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Storia di una colonia salvata all’agricoltura.

MessaggioInviato: 18/08/2016, 19:43
da guss81
Ciao a tutti,
vi racconto brevemente come è iniziata la storia della mia prima colonia, attualmente composta da regina e da una ventina di operaie. Potrebbe trattarsi di Lasius niger, ma non ho abbastanza esperienza per dirlo, perciò ho postato il diario in questa sezione. Spero che dalle foto si capisca qualcosa, e che possiate aiutarmi ad identificare la specie.

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In pratica, qualche giorno fa mentre mio padre arava nell’orto ho notato che aveva scoperchiato un formicaio. Da un blocco di terra compatto sono uscite una gran quantità di formiche. Sono riuscito a mettere il blocco in una vaschetta di plastica, prima che venisse travolto di nuovo, per osservare meglio. Dopo pochi secondi è uscita quella che mi è sembrata una regina. Si vede nelle foto. L’ho sistemata in un barattolo di vetro con venti operaie e alcune larve o uova che ho prelevato all’interno del blocco di terra.

PRIMO GIORNO: la colonia è stata trasferita in un’arena di plastica, senza terra, totalmente vuota a parte per una provetta con acqua e cotone, dove le formiche si sono spostate dopo pochi minuti.

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SECONDO GIORNO: ho inserito la provetta in una nuova arena con base di gesso (quella in foto), e la colonia si è installata comodamente e a strettissimo giro nei nidi sotto alle piante grasse, poco visibili, comunicano con il lato basso del contenitore. In realtà quest’arena non ha veri e propri nidi a vista, ma le formiche sembrano aver gradito il poco terriccio che hanno trovato, e hanno costruito un formicaio fra le piante. Sono state così rapide che non ho fatto in tempo a fotografare la migrazione dalla provetta al formicaio, è durata qualche minuto.

Tutto sommato, se quella è una regina, sono molto contento di come procede la colonia, anche se non potrò osservare il nido nei primi tempi, ma sembrano essersi ambientate bene, prendono il cibo e hanno perlustrato per bene la nuova casa.

Qualche domanda: 1. come posso provvedere all’umidificazione? Potrei bagnare ogni tanto le pareti circostanti a dove hanno costruito il formicaio? 2. Qual è la migliore scelta antifuga per un’arena così piccola (14x5x5cm)? Non vorrei tenerla coperta con un vetro perché temo si possano formare muffe e condensa. 3) Qualcuno può confermare che quella nella foto sia la regina?

Post-Scriptum: per essere precisi, nel blocco di terra che si è staccato dall’aratro c’erano due regine, una è quella che avevo visto subito, un’altra l’ho ritrovata nella vaschetta, era rimasta nascosta nel barattolo con la poca terra. Siccome tutte le operaie hanno seguito la prima regina, questa era rimasta sola a girovagare nell’arena, per cui l’ho messa in una provetta separata, per il momento sta bene. Ecco le foto. Sembra leggermente diversa, non capisco se è un’altra specie, cioè se nel blocco di terra erano presenti due diversi formicai, oppure è un’altra regina dello stesso formicaio?

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Re: Storia di una colonia salvata all’agricoltura.

MessaggioInviato: 18/08/2016, 20:06
da pax
La seconda è più piccola? Solenopsis fugax

Re: Storia di una colonia salvata all’agricoltura.

MessaggioInviato: 18/08/2016, 20:28
da AntBully
Tapinoma erraticum e Solenopsis fugax. Questa l'identificazione, il diario va aperto in Altri generi, in Formiche europee.

Re: Storia di una colonia salvata all’agricoltura.

MessaggioInviato: 18/08/2016, 22:15
da asiletto
Bel nido!

Molto probabilmente la colonia non sarebbe morta in natura, ma si sarebbe solamente spostata. Giusto per scoraggiare altri utenti a raccogliere colonie già formate in natura. Non è necessario "salvarle". Raccogliere colonie già formate non è il modo giusto per iniziare ad allevare formiche.

Re: Storia di una colonia salvata all’agricoltura.

MessaggioInviato: 22/08/2016, 21:43
da guss81
Grazie per l'identificazione!
Sono d'accordo sul fatto di non "salvare" le formiche, la poca esperienza mi ha fatto giudicare d'impulso, forse sarebbe bastato spostare il blocco di terra qualche metro più in là. Ad ogni modo, per il momento la colonia di Tapinoma erraticum sta bene, mangia molto, soprattutto predilige i moscerini, si è solo formata un po' di muffa superficiale nell'arena ma sto cambiando il metodo antifuga per rendere lo spazio più asciutto. Dalla parete inferiore dell'arena si riesce ad osservare il nido, ma per ora è meglio non fare foto, per non disturbare.

La regina di Solenopsis fugax è piuttosto tranquilla, per il momento non ci sono sviluppi ma spero di vedere presto le prime larve!

Re: Storia di una colonia salvata all’agricoltura.

MessaggioInviato: 22/08/2016, 23:47
da guss81
Qualcuno saprebbe indicarmi una scheda per l'allevamento di Tapinoma erraticum? Non ho trovato molto sul forum. In particolare vorrei capire se necessitano di molta umidità o se è meglio umidificare il nido di tanto in tanto.