazie solo di avermi letta. Raccontare tutto ha permesso a voi di capire e a me di ripercorrere tutto e mettere in evidenza gli errori commessi, perché l'entusiasmo, a volte, non basta.
Grazie di cuore a tutti.
eccomi qui per raccontarvi la mia esperienza.
Come vi avevo anticipato nella sezione "presentazioni" sono una maestra di scuola elementare e quest'anno ho deciso di trattare il tema formiche in classe, una quinta, attraverso un progetto didattico che mi pareva interessante e coinvolgente.
Mi sono così documentata, ho "studiato" e pensavo di essere davvero pronta.
Non dotata per i lavori di tipo manuale, ho comprato un formicaio in plexi che mi è stato fornito da una ditta a larga scala con una colonia di messor barbarus.
Quando le operaie hanno raggiunto un discreto numero le abbiamo trasferite in arena semplicemente togliendo il tappo della provetta e lasciando a loro la decisione se e quando uscire.
L'hanno fatto praticamente subito, lo spostamento spontaneo è andato bene e il progetto è partito nell'entusiasmo generale.
Abbiamo studiato a fondo, somministravamo acqua, sostanze zuccherine e proteine, oltre ai grani. Sapevamo chi necessitava cosa all'interno della colonia e vegliavamo perché tutto funzionasse.
Nel frattempo i miei "studi"personali mi avevano portata a capire che quel genere di formicaio era difficile da umidificare, anche se le Messor amano formicai piuttosto secchi, e, soprattutto, erano soggetti a crolli. Così ho scoperto il mondo del gasbeton e mi sono interessata ad uno di questi formicai.
Pensavo di collegarlo a quello vecchio e provare a spostare la colonia in modo spontaneo.
Non ho fatto in tempo perché la nostra regina è stata deposta per decapitamento.
Non vi dico i ragazzi. Il dramma. Non ce l'aspettavamo proprio.
Un bambino se ne è accorto durante una presentazione sull'Egitto e quasi non voleva continuare perché ormai l'ambiente era pesante.
Sono in contatto con alcuni esperti che mi hanno detto che la decapitazione è proprio strana. Succede, a volte, se la colonia non è figlia della regina che, quindi, viene ripudiata.
Morale: scrivo al fornitore (scusate, ma non so se il termine è quello giusto) e gli spiego cosa è successo. Esprimo tutto, anche i miei dubbi. Mi rispondono dopo qualche ora dicendo che erano mortificati e che mi avrebbero spedito per espresso un'altra colonia. Rimango di stucco.
Continuo nelle mie ricerche e salta fuori che pure attorno alle formiche ci sono degli sfruttamenti -e qui davvero resto sbalordita perché dai... non è possibile!- e non mi sorprendo più che non abbiano risposto:
"Ma... è fortemente improbabile che questo accada da noi", ma al contrario: "Ci scusi, rimediamo subito".
Morale: ho una colonia destinata alla morte che continueremo a curare con dedizione fino a quando ci sarà, ed una in arrivo. Partiamo da premesse non troppo buone, so di aver sbagliato, ma in assoluta buona fede e vorrei cercare di fare quanto meglio io possa per fare in modo che una seconda esperienza non sia così tanto catastrofica.
Mi sono spulciata tutto il sito, lo conosco praticamente a memoria. Ora so che la provetta, quando raggiunge una decina-ventina di operaie, può essere messa in un'arena per alimentarle in modo più sicuro. Vorrei partire da lì, perché non ho trovato come costruire un'arena legis arte. C'è sul sito e non lo vedo?
E poi, molto umilmente, ci aiutate? Avete voglia di assisterci in questo viaggio? Ne abbiamo bisogno e ci piacerebbe molto costruire tutto questo con voi.
Intanto grazie solo di avermi letta. Raccontare tutto ha permesso a voi di capire e a me di ripercorrere tutto e mettere in evidenza gli errori commessi, perché l'entusiasmo, a volte, non basta.
Grazie di cuore a tutti.